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                                                Non ci assumiamo nessuna responsabilità sui testi scritti in questa pagina

 

Uncensored Page

Diamo, in questa pagina la possibilità a tutti di scrivere tutto ciò che si vuole sulle persone, sui fatti, su qualunque cosa riguardi la vela della Sardegna senza censura. Scriveteci che sarà pubblicato!!

 

 

04.04.2000

Le chicche da Olbia

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Dal nostro corrispondente ad Olbia

 
Grandi lavori in costa Smeralda dove ci si prepara ad aprire la stagione turistica dalle prossime festività di pasqua.
Arrivo in tema per l'inviato di silingsardinia che è giunto ad Olbia su uno spider bianco, una Alfa Romeo del 73. Viaggio offerto dal sempre dinamico segretario della classe J24 Vito Pace che ha approfittato della occasione per illustrare le sue ultime idee per tenere viva la "classe".
Ci aspettava la cena che avevamo annunciato due settimane fà e bisogna dire che i nostri ospiti ci hanno veramente stupito con una accoglienza calda e raffinata perfettamente intonata allo stile della splendida sede.
Una grande tavola, apparecchiata rigorosamente in blu, ha visto riuniti gli equipaggi di Breeze, Wyle, Paco, Zu Paulu, Mollalosso, Blue e Jadine che hanno affrontato il ricco menù preparato dall'ormai mitico Antonello: antipasto di salmone scozzese affumicato alla torba, risotto alla marinara, carpaccio di bresaola della valtellina con avocado e grana, bocconi del golfo.
Molto ammirate e corteggiate le star della serata Giovannella Ragnedda e Paola Aisoni che i regatanti, abituati a vederle in tenuta da barca, stentavano a riconoscere nelle loro eleganti mise.
 
 
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Grande spettacolo, durante le due prove disputatesi domenica 2 aprile, per gli appassionati del brivido.
Prima interprete dello show Jadine dove si è potuto appreszzare un remake dell'uomo in mare con recupero al volo numero reso celebre da Luna Rossa che lo ha eseguito durante le prime fasi della Luis Vuitton Cup, Non male anche la scivolata in strapoggia con doppia strambata. Nulla, però, rispetto al numero hard core interpretato da Corsara. Prima una spettacolare strapoggia con barca rovesciata a novanta gradi,  gran salto del prodiere sul bulbo con raddrizzamento dello scafo e risalita al volo, avvitamento dello spy in testa d'albero, nuove scuffiate fino al definitivo smembramento dello spy, il tutto nel giro di qualche minuto.  anche Mollalosso si è esibita in una bella strapoggia mentre non è piacciuto il suo tentativo di affondare Zu Paulu durante la seconda partenza.
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Si è lamentato per il poco vento Angelo Usai. Il timoniere di Wyle Coyote, però poteva contare sulla efficienza e l'esperienza del suo prodiere Sergio Contu, risalito a bordo dopo che il timoniere ha firmato il protocollo per la salvaguardia della dignità dei prodieri messo a punto durante l'ultima assemblea del sindacato.
 
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Con molto fair play "Giuseppe Rivieccio" timoniere ed armatore di Corsara ha commentato quanto accaduto alla sua imbarcazione: " 500.000 lire a strapoggia". Corsara, infatti, è riuscita a rompere un boma, un tangone ed uno spy in una sola regata.
I maligni dicono che sia successo perchè si erano dimenticati di mettere la ruota di scorta nel gavone.
 
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E' Alessio Fiori il dinamico marinaio di Corsara che con un balzo felino ha raddrizzato la barca come se fosse un laser. Andrea Fiori, Marco Bazzani, Antonello Correnti e Giuseppe Rivieccio sono glialtri membri del team turritano.
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E' Enrico Zedda di Jadine l'interprete della sequenza "tuffo e ripescaggio" resa celebre da quelli di Prada.
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Ed avendo nominato la griffe più famosa tra i velisti, uno scoop di sailingsardinia: sarà Paola Aisoni, che ha conosciuto Bertelli in quel di Auckland, a dirigere la boutique prada di Porto Cervo. Chi passerà per il grazioso centro balneare della gallura un invito ad andarla a trovare e, chiaramente, a comprare che se nò come fanno a rifare l'American Cup?
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Restando sul mondano un altro scoop clamoroso diss.com: tra gli skipper presenti ad Olbia si nasconde una star del cinema. Ci aveva allertato uno dei nostri corrispondenti dagli Usa che al festival del cinema di Palm Spring aveva notato il film di Piero Livi "I dimenticati" tratto dal romanzo di Francesco Masala "Quelli dalle labbra bianche" tra gli interpreti, infatti, figurava Giorgio Spano che ricordava di aver conosciuto ad Olbia.
Raggiunto nella lounge del circolo lo skipper di Mollalosso ci ha confermato la notizia e ci ha preannunciato che l'uscita del film sugli schermi italiani avverrà il 20 maggio.
 
