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Provincia di Varese
Politiche per l'Agricoltura e Gestione Faunistica

 

Disposizioni per la Pesca

 

 

 

 

1. Classificazione delle acque ai sensi dell'art. 10 della L.R.n°25/82 sulla pesca

 

2. Elenco degli attrezzi utilizzabili nelle acque soggette alla Convenzione Italo-elvetica (come da Regolamento di Applicazione sulla pesca entrato in vigore il 01/01/2000)

Attrezzi Consentiti per la pesca dilettantistica (estratto dalla Tabella 2 del R.d.A.)

3. Zone per la pesca a mosca e per la pesca subacquea

 

4. Zone di protezione e tutela ittica

 

5. Acque interessate da Diritti Esclusivi di Pesca

 

6. La pesca nel Lago di Ghirla

 

 

 

 

TITOLO

1. Classificazione delle acque ai sensi dell'art. 10 della L.R.n°25/82 sulla pesca

 

 

 

 

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Il lago Maggiore, il lago Ceresio ed il fiume Tresa, in quanto acque internazionali sono soggette alle disposizioni della Convenzione Italo -Elvetica sulla pesca approvata con Legge n. 530 del 22.11.1988 e pertanto non rientrano nella classificazione sotto elencata.
Ai fini della pesca le acque della Provincia di Varese sono così classificate:

ACQUE PRINCIPALI
Lago di Varese - Lago di Comabbio - Lago di Monate - Fiume Ticino (da Bocca Ticino fino alla Diga di Porto della Torre).

ACQUE SECONDARIE PREGIATE
Rio Dirinella o Isnella o di Zenna - Torrente Cortesello - Torrente Grantorella - Torrente Rancina - Torrente Giona ed i suoi affluenti (Casmera - Val Cadero - Graglio - Gemello - Lozzo - Monterecchi - Biegno - Val Pola - Viaschina - Curiglia - Val Grana) - Torrente Valmolinera - Torrente Colmegna - Fiume Margorabbia - Torrente Cavo Diotti - Torrente Bevera Varesino - Torrente Bolletta Cavallizza ed i suoi affluenti (S.Giovanni - Tassera - Bossara - Tedesco) - Torrente Viganella - Rio Boesio - Fiume Olona (primi tre chilometri) - Torrente S.Giulio - Torrente Marianne - Torrente S.Antonio - Torrente Froda - Torrente Chiesone - Torrente Tinella - Torrente Trallo - Torrente Murante - Torrente Lencia - Torrente Val Frigerio - Torrente Tarca - Torrente Dovrana - Torrente Vallone - Torrente S.Giovanni - Gora Molinara - Torrente Lenza - Torrente Valle Luna - Canale Marinone e Naviglio Vecchio.

ACQUE SECONDARIE NORMALI
Tutte le restanti acque che non sono state classificate nè acque principali, nè acque secondarie pregiate.
Le acque gestite dalla FIPS o soggette ad altri diritti esclusivi di pesca, che devono essere adeguatamente tabellate, onde consentirne l'individuazione da parte dei pescatori interessati, VINCOLANO l'associato anche al rispetto delle disposizioni più ristrettive emanate dal proprietario o dal conduttore del diritto esclusivo di pesca.
Si invita pertanto il pescatore che intende esercitare la propria attività in quelle acque ad uniformarsi ai regolamenti emanati dalla FIPS o dal proprietario della riserva di pesca.
La pesca dilettantistica è sempre vietata da un'ora dopo il tramonto a un'ora prima del levare del sole, secondo l'orario ufficiale diffuso dall'Osservatorio Astronomico di Brera.
E' consentita la pesca notturna dell'anguilla, della bottatrice e della tinca, solo da riva e con l'uso di non più di due canne nei seguenti corpi idrici: Lago di Varese - Lago di Comabbio - Lago di Monate - Fiume Ticino.

 

 

 

 

 

 

TITOLO

2. Elenco degli attrezzi utilizzabili nelle acque soggette alla Convenzione Italo-elvetica (come da Regolamento di Applicazione sulla pesca entrato in vigore il 01/01/2000)

 

 

Attrezzi Consentiti per la pesca dilettantistica (estratto dalla Tabella 2 del R.d.A.)

 

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Lago Maggiore:



Attrezzi permessi esclusivamente per la cattura del "pesce bianco" da esca. Le altre specie vanno immediatamente rimesse in acqua. I pesci da esca catturati debbono essere collocati e mantenuti vivi in idoneo contenitore. L'impiego e la detenzione di pesci vivi da utilizzare come esca, che non appartengano alla comunità ittica dei laghi Maggiore e di Lugano, è sempre vietato






Attrezzi proibiti da un'ora dopo il tramonto ad un'ora prima dello spuntare del sole. Per gli attrezzi di questa categoria é consentito l'uso di un numero massimo di due attrezzi, anche di tipo diverso, per imbarcazione. Nel caso in cui gli attrezzi usati siano dello stesso tipo, il numero complessivo di esche non può superare quello massimo consentito per l'attrezzo stesso. Nel caso di uso di due cavedanere, il numero di esche per attrezzo è aumentato a sei.




