COMUNICATO 1 SU RIORDINO DEL CNRIeri il tema "Riordino del CNR" e' stato affrontato in due diverse riunioni, una del Collegio dei Direttori e quindi interna al CNR ed un'altra a livello politico indetta dal gruppo parlamentare di Rinnovamento Italiano.
Dal Collegio dei Direttori e' ovviamente emersa la loro volonta' di essere
partecipi del riordino del CNR. Alcuni Direttori d'area hanno riproposto
il modello di organizzazione territoriale della ricerca per il quale l'area
organizzerebbe la partecipazione dei ricercatori a progetti decisi a
livello di area. Il presidente Bianco ha dichiarato ai Direttori di Organi
di considerare il loro ruolo non riducibile a quello di "primus inter
pares".
L'ANPRI, pur invitata, non ha ritenuto di intervenire.
Nel convegno a Palazzo San Macuto "Il CNR nel sistema della ricerca in
Italia" presieduto dall'on Mazzocchin (Commissione cultura della Camera)
sono stati affermati da piu' fonti punti da sempre sostenuti dall'ANPRI,
quali l' inadeguatezza di strutture e di finanziamenti.
In quest'ambito e' notevole che proprio il rappresentante della
Confindustria e presidente della SNIA Ricerche abbia auspicato il rilancio
del CNR e il mantenimento della sua unita' al fine di produrre ricerca di
alta qualita' e abbia affermato che la trasferibilita' delle ricerche
all'industria non deve mai costituire alibi per investimenti in ricerca non
di qualita'.
L'ANPRI e' intervenuta rimarcando la non coerenza dell'ambito politico e
governativo rispetto alla ricerca. Se ne afferma la centralita', ma
l'esiguita' del numero di ricercatori, la difficolta' di carriera, la
mancanza di reclutamento, l'invecchiamento sono precise responsabilita' dei
governi succedutisi, mentre l'insufficente finanziamento CNR per l'anno in
corso e la mancata previsione di rappresentanza dei ricercatori nel governo
del sistema ricerca e' responsabilita' del governo attuale (vedi nota sul
bilancio '98 del CNR).
NOTA SUL BILANCIO 98 CNR (incontro 4.2.98)
Il Presidente ha comunicato che il CNR ha avuto 40 miliardi in piu' rispetto
all'assegnazione illustrata a dicembre e la possibilita' di usufriuire di
un mutuo per l'Edilizia di 40 miliardi. La nuova proposta di bilancio e'
ora di 1122 MLD (miliardi) a fronte dei 1168 del 97.
I 515 MLD sottratti dal residuo cassa 96 del CNR sono stati nuovamente
richiesti al Tesoro e si attende ancora risposta.
Le variazioni significative sono:
- +15 MLD per la dotazione ordinaria agli Organi, che diventa 115 MLD
- +59 MLD per attivita' di agenzia dei Comitati: Progetti integrati, strategici, coordinati e Formazione per cui non era previsto alcun finanziamento.
Questa formulazione del bilancio ha consentito di ottenere il consenso del Consiglio di Presidenza, e probabilmente si uscira' presto dal regime di bilancio provvisorio.
L'ANPRI ha chiesto un impegno prioritario a rivedere il bilancio per
riadeguare la dotazione organi reintegrando i 15 MLD decurtati (anche la
CGIL si e'associata alla richiesta dell'ANPRI). Il Presidente si e'
impegnato ad aumentare la voce personale dei livelli (richiesta di CGIL,
CISL e UIL) e quella degli Organi in sede di assestamento di bilancio,
ovvero a giugno quando sara' possibile conoscere l'ammontare dei residui.
Su richiesta dell'ANPRI il DG Marini ha precisato che i fondi necessari a
pagare gli arretrati del contratto sono disponibili sui residui 97.
L'ANPRI ha espresso soddisfazione per la volonta' di ricontrattare
l'Accordo per il mezzogiorno, ma ha richiesto che la ridefinizione sia
rapida e che non si traduca in un blocco di fatto.
L'ANPRI ha richiesto e ottenuto un impegno del Presidente a prevedere un
incontro sulla politica del personale riguardo la progressione di carriera
e il reclutamento nel CNR.