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Mirato, colpito ed affondato: Zu Paulu (Francesco Orecchioni, Alessandro Azara, Tiziano Porcedda, Giampaolo Bianco, Giovannella Ragnedda e la giovanissima Caterina Faverio) ha dovuto subire le invadenti avnce di Mollalosso che ha lasciato una impronta pittosto profonda sullo scafo di Arzachena: I danni non sono pochi, ma, pare, che la barca di Olbia abbia a prua il direttore della Banca Commerciale di Olbia, per cui non dovrebbero sorgere problemi nel momento dei conti.
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Stenta ad affermarsi, ma ospita sempre "grossi " nomi del circuito professionista della vela, Punto Rosso. Dopo Stefano Pisciottu, protagonista nella classe olimpica Star, a bordo della imbarcazione di Palau abbiamo visto Camillo Zucconi, reduce del campionato internazionale  match race che si è svolto in Portogallo :Ricordiamo gli altri membri dell'equipaggio Sandro Piredda, Vittorio macciocco, Mirko Ugo e Pietro Alvisa.
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 Per concludere la consueta nota gastronomica:
Il circolo di Olbia ha deciso di rilanciare alla grande la sfida con Arzachena e questa volta oltre ad un apprezzato timballo di maccheroni al forno, ha fatto trovare una stupenda torta da matrimonio decorata e dedicata alla classe J24. Al sempre lodato segretario della classe Vito pace l'onore e l'onere di tagliare la prima fetta e mentre il buon Pace si cimentava in tale operazionec'è chi ha notato spuntare una lacrima di commozione. Un anticipo di quanto accadrà a maggio?
 

 

 

Roma Sail Week 

vista con occhio sardo

Come tradizione non potevamo mancare l'appuntamento con la regata laziale che ci ha sempre visti come protagonisti. Loi- Melis 3° nel 1998, Ciabatti-Paderi 1° nel 1999 sono i risultati migliori che siamo riusciti ad ottenere. 

Quest'anno siamo andati (soprattutto io e Salvatore) con l'intenzione di replicare, ma già alla prima prova abbiamo capito che bisognava ridimensionare il tiro. Il secondo posto da noi ottenuto è stato ottenuto più sulle disgrazie altrui che sui meriti nostri. Comunque scripta manent ( penso si scriva così, me lo ha insegnato Franco Gessa) verba volant. 

Gli altri sardi sono stati penalizzati dalle condizioni meteo: 

Caddeo Massoni  17   Loi Palumbo 20   Gessa Pilota 33   Carposio Patti 36

I risultati sembrano disastrosi, ma se si pensa che abbiamo regatato con un vento che rarissimamente ha superato i 5 nodi, accompagnato da una fastidiosissima onda ripida che ti faceva stallare in men che non si dica, allora si rivalutano i piazzamenti di tutti.

Caddeo Massoni hanno esordito con un buon quarto, ma poi non sono riusciti a ricomparire tra i primi dieci. Eppure avevano un buon passo. Probabilmente hanno fatto errori nella conduzione della regata.

Gabriele Loi ha fatto un settimo, poi non è più comparso tra i primi dieci

Gessa Pilota hanno rotto la drizza del fiocco nella prima prova. Sono arrivati terzultimi nella seconda. Poi due belle regate un 10° e un'altro nei primi 10 ma con squalifica. 

Tutti hanno fatto un risultato buono. questo dimostra che le nostre carenze non sono tanto nel passo delle nostre barche, ma nella conduzione della regata.  