Lago Ceresio:



* Attrezzi permessi esclusivamente per la cattura del "pesce bianco" da esca. Le altre specie vanno immediatamente rimesse in acqua. I pesci da esca catturati debbono essere collocati e mantenuti vivi in idoneo contenitore. L'impiego e la detenzione di pesci vivi da utilizzare come esca, che non appartengano alla comunità ittica dei laghi Maggiore e di Lugano, è sempre vietato
**Il bilancino può essere impiegato anche come attrezzo per la cattura del gardon al fine di contenerne la presenza. In tal caso, i gardon catturati potranno essere trattenuti morti a scopo alimentare.





Attrezzi proibiti da un'ora dopo il tramonto ad un'ora prima dello spuntare del sole. Per gli attrezzi di questa categoria è consentito l'uso di un numero massimo di due attrezzi, anche di tipo diverso, per imbarcazione, fatta eccezione per la cavedanera. Nel caso in cui gli attrezzi usati siano dello stesso tipo, il numero di esche complessivo non può superare quello massimo consentito per l'attrezzo stesso.

 

 

 

 

 

 

 

TITOLO

3. Zone per la pesca a mosca e per la pesca subacquea

 

 

 

 

PESCA A MOSCA CON CODA DI TOPO

Canale Marinone
per tutto il tratto che scorre in provincia di Varese.


PESCA SUBACQUEA
Nella provincia di Varese non ci sono tratti di acque pubbliche ove consentire la pesca subacquea.

 

 

 

 

 

 

 

 

TITOLO

4. Zone di protezione e tutela ittica

 

 

 

 

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Nella provincia di Varese sono state istituite le seguenti zone di protezione, tutela e ripopolamento ittico.

Lago Maggiore
1. "La Bozza" che comprende la zona costiera a canneto in territorio comunale di Brebbia e di  Ispra. In tale zona è vietata la pesca dilettantistica, sia da riva che da natante, per una profondità di 20 metri dal fronte del canneto, è inoltre vietata la pesca professionale per una profondità di 50 metri dal fronte del canneto e gli attrezzi devono essere posti perpendicolarmente rispetto al fronte del canneto stesso.
2. "La Bruschera" situata in Comune di Angera nell'insenatura antistante l'Isolino Partegora ed esattamente dal chiosco all'altezza del primo campo da tennis (a 50 metri dal primo pontile della Motonautica Angerese) al collegamento artificiale (collettore in cemento) tra lago e palude (distanza in linea retta tra i due punti metri 300 circa), ivi compresa la zona paludosa comunicante con il collettore. Tutti coloro che esercitano la pesca con attrezzi professionali dovranno porre gli stessi oltre la linea di demarcazione del confine della zona protetta in posizione perpendicolare rispetto la linea stessa.

Lago Ceresio

·  "Canneto di Lavena Ponte Tresa" situato nel Comune di Lavena Ponte Tresa che comprende tutto il canneto dall'inizio dello stretto di Lavena (Stabile Vecchia Filanda), fino al termine (Stabile Crotto del Bagat). In tale zona è vietata la pesca dilettantistica, sia da riva che da natante, per una profondità di 20 metri dal fronte del canneto, è inoltre vietata la pesca professionale per una profondità di 30 metri dal fronte del canneto e gli attrezzi dovranno essere posti perpendicolarmente rispetto al fronte del canneto stesso.

Fiume Ticino
1. Dal termine della riserva di pesca di Porto della Torre, chiaramente individuato da un cartello pubblicitario inamovibile, alla coincidenza della foce del Canale di Navigazione che si immette nel Fiume Ticino, per un tratto di un chilometro. In tale zona è vietata la pesca dal 15 maggio al 30 giugno di ogni anno. Negli altri periodi la pesca è consentita solo da terra, con una sola canna, con un massimo di cinque ami.
2. Nel tratto (500 metri a valle e 400 metri a monte) a cavallo della diga della Miorina in Comune di Golasecca. In tale zona è vietata la pesca dal 1° novembre al 31 gennaio e dal 1° aprile al 30 giugno di ogni anno. Negli altri periodi la pesca è consentita solo da terra, con una sola canna con un massimo di cinque ami.
3. Dalla diga in località Crocetta del Pan Perduto in comune di Somma Lombardo, per m 100 a valle

Torrente Tarca

·  In Comune di Cadegliano Viconago, in località Viconago e precisamente all'altezza del ponte sulla Strada Provinciale n. 30 individuata dai seguenti confini: dal primo sbarramento artificiale a monte del ponte scendendo a valle per 250 metri.

