COMUNICATO 23.3.98
INCONTRO SULLA POLITICA DEL PERSONALE AL CNR

Il 19.3.98 si e' tenuto, presenti il Presidente ed il Direttore generale, l'incontro chiesto dall'ANPRI sulla politica del personale del CNR e sullo stato dell'accordo per il mezzogiorno. CGIL-CISL-UIL hanno subito abbandonato il tavolo ribadendo l'indisponibilita', gia' espressa in un loro comunicato, a sostenere qualsiasi confronto con l'Amministrazione in presenza di altre sigle sindacali.
L'ANPRI rileva che ancora una volta, cosi' facendo, rifiutano ogni confronto chiaro e trasparente, anche su problemi quali la politica del personale e le prospettive di sviluppo del CNR nelle regioni del Mezzogiorno.

Il Presidente, presentando la politica del Personale, ha riconosciuto che la situazione attuale del CNR sconta tutta una serie di sofferenze dovute a scelte politiche e di gestione precedenti che hanno fortemente penalizzato il reclutamento e l'avanzamento in carriera, provocando l'invecchiamento o l'esodo continuo dei ricercatori verso l'Universita'.

Il Presidente ha dichiarato che a suo parere il CNR deve essere in grado di investire di piu', con bilanci di respiro triennale, e in particolare nel personale di ricerca.
In una visione evolutiva del CNR, la politica del personale, anch'essa pluriennale, dovrebbe inoltre prevedere in forma "complessiva ed organica" anche i contingenti di personale in formazione e di personale con contratto a termine, e in particolare ha riconosciuto che quest'ultimo e' sovrabbondante, principalmente perche' e' stato carente il processo di assunzione in ruolo.
Il Presidente ha poi dichiarato di aver previsto, nel piano di riordino, il "superamento delle rigidita' della pianta organica, sia in termini numerici totali sia in termini di superamento del contingentamento dei tre livelli" al fine di consentire agli istituti la programmazione delle proprie risorse in modo complessivo. Infatti prevede di attribuire l'organico, cosi' come i finanziamenti e la gestione dei concorsi, direttamente agli Istituti, con riferimento ad Istituti di adeguata consistenza. Ha anche sostenuto che una minore rigidita' della pianta organica favorirebbe il riordino degli Istituti potendosi bandire concorsi nella fascia iniziale, che attualmente risulterebbe essere satura.

L'ANPRI ha avanzato dubbi sulla reale saturazione del livello iniziale dei ricercatori, ed ha espresso preoccupazione e disaccordo sulla ventilata eliminazione del contingentamento dei tre livelli della carriera di ricercatore e tecnologo in assenza di un significativo incremento della pianta organica totale che consenta la regolare cadenza dei concorsi al secondo e al primo livello.
L'ANPRI ha sostenuto che in assenza di tali presupposti si rischierebbe l'azzeramento delle possibilita' di carriera per ricercatori e tecnologi. L'ANPRI ha per contro rilevato come in Enti, (vedi ad esempio INFN) nei quali e' stata condotta una corretta dinamica concorsuale, il contingentamento dei tre livelli non ha creato i problemi di saturazione delle fasce. Nel CNR invece le assunzioni reali sono state poche e ogni anno sempre nettamente inferiori a quelle preventivate, quindi la pianta organica e la dotazione finanziaria non sono mai state i veri limiti alle assunzioni. Questo e' un raro caso in cui proprio una maggior rigidita' di bilancio sarebbe stata positiva, poiche' avrebbe evitato la pratica di rallentare i concorsi allo scopo di liberare fondi per altri usi non preventivati.

L'ANPRI ritiene che e' quindi possibile avviare contestualmente a soluzione sia il problema delle assunzioni al livello iniziale sia quello della corretta dinamica delle carriere di ricercatori e tecnologi. Infatti, anche in attesa dell'auspicabile ampliamento della pianta organica, si possono bandire concorsi sulle attuali vacanze in organico, che ad oggi sono complessivamente diverse centinaia. L'ANPRI, pur concordando che la soluzione complessiva piu' efficace del problema delle assunzioni al livello iniziale e della corretta dinamica delle carriere e' l'ampliamento della pianta organica, ha comunque respinto operazioni che risolvano solo uno di questi problemi a danno dell'altro.

L'ANPRI ha nuovamente richiesto al CNR di conoscere la situazione completa e aggiornata del personale in organico ed in servizio nei 3 livelli della carriera di ricercatore e di tecnologo, distinguendo i contingenti nel mezzogiorno dall'organico generale, e la situazione completa di personale a contratto e personale in formazione (dentro e fuori organi CNR) prevedendo anche l'indicazione delle relative scadenze, in quanto le tabelle attualmente disponibili (allegate al Bilancio di Previsione '98) non precisano tali consistenze.
L'ANPRI ha sollevato anche il problema delle modalita' per i concorsi a livello iniziale, perche' tengano in debito conto le professionalita' acquisite da chi svolge attivita' di ricerca nell'ente con contratti a termine.

Riguardo all'accordo per il Mezzogiorno, il CNR ha affermato di aver concordato con il Governo la ripresa delle assunzioni, e l'impegno ad approntare entro aprile un piano di scaglionamento di queste per i prossimi tre anni da sottoporre per l'approvazione.
A richiesta dell'ANPRI, il CNR ha precisato di aver rinunciato a ricontrattare l'utilizzo di quei finanziamenti per una miglior utilizzazione del personale in istituti riordinati e di dimensioni adeguate. Il piano del mezzogiorno verrebbe quindi attuato secondo il vecchio schema ed il personale verrebbe assunto con priorita' negli organi di nuova istituzione, anche senza rispettare i contingenti dei 3 livelli.
L'ANPRI ha auspicato che riprendano presto tutti i concorsi, ma ha replicato che proprio la allocazione dei fondi per il mezzogiorno al MURST e la attuale fase di "delega" per il riordino, avrebbero consentito invece di meglio utilizzare i fondi medesimi puntando alla costituzione, anche al Sud, di strutture scientifiche di massa critica adeguata.

L'ANPRI ha infine chiesto un incontro a breve sull'applicazione del nuovo contratto, sia per gli aspetti economici che normativi.
Il CNR ha concordato sull'esigenza e comunicato che gli stipendi verranno aggiornati con la busta paga di aprile, mentre per gli arretrati si dovra' attendere una deroga del Tesoro sulla gestione di cassa. L'ANPRI ha affermato che la deroga deve essere ottenuta in tempi rapidi, trattandosi di operazione ampiamente dovuta e prevista.


La Delegazione ANPRI
Ciarlini, Corradini, Steve