Antonello Ciabatti

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La trasferta inizia tre giorni prima delle regate dove tutti insieme d'amore e da accordo si prepara il carrello sotto la direzione dell'ing.Paderi. Nota dolente: quando ad Anzio vediamo i siciliani che arrivano con tre barche montate su un unico carrello l'umore ci finisce sotto i tacchi

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Ci si improvvisa anche saldatori pur di partire. Qui Caddeo aiuta Patti-saldatore. Caddeo con Massoni hanno fatto un quarto nella prima prova, poi non sono riusciti a replicare, nonostante le ottime partenze che si sparavano. 

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Per promuovere Sailing Sardinia ci siamo autosponsorizzati. Nei prossimi giorni vedrete al mare i bellissimi cappellini Sailing Sardinia

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Gabriele Loi, avendo esaurito le scorte dei prodieri nostrani è dovuto ricorrere alla romana Marianna Palumbo, con la quale sembrava aver subito instaurato un ottimo affiatamento. Gabriele ci diceva che ha ancora qualche problemino per trovare la messa a punto della sua nuova barca.

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Renato Carposio, ha lasciato a Cagliari la nuova fidanzata. Ma quanto mi ami? Ma quanto mi costi?

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Girando tra le barche olimpiche abbiamo visto una Star con questo sponsor. Più tardi abbiamo trovato il suo timoniere: Pietro D'alì. Nei venti minuti che siamo rimasti a chiaccherare con lui almeno otto persone si sono avvicinate e gli hanno chiesto: Cosa aveva più di voi New Zealand? Pietro rispondeva a tutte con molto fair play!!!

 

 

20.03.2000

Peppino Murgia si sposa

Peppino Murgia, uno dei più bravi timonieri del momento, ha finalmente deciso di sposarsi.

Pare che volesse far passare la cosa inosservata e noi, con molta discrezione, pubblicheremo per filo e per segno ogni singola notizia che ci arriva su questo evento. Per ora ci accontentiamo di mostrarvi le pubblicazioni.

Chiaramente (supponiamo) che avendo ricevuto quest'invito siamo tutti invitati al matrimonio. Attendiamo solo di sapere (e farvi sapere dove si terrà il pranzo)

 

 

13.03.2000

CRONACHE DA OLBIA.

 

Sailingsardinia.com non poteva mancare all'appuntamento di Olbia dove è iniziata la seconda manche del circuito zonale della classe J24.
Ad attendere il nostro uomo, in una bellissima sede clonata dallo Yacht Club porto Rotondo, Bruno De Rosas, membro del consiglio direttivo del Circolo Nautico Olbia e rinomato armatore del gozzo maddalenino "Corsaro" classe 1962.
Bruno ci ha accompagnato a visitare la base a mare che composta da una decina di pontili galleggianti che si dipartano dal molo "Benedetto Brin" che è stato completamente ristrutturato nella pavimentazione e negli arredi. Aiuole con prati all'inglese, luce, acqua,pontili galleggianti hanno completamente cambiato una delle zone più degradate del porto di Olbia.
Seduti nel comodo living del circolo, completamente realizzato in abete e larice russo, in compagnia di alcune birre che "Antonello" il dinamico barman ci ha prontamente servito, ascoltiamo Bruno raccontarci la storia del rinato C.N.O.
Fino all'anno scorso questi spazi erano un rifugio per topi e scarafaggi, dice Bruno, mentre la darsena era completamente occupata da detriti e dai relitti di due navi contrabbandiere che erano state sequestrate durante gli anni sessante e che giacevano, completamente mangiate dalla ruggine, nel fondale fangoso. Oltre alla rimozione dei relitti il fondo è stato dragato e ripulito da tonnellate di rifiuti che si erano accumulati dopo l'abbandono del sito da parte della capitaneria.
Tutta l'operazione è costata circa un miliardo che è stato interamente pagato dai soci che oltre ad aver versato una corposa una tantum hanno garantito personalmente il mutuo concesso dalla banca.
Grazie a questo encomiabile impegno nel giro di un anno è stato realizzata un opera che riqulifica uno degli spazi più degradati del porto di Olbia.
Sede nuova, segretaria nuova: la simpatica Daniela Pala è la padrona di casa del circolo che ci ha messo a disposizione il computer sociale dotato di collegamento con internet e su cui abbiamo prontamente installato tra i "preferiti" il rinomato indirizzo di sailingsardinia.com.
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Riconoscibili dai sorrisi formato 24 pollici quelli di Breeze ci hanno mostrato il segreto del loro successo: erano tutti dotati dei mitici calzini rossi di New Zeland. Ben tre membri dell'equipaggio, infatti, sono stati mandati ad Auckland per impratichirsi nei match race: Giampaolo Angius, Tonino Chessa e la affascinante Paola Aisoni. Durante la loro permanenza nella capitale della vela i tre hanno avuto modo di avvicinare Sir Peter che si è dichiarato un ammiratore delle bellezze della gallura ed ha mandato  un paio di calzini (usati durante la coppa america 95 ) come omaggio al timoniere del team Salvatore Orecchioni. Avvicinato, a patto che non si togliesse le scarpe, dopo la regata, Salvatore si è detto contento della giornata e del comportamento del suo equipaggio, ma, soprattutto di aver battuto il mitico mariolino Difraia.