Torrente Chiesone

·  In Comune di Mesenzana nel tratto compreso tra il ponte sulla Strada Provinciale n. 54 ed il ponte di via Pianazzo per una lunghezza di 900 metri.

Fiume Margorabbia

·  In Comune di Valganna e di Cunardo, dall'uscita del lago di Ghirla (paratie di regolazione) fino alla briglia posta in località Maglio, per km 1 di lunghezza.

Torrente Boggione e i suoi affluenti

·  In Comune di Valganna, dal monumento ai caduti, sito in Ghirla, fino all'attraversamento della strada Marzio - Boarezzo, per km 2.5 di lunghezza.

Torrente Giona

·  In Comune di Maccagno, dalla briglia a monte del ponte stradale fino alla foce nel lago Maggiore, per metri 700 di lunghezza.

Torrente Lenza

·  In Comune di Sesto Calende, dalla cinta della tenuta Vittadini al ponte della frazione Abbazia prospiciente l'ex bocciodromo, per km 2.5 di lunghezza.

Torrente Tinella

·  A Groppello di Gavirate, nel tratto compreso dalla cascatella subito a valle della Ditta Roverplast, fino all'immissione nel lago di Varese, per una lunghezza di metri 1.000.

Roggia di Rialto

·  A Cerro di Laveno Mombello, nel tratto compreso tra il numero civico 7 di via Buonarroti, fino alla foce nel lago Maggiore, per una lunghezza di circa 400 metri.

Rio Brivola

·  Nel Comune di Brinzio, dalla fuoriuscita del laghetto di Brinzio (ponte di Via Piave - località Lavatoio) fino alla confluenza con il torrente Valmolina, per una lunghezza di metri 1.000.

Torrente Valmolina

·  Nel comune di Brinzio, dalla sorgente fino alla confluenza con il Rio Brivola, per una lunghezza di m 2000.

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TITOLO

5. Acque interessate da Diritti Esclusivi di Pesca

 

 

 

 

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LAGO MAGGIORE O VERBANO
Quasi tutta la parte del lago Maggiore situata in provincia di Varese è soggetta a diritti esclusivi di pesca, gestiti in gran parte dalla FIPS, come evidenzia la cartina.
Per poter esercitare la pesca nelle acque interessate da diritti esclusivi di pesca occorrono i seguenti documenti:

FIPS
oltre alla licenza di pesca, con relativi versamenti, occorre la tessera FIPS. Rivolgersi alla FIPS di Varese - Tel. 0332-280.386 - aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 09.00 alle ore 12.00 e dalle ore 15.00 alle ore 19.00.


Girolo
per la pesca da riva occorre solo la licenza di pesca, con i relativi versamenti; vengono rilasciati permessi per la pesca da barca. I permessi sono rilasciati dal Guardiapesca della Riserva o dalla Societá (telefono 02/76.00.21.42)

Brughera
oltre alla licenza di pesca con i relativi versamenti occorre il permesso della proprietà.

Zona Libera
occorre solo la licenza di pesca, con i relativi versamenti.

Uso Civico di Ranco e Angera
oltre alla licenza di pesca con relativi versamenti occorre il permesso della proprietà. Per ottenere il permesso giornaliero ci si può rivolgere a: Comune di Angera, Comune di Ranco, bar del lungo lago di Angera, Motonautica Angerese e Cantiere nautico Moretto di Angera.

FIUME TICINO
quasi tutta la parte del fiume Ticino situata in provincia di Varese è soggetta a diritti esclusivi di pesca, come meglio individuati nella cartina.


FIPS
oltre alla licenza di pesca, con relativi versamenti, occorre la tessera FIPS. Rivolgersi alla FIPS di Varese - Tel. 0332-280.386 aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 09.00 alle ore 12.00 e dalle ore 15.00 alle ore 19.00.

Zona Libera
occorre solo la licenza di pesca, con i relativi versamenti.

APS Crippa
oltre alla licenza di pesca, con i relativi versamenti, occorre il permesso dell'APS Crippa di Somma Lombardo - Largo S. Agnese aperta ogni giovedì dalle ore 21.00 alle ore 23.00. Non vengono rilasciati permessi giornalieri, ma tessera annuale di socio.

LAGO DI BRINZIO E RIO BRIVOLA
oltre alla licenza di pesca con relativi versamenti, occorre essere in possesso della tessera di socio, che viene rilasciata dalla Associazione Pescatori dilettanti di Brinzio con sede presso il Club Brinziese - Via Sasselli a Brinzio.

