Malgrado l'incontro diretto fra il Presidente del CNR ed il Ministro URST, tenutosi il 15.02.2000, si è verificato un ulteriore rinvio dell'autorizzazione a mettere a concorso i 1170 posti per personale di ricerca, previsti dal CNR in base alle disponibilità di organico e alla normativa prevista in regime transitorio dal D.Lgs. 19/99. Tali concorsi dovrebbero servire, oltre che a dare il segnale positivo di riavvio della dinamica concorsuale nel CNR, soprattutto ad offrire una possibilità di accesso in ruolo a numerosi ricercatori, nonchè tecnologi e tecnici , che lavorano nel CNR con contratti a termine, come era nelle intenzioni del decreto di riforma del CNR.
Fino all'incontro del 15.02.2000, il ritardo nell'autorizzazione, nonostante il via libera del Tesoro, era motivato dal Ministro Zecchino con una sua interpretazione dell'intesa CNR-MURST per il Mezzogiorno, in base alla quale il Ministro pretendeva che il 30% di ogni concorso, compresi i concorsi in questione, fosse bandito per Organi del sud.
Nell'incontro con il CNR, il Ministro sembra aver rivisto la propria posizione ed aver convenuto che questi nuovi concorsi vengano banditi senza quei vincoli, ma in base alle necessità ravvisate dall'Ente. Ha però aggiunto una nuova pretesa, e cioè che altri circa 80 posti che si stanno liberando causa il "turn-over" siano messi a concorso nel Mezzogiorno. Inoltre, ha preteso che le autorizzazioni in questione siano abbinate: in tal modo il Ministro, pur essendosi dichiarato pronto ad autorizzare la richiesta dei 1170 posti, ne ritarderà l'autorizzazione per riconsiderare la nuova richiesta di posti relativi al turn-over, incidendo negativamente sull'attuazione di tutto il piano concorsi nel CNR, non solo per quanto riguarda i tempi, ma anche e soprattutto per la realizzabilità globale. Infatti alla fine del 2000 scade il periodo transitorio oltre il quale non è più possibile indire concorsi correlati ai problemi pregressi del personale a contratto.
L'ANPRI-EPR ritiene pertanto necessario che il Governo dia subito un chiaro segnale positivo sull'avvio dei concorsi CNR, rilasciando rapidamente e disgiuntamente tutte