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Salvatore Orecchioni

Abbiamo quindi cercato, senza successo, il timoniere maddalenino che è scomparso non appena la sua barca èarrivata nella banchina del circolo. in sua vece abbiamo sentito il tattico luca Montella che ci ha spiegato che Mario è rimasto sconvolto dalla performance di Blue, meditando un suo ritiro dalla attività agonistica. Dopo tale dichiarazione si è pensato al peggio. Per fortuna, quando si è appreso che Blue era stata squalificata per ocs mariolino è miracolosamente ricomparso.

Nicola Campus (19 anni conosciuto soprattutto come windsurfista) è il responsabile dei turbamenti di Botta Dritta. Supportato alla tattica da Aurelio Bini e da Maurizio e Danilo Deiana, Vittorio Degortes e Maurizio Porcu il giovane timoniere di Olbia pur con una barca d'epoca e vele rimediate ha regatato sempre nelle prime tre posizioni conducendo la seconda prova fino all'ultima boa di bolina e piazzandosi secondo nella sfortunata terza prova in cui la giuria non gli ha perdonato un ocs che pensava di aver sanato con un rientro nella linea e non dagli estremi. Intervistato prima della decisione della giuria e prima della ricomparsa di Mario, il buon Nicola ci aveva riferito "preferisco far parlare i risultati"

Vito Pace ha sfoggiato il terzo timoniere di Paco: R.R. come Rolls Royce che ha incitato il suo equipaggio con un misterioso moto: "non siamo qui per dar da mangiare alle scimmie". Purtroppo per Paco la giornata non è stata delle migliori e Vito pare che abbia preso un colpo di Mboma in testa durante la seconda prova. In compenso è ritornato a bordo Chicco.

Grandi novità su Jadine, Angelo Corrias ha ceduto la barra del timone ad ezio Diana per potersi dedicare alla tattica. Personaggio scrupoloso, il Corrias pare che prima di prendere questa decisione abbia frequentato un corso notturno di portoghese ed uno di samba. Il suo compagno di stanza, inoltre, ci ha raccontato che durante la notte indossi uno strano apparecchio per farsi venire le orecchie a sventola. tutti, infatti, sanno che Torben Grael deve il suo successo a questa particolare conformazione degli organi uditivi che in tale conformazione permettono di sentire meglio il vento.

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Lo stato di agitazione permanente è stato proclamato, nel corso di una animata conferenza stampa svoltasi nel locale bar del circolo, dal segretario generale del sindacato prodieri Sergio Contu. Stanco del continuo proliferari di insulti ed improperi rivolti contro i prodieri, il segretario ha minacciato lo sciopero generale della categoria qualora tale disdicevole prassi non venga immediatamente sospesa dagli skipper.

ultima annottazione. malloreddus di Arzachena battono le pennette di Olbia per 10 a zero.

Sempre in riferimento ad Olbia ecco cosa ci scrive  il terzo timoniere di Paco.

A voi scoprire le metafore

Un giorno rolls conobbe la scimmia.
La scimmia era brava, dotata di esperienza e di spirito agonistico.
La scimmia (o Rolls) timonò Paco. Paco era veloce.
Ma c'era un problema.
Bisognava dar da mangiare alla scimmia.
Ma chi era la scimmia?
E chi aveva portato il mangiare della scimmia?
Che tragedia nessuno!
Nessuno diede da mangiare alla scimmia e lei inferì a Paco un bel 6/8/9/ veramente meritati.
Ci siamo tutti dimenticati che la scimmia deve mangiare.
La scimmia a digiuno non va!!!!.
 