LAGHI DI COMABBIO E DI MONATE
sono di proprietà della Società I Due Laghi di Milano. La pesca in questi laghi è consentita, da riva, ai pescatori residenti nei comuni rivieraschi, in possesso di regolare licenza.

LAGHI DI GANNA E GHIRLA
sono di proprietà della Provincia di Varese. Nel lago di Ganna la pesca è vietata in quanto riserva naturale, mentre nel lago di Ghirla la pesca è disciplinata dalle disposizioni riportate in appendice.

LAGO DI VARESE, CANALE BRABBIA E FIUME BARDELLO (fino al ponte della Strada Provinciale n. 50)
sono di proprietà della Cooperativa Pescatori del lago di Varese. La pesca da barca è gestita dalla Cooperativa Pescatori (i permessi vanno richiesti presso Nicolini Gianni - Via Pescatori, 23 - Calcinate - Tel. 0332-320.115). La pesca da riva è gestita dalla FIPS. Nel canale Brabbia la pesca è sempre vietata in zona A, mentre è permessa nel periodo da agosto a febbraio in zona B, come riportato nel Piano di Gestione della Riserva Naturale "Palude Brabbia", ai sensi dell'art. 2.3 della D.G.R. n. 5/39371 del 27.07.1993.

TORRENTE GIONA
è di proprietà della FIPS per tutto il suo corso.

TORRENTE VALMOLINERA
è di proprietà della FIPS per tutto il suo corso.

ROGGIA MOLINARA
è di proprietà della FIPS per tutto il suo corso.

FIUME MARGORABBIA
è di proprietà della FIPS il tratto compreso da Molino d'Anna (Comune di Montegrino) alla confluenza con il fiume Tresa (Comune di Germignaga).

TORRENTE COLMEGNA
è di proprietà della FIPS per tutto il suo corso.

FIUME TRESA
è di proprietà della FIPS il tratto compreso tra il confine Svizzero in Località le Fornacette di Luino, sino alla foce nel lago Maggiore.

 

 

 

 

 

 

 

 

TITOLO

6. La pesca nel Lago di Ghirla

 

 

 

 

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1. La pesca nel lago di Ghirla è a partire dal 1° aprile di ogni anno:
2. la pesca nel lago di Ghirla è permessa tutti i giorni della settimana a tutti i pescatori in possesso di regolare licenza di pesca e del "permesso del lago di Ghirla".
3. I pescatori già in possesso del permesso rilasciato nell'anno precedente e in regola con la riconsegna del libretto del pescato, dovranno procedere alla vidimazione del permesso da effettuarsi presso la sede della Comunità Montana della Valganna/Valmarchirolo, per i residenti in detta Comunità e presso il Settore Politiche per l'Agricoltura e Gestione Faunistica della Provincia di Varese, per tutti gli altri pescatori.
4. I pescatori che non sono in possesso del permesso, possono richiederlo presentandosi, muniti di due fotografie recenti, formato tessera, presso la sede della Comunità Montana della Valganna/Valmarchirolo, per i residenti nella suddetta Comunità, oppure presso Settore Politiche per l'Agricoltura e Gestione Faunistica della Provincia di Varese, per gli altri pescatori.
5. Contestualmente al rilascio del nuovo permesso, verrà consegnato ai pescatori un libretto di rilevamento del pescato, che andrà obbligatoriamente riconsegnato entro il 31 dicembre dell'anno in corso anche a mezzo posta, alla Provincia di Varese - Settore Politiche per l'Agricoltura e Gestione Faunistica - Piazza Libertá, 1 - 21100 Varese. La riconsegna del suddetto libretto costituisce titolo per la riammissione alla pesca nell'anno successivo.
6. Limite di catture giornaliere pro-capite: vedere le prescrizioni riportate sul retro del libretto del pescato
7. La Provincia di Varese si riserva, in caso di eccessive richieste di permessi di pesca, di limitare ulteriormente le catture di luccio e persico reale.
8. Il libretto dovrà essere mostrato alle persone autorizzate al controllo, ai sensi della vigente normativa.
9. La riconsegna del libretto costituisce titolo per la riammissione alla pesca per l'anno successivo.
10. Modalità di compilazione del libretto. La giornata deve essere segnata prima di cominciare a pescare. Il pescato deve essere segnato prima di abbandonare la pesca.

ATTENZIONE!
nel lago di Ghirla è comparsa l'acerina.



Il pesce riportato nella fotografia si chiama Acerina. Questa specie è giunta accidentalmente nel Lago di Ghirla.
E' una specie esotica che danneggia i nostri pesci e in particolare il pesce persico.
SI RACCOMANDA DI NON RIMETTERE NEL LAGO GLI INDIVIDUI EVENTUALMENTE PESCATI

 

 

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