Data: Roma, 31 maggio 2000 Prot. N. 622 Al Presidente dell'ASI - Prof. S. De Julio al Direttore Generale - Ing. A. Bellman al Direttore Amministrativo - Dr. L. Manfredi al Responsabile dell'amministrazione del personale - Dr. R. Trigari Oggetto: necessità di assunzione di personale. In data 17 c.m., in sede di trattativa decentrata, nell'ambito dell'informativa data dall'ASI, sono stati trasmessi, tra gli altri, i seguenti documenti: 1 disciplinare delle assunzioni; 2 allegati alle delibere n.15 del 8 febbraio e n.18 del 22 febbraio c.a.; 3 bozze di n.4 bandi di concorso pubblico per complessivi tredici posti di tecnologo di III livello. Nel merito dei punti 2 e 3 osserviamo quanto segue. Già con precedente lettera in data 28.1.2000 l'UNIRI ricordava che l'Amministrazione aveva recepito la proposta delle OO.SS. di aumentare il numero complessivo di posti da mettere a concorso fino a 20 e aveva richiesto un incontro formale urgente a fronte dei ritardi di tale ridefinizione. Dalla documentazione consegnata tre mesi dop si evince che i posti a concorso sarebbero limitati al numero di coloro che erano all'epoca e sono tuttora titolari di contratto a termine ex art.23 DPR 171/91. Non si spiegano altrimenti il numero di posti che si intende mettere a concorso a tempo indeterminato, nonché il criterio in base al quale si prevederebbero 13 posizioni a tempo indeterminato e le altre con contratto a termine. Tale scelta pare inoltre non tenere minimamente in considerazione il serio problema delle numerose posizioni di sottoinquadramento presenti nell'ASI. Logica e buon senso vorrebbero che se si intende dare soluzione alle posizioni di precariato e sottoinquadramento esistenti nell'ente, si prevedano posizioni a concorso in numero superiore almeno agli aventi diritto sulla base di accordi formali (accordo ASI-OO.SS. del 5 febbraio 1998), incrementandolo, per ovvie ragioni di equità, del numero di posizioni analoghe alla stessa data. L'ANPRI-EPR pertanto, oltre a non ritenere applicato l'accordo del 5.2.1998, formula le sue più ampie riserve su tutta l'operazione, a tutela degli stessi candidati, e, anche per evitare la penosa esperienza dei concorsi interni per l'applicazione dell'art.19 L.186/88, ribadisce il principio generale che i bandi di concorso devono comunque rispettare le norme di trasparenza e imparzialità del pubblico impiego e quindi non possono prevedere requisiti che appaiano riconducibili a curricula di candidati preventivamente identificati. Si ricorda infine che tutte le responsabilità inerenti alla preparazione e all'espletamento di concorsi vengono assunte dall'amministrazione dell'ente, come anche previsto dai vigenti CCNL di area dirigenziale e dei livelli IV-X (art 62 c.5 e 30 c.5 rispettivamente), laddove si afferma "resta ferma l'autonoma determinazione definitiva e la responsabilità dei dirigenti ^Ê". L'ANPRI-EPR chiede pertanto che si riapra il confronto sulla delicata questione, allo scopo di offrire possibilità di definitiva soluzione all'annoso problema delle posizioni precarie e di quelle di sottoinquadramento. Distinti saluti. Per il Segretario Generale ANPRI-EPR Geri Steve