Da un versetto medioevale di autore velista ignoto

 

 

 
09.03.2000

Modifica,(vincente),dell’ala anteriore del trampolino di Hobie Cat, pensata e realizzata dal duo di progettisti- conduttori Loviselli - Cocco.

 

  Il vantaggio che deriva dall’avvicinamento delle prue, è  fondamentalmente economico. Infatti il sartiame e le manovre correnti di prua, a questo punto saranno più corte e quindi meno costose. I quattrini risparmiati potranno così essere proficuamente investiti in ulteriori rammendi, e rattoppi atti a far sì che la barca galleggi. E perché no; quando gli altri concorrenti hanno danni o altro da fare anche vincere.

  La modifica, tecnicamente conosciuta sotto il nome di  L'OV “ALA” KOC, dal  nome dei suoi geniali ideatori, è stata felicemente e rapidamente realizzata sull’HC di loro proprietà.

Tale catamarano (vero e proprio laboratorio navigante), per le soluzioni tecniche adottate,       ( ottenute, peraltro, in un ottica di rigida economicità), naviga, o meglio galleggia nelle acque di Marina Piccola, sfiorando tutte le leggi dell’idrodinamica, idraulica e della decenza. Una particolarità tecnica di questa imbarcazione è che essa può navigare anche in assenza totale di vento, purtroppo però tale condizione è possibile solo se i due progettisti conduttori si trovano a bordo.Si è vista, infatti, che gli insulti che si lanciano in navigazione sono in grado di muovere l’aria circostante, sino a produrre una allegra brezza sui 10-15 nodi,(condizioni queste che vede oggetto degli insulti anche mamme e sorelle); L’ulteriore messa a punto di questo sistema li vede impegnata far si che il vento prodotto li porti verso le boe, anziché allontanarli da esse, così come è avvenuto sinora. Gli appassionati di vela interessati a perdere anche solo parte di tale passione possono ammirare le sperimentazioni ed  soluzioni del duo Loviselli Cocco quasi tutti i fine settimana nelle acque di Marina Piccola. Non forniamo nessun segno di riconoscimento; siamo certi che li individuerete subito.Se volete saperne di più sul loro conto e sui loro futuri progetti Villa Clara SailProject.www.c.net

1 osserva  tore

06.03.2000

 

Ebbene si, cosi non si fa!

Dopo aver passato settimane a programmare il tranello, 
dopo aver minuzziosamente preparato ogni dettaglio........... 
Gli rapisco la MOTO, la parcheggio nel garage di casa mia, la smonto
lo costringo a trovare un alternativa da fare per il Sabato........... 
Finalmente Lui si presenta al WWC dicendo " Cosa facciamo usciamo?"
"Si" gli rispondo.
Lui - " Va beh, allora usciamo"
Io - " Si, si usciamo....."
 
E voi nella più grande indifferenza me lo avete cagato poco, poco.
 
per me, l'evento della giornata, a parte il maestrale, era proprio lui!!
 
Pertanto ritenete la presente come lamentela e cercate di provvedere al più presto, visto la settima posizione guadagnata nella seconda prova di sabato!!
 
Vi ringrazio ugualmente e grazie per il servizio offertoci.

 

Giulio Giambalvo 
 
20.02.2000                                 

In riferimento alla prova annullata del Campionato Invernale IMS di Cagliari 

La vera scusa per non uscire è stata che quando molti (tra cui il notaio, che sapendolo aveva già messo la barca in secca) hanno rivisto Porcu arrivare in banchina ,dopo svariati aaaaanni , per imbarcarsi con Ceasar, c'è stato un mal di pancia generale (dalle risate), ed è venuta fuori la scusa del maestrale. L'unico che è dovuto uscire è stato ovviamente l'INGEGNERE, è questo prova quanto siamo cazzuti noi del BROTZU. Il maestrale ha anche fatto sì che la noia non impregnasse il sito web, con i soliti nomi in vetta alla prova dei J 24. Grande Gessa in banchina, che quando ha riletto la sua pagina (che gli ho portato stampata), ha fatto ulteriori "garbati" commenti sul popolo dei
diportisti e regatanti della domenica. Parole di "stima e gratitudine" ha avuto in particolare per il Comitato di regata. Propongo di indicarlo agli organi federali come esempio di "fair play" per i regatanti.

