COMUNICATO DEL 15-1-1998 SU CONCORSI DI PRIMO RICERCATORE E DI DIRIGENTE DI RICERCA NONCHE' DI PRIMO TECNOLOGO E DI DIRIGENTE TECNOLOGO AL CNR

La delibera 600 del Consiglio di Presidenza del CNR del 2 ottobre 1997 ha di fatto determinato una situazione di stallo nelle procedure di composizione e di nomina delle Commissioni di concorso dei posti di primi ricercatori e di dirigenti di ricerca banditi nell'estate scorsa, che aggrava ulteriormente la più volte denunciata situazione di mortificazione delle legittime aspettative di avanzamento di carriera dei ricercatori del CNR.

Nell'incontro di trattativa tra CNR e organizzazioni sindacali tenutosi il 22 dicembre u.s. l'ANPRI aveva fatto presente che tale delibera impediva nei fatti, in gran parte dei casi, la presenza dei ricercatori del CNR nelle commissioni di concorso dell'Ente e aveva richiesto di discutere l'argomento dei concorsi dei ricercatori e tecnologi, ricevendo tuttavia solo conferma da parte del dirigente preposto che nessuna modifica era stata fatta della delibera citata. Risulta altresì che la questione è stata ancora discussa nel Consiglio di Presidenza, sulla base di considerazioni simili a quelle espresse dall'ANPRI, ma non si conosce ad oggi una nuova delibera.

L'ANPRI-EPR ha più volte segnalato la necessità di definire norme, omogenee per tutti i comitati e stabili nel tempo, per la composizione delle Commissioni e per l'assegnazione dei posti da mettere a concorso nei tre livelli della qualifica di ricercatore e di tecnologo. Le Commissioni sono nominate formalmente dal Presidente, sarebbe tuttavia più opportuno che si definisse una procedura esplicita anche per la individuazione dei nominativi. Attualmente le disposizioni in materia di concorsi cambiano sistematicamente da un concorso all'altro, sia per quanto riguarda l'assegnazione dei posti sia per la distribuzione nelle aree concorsuali e nelle strutture scientifiche interessate. Esistono poi forti disomogeneità fra i vari Comitati per quanto riguarda l'ampiezza delle aree stesse e il numero di Istituti e Centri che vi afferiscono. Sia di esempio il fatto che, delle 39 aree disciplinari previste dai due bandi di concorsi di primo ricercatore del 1995 solo 8 hanno coinciso con le 33 aree disciplinari del bando del concorsi a primo ricercatore del 1994. Nei concorsi per il mezzogiorno poi si è avuto un vero proliferare di aree nuove.

La normativa introdotta con la delibera 600 dal Consiglio di Presidenza suscita più di una perplessità per le seguenti ragioni:

a) la normativa avviene in assenza di una chiara definizione delle aree scientifiche concorsuali che devono rimanere stabili per un congruo periodo di tempo (5-10 anni), prerogativa indispensabile per una corretta programmazione dei concorsi;

b) la delibera non dispone norme per il concorso di fascia iniziale del profilo di ricercatore e tecnologo;

c) la norma sembra escludere i primi ricercatori dalle commissioni per primo ricercatore. Ciò non troverebbe corrispondenza nei concorsi a ricercatore ed a professore associato nell'Università.

d) l'esclusione dalle Commissioni dei dirigenti di ricerca, nonchè i primi tecnologi e i dirigenti tecnologi, appartenenti alle strutture assegnatarie di posti fa nascere un conflitto se applicata per Concorsi indetti per area disciplinare. Risulta evidente l'effetto della norma per quei Comitati che prevedono la partecipazione di tutti gli Organi presso i quali è presente l'area disciplinare per la quale sono banditi i posti: dalle commissioni risulterebbero esclusi proprio coloro che nel CNR hanno le maggiori competenze in quella disciplina. La norma, nata per garantire omogeneità di trattamento, porterebbe alla composizione di commissioni con solo membri esterni all'Ente.

L'ANPRI-EPR chiede che la materia concorsuale sia tempestivamente affrontata in modo organico e definitivo e che venga garantita la presenza dei ricercatori e dei tecnologi nelle Commissioni dei rispettivi concorsi.

L'ANPRI sollecita quindi la definizione di norme stabili per definire le aree concorsuali ed i criteri per la composizione delle relative commissioni di concorso, con l'indicazione chiara dell'organismo che deve avanzare le proposte e di quello che deve vagliarle e selezionarle.

Chiede inoltre che i concorsi già banditi vengano espletati quanto prima e che si proceda in tempi rapidi alla programmazione dei prossimi bandi di concorso assicurando regolarità nell'uscita dei bandi stessi e tempi celeri di svolgimento.

Il Segretario Generale dell'ANPRI-EPR
Dott.ssa Vincenza Celluprica
ROMA 15/1/1998