COMUNICATO 23.2.98
RISTABILITO l'ORDINE AL CNR: I "SINDACATI DI RIFERIMENTO"
DETTANO LEGGE COME AL SOLITO

Come riferito in precedenti comunicati, nel quadro del riordino dell'Amministrazione Centrale, con finalita' e schema di attuazione gia' discussi con le organizzazioni sindacali, la giunta Amministrativa CNR nella funzione di Consiglio di Amministrazione del 4 febbraio ha nominato Responsabile del Dipartimento Attivita' scientifiche, un dirigente di ricerca, l'Ing. Franco Pavese (vedi Organigramma circolato ufficialmente la scorsa settimana).

Con lettera al Presidente del CNR in data 10 febbraio, circolata anche a tutto il Personale, CGIL CISL e UIL hanno praticamente diffidato l'Amministrazione del CNR dal dare seguito a tale nomina, chiedendo su cio' un incontro urgente con il Presidente, poi effettivamente avvenuto il 16 febbraio.

In pari data, il Comitato degli iscritti dello SNUR-CGIL dell'Area della Ricerca di Bologna diffondeva il testo di una lettera inviata al Ministro URST, al Presidente del CNR ed allo stesso Ing Pavese in cui si contestava la nomina di quest'ultimo in quanto dirigente della CIDA Ricerca, cosa che per gli estensori della missiva veniva arrogantemente interpretato come il ricalcare "un costume deleterio della passata gestione" con il solo "cambiamento del sindacato di riferimento".

Risulta ora che il 18 febbraio (due giorni dopo l'incontro con CGIL - CISL - UIL) la Giunta Amministrativa ha revocato la nomina dell'Ing. Pavese e deliberato che Responsabile del Dipartimento in questione sia invece il Dott. Andrea Lapiccirella, anche lui Dirigente di ricerca, ma nome certo non nuovo, visti gli incarichi ricevuti nelle passate gestioni dell'Ente; evidentemente gradito pero' a CGIL CISL e UIL.

Niente di nuovo sotto il sole, dunque: i soliti "sindacati di riferimento", che pubblicamente rivendicano il diritto alla spartizione, lottizzazione e cogestione, continuano a condizionare pesantemente l'Amministrazione CNR imponendole, senza peraltro incontrare molta resistenza, decisioni da "repubblica delle banane".

Inquietanti sono quindi le prospettive della prossima riforma dell'Ente, soprattutto se si fara' strada l'impostazione, sostenuta in piu' sedi negli ultimi tempi dallo stesso Presidente del CNR, che prevede che tutte le posizioni "che contano" all'interno dell'Ente debbano essere ricoperte per nomina.

La Segreteria Nazionale ANPRI-EPR
Roma, 23 febbraio 1998