Dott.Maurizio Porcu

18.02.200

 E chi poteva inaugurare questa pagina se non il grande Gianfranco Gessa?

Noi speriamo di dare un contributo alla società dando la possibilità a questo giovane di sfogare tutta la sua grafo-esuberanza in questa pagina.

Si stà disputando a Cagliari, organizzato dallo Yacht Club Cagliari, il così detto Campionato Sardo I.M.S. Invernale.

I.M.S. è l’abbreviazione inglese di Internazionale (di) Misure Sistema delle barche a vela che volessero regatare.

Infatti, per fare regatare tra loro barche completamente diverse per lunghezza, forma, peso, superficie velica bisogna usare un compenso e stazza di regata.

Non c’è gioco senza regole. I maggiori architetti navali del mondo si riuniscono ogni tanto e stabiliscono delle regole di costruzione delle barche a vela da regata.

Queste regole influenzano anche il disegno delle altre barche che di regate non ne fanno! Le ultime regole di costruzione sono appunto le I.M.S..

Barche costruite con questo sistema a Cagliari c’è ne sono soltanto tre: (due uguali) X Light di Sandro Spiga e Sirbon di Alberto Floris e Sola di Mario Marongiu.

Tutte le altre sono costruite secondo le norme I.O.R., il vecchio sistema di misurazione (Internazionali di Ofschore Regole) che si è evoluto quattro volte.

Ma perché questi famosi architetti navali di fama mondiale cambiano le regole?

Semplice: dopo avere disegnato e fatto costruire numerosissime barche con le stesse regole, il mercato si satura, perciò le cambiano e riniziano le progettazioni e le costruzioni di nuove barche con le nuove regole!

Una mala lingua potrebbe dire che invecchiano prima le vele della barca!

Così è stato e così sarà sinchè ci saranno appassionati delle regate e soldi per comprare barche nuove!

Qui a Cagliari gli appassionati delle regate sono come le offerte alla chiesa: l’otto per mille! Rispetto ai possessori di barche a vela. Basta vedere il numero impressionante di alberi di barche a "Su Siccu" o a "Marina Piccola" per rendersene conto!

Il giorno delle regate restano sempre ormeggiate, come d’altronde tutto l’anno! Io mi chiedo perché si comprano la barca? Non potrebbero noleggiarla? Consiglierei con lo skipper, sarebbe molto più economico!

Tornando al roboante Campionato Sardo Invernale I.M.S. e sarebbe meglio chiamarlo Cagliaritano, poiché le poche barche partecipanti sono tutte di Cagliari, non si può immaginare nulla di più facile per i percorsi scelti dalla Giuria.

In tutte le regate fin qui disputate, non c’è stato un solo giorno in cui abbiano saputo disporre un percorso di regata decente, valido per mettere a prova le capacità delle barche e dell’equipaggio!

Il percorso così detto a crociera è una processione senza senso!

E’ in programma il percorso a Bastone, che, come dice la parola dovrebbe essere tra due boe una sottovento e l’altra esattamente sopravvento, in modo da potere bordeggiare sia risalendo il vento, sia scendendo in poppa.

Dovete sapere che l’andatura in poppa è la più lenta.

E’ lo stesso percorso scelto per le regate di Coppa America ed è un concentrato di difficoltà che difficilmente si trovano anche in regate di centinaia di miglia!

A condizione che ad ogni salto di vento le boe devono essere spostate sempre esattamente controvento o sotto vento prima che la prima barca inizi il nuovo lato!

Questi spostamenti di boa non vengono mai effettuati dalla Giuria e così è sempre successo che il vento è cambiato dopo le partenze da Maestrale leggerissimo (NW 315°) a S o SW, libeccio 225°, e la Giuria continua a far regatare nello stesso percorso della partenza, come se fosse tutto regolare e la regata diventa una processione senza senso, senza alcuna difficoltà tecnica, una tranquilla e bella passeggiata!

Ad impossibilia nemo tenetur! Come si può pretendere una regata intelligente da chi intelligente non lo è?

Gianfranco Gessa