COMUNICATO 15 12 98

 

IL CNR SI RIMANGIA UN ACCORDO GIA' PRESO

E RINVIA GLI ALTRI AL 1999

 

L'amministrazione del CNR brilla per il cumulo di inadempienze contrattuali, gia' segnalate dall'ANPRI, nei riguardi del personale e in particolar modo del personale ricercatore e tecnologo. Alle inadempienze si somma la mancanza di una seria politica della ricerca e di reclutamento a tutti i livelli.

Oltre a questo, il CNR osa riconvocare i sindacati per ricontrattare quanto gia' concordato e definito all'unanimita': il CNR si vorrebbe rimangiare l'accordo con cui si era impegnato a liquidare, in maniera generalizzata, l'indennita' per oneri specifici connessi all'esercizio dell'attivita' di ricercatore e tecnologo, spettante in base all'art 8 del CCNL.

Il CNR si era impegnato a pagare questa indennita', a tutti i ricercatori e tecnologi, a partire da marzo 99 e a liquidare, nella stessa data, i due anni di arretrato, corrispondenti a oltre un milione e mezzo a testa.

Il 1° dicembre si era concordato di trattare oggi , 15 dicembre, i seguenti argomenti che erano rimasti in sospeso da trattative precedenti.

Il Direttore generale dr Marini ha affermato di non aver potuto inserire questi argomenti all'odg perche' oberato da impegni, ma evidentemente ha tempo da perdere per convocare i sindacati a ricontrattare quanto gia' concordato.

Alle contestazioni il dr Marini ha surrealmente affermato che il primo dicembre, al tavolo di trattativa, aveva concordato, ma a livello personale!

Gli argomenti in sospeso che oggi il CNR non ha voluto neanche affrontare sono:

1- Trascinamento dei concorsi per tempi inaccettabili: concorsi banditi da anni e ancora non espletati. In alcuni casi ad oltre due anni dal bando non e' stata neanche nominata la commissione! L'ANPRI ha richiesto che il CNR solleciti gli uffici e le Commissioni inadempienti a concludere entro l'anno il massimo numero di concorsi. Nessun riscontro. L'ANPRI ha gia' denunciato che il ritardo dei concorsi e' indice di inefficenza, frustra le aspettative di carriera e preclude il reclutamento dei ricercatori precari; inoltre le mancate assunzioni consentono all'amministrazione di accumulare avanzi di gestione da stornare altrove.

2 - Inquadramento dei ricercatori di ruolo in fascia differenziale che tenga conto dell'attivita' prestata come art 36/23 (cosi' come richiesto dall'ANPRI il 27 11 98).

Ancora nessuna risposta.

3 - Accantonamento dell'indennita' di anzianita' in buoni postali fruttiferi e iniziative previdenziali del CNR analoghe alle pensioni INA attualmente a carico di INFN e ENEA. Attivazione di una assicurazione sanitaria integrativa come gia' avviene in altri Enti. Assicurazione per spese medico-ospedaliere in missione.

4 - Buoni pasto anche ai borsisti presso gli Organi CNR (cosi' come gia' avviene per i direttori non CNR): potrebbero essere liquidati con un budget aggiuntivo al costo della borsa, come gia' avviene all'INFN.

5 - L'ANPRI ha piu' volte richiesto di aprire la trattativa su criteri generali per la costituzione e utilizzo del fondo per attivita' di formazione (attiva e passiva) e ha denunciato l'inadempienza dell'Ente nel porre a bilancio i circa quattro miliardi previsti dal contratto; ancora nessuna risposta, ma pare invece che, con una modifica di bilancio, il CNR abbia gia' speso circa 300 milioni per pagare docenti esterni su corsi per personale della sede centrale.

Anche l'attribuzione dell'indennita' di direzione e' gia' stata discussa nell'incontro del 1 dicembre. Il contratto la riserva a strutture tecniche e scientifiche di particolare rilievo e tutti i sindacati (esclusa CISL) hanno preteso che questo vincolo venisse rispettato. La G.A. del CNR ha invece deliberato di attribuire tale indennita' (fino a quaranta milioni annui!) anche ai direttori di strutture dell'Amministrazione centrale.

Oggi l'ANPRI si e' rifiutata di partecipare alla farsa della ricontrattazione dei criteri di attribuzione (gia' concordati) di una indennita' che in altri Enti viene gia' corrisposta. Con tutti gli altri sindacati presenti ha riaffermato i criteri gia' concordati nella precedente trattativa.

La delegazione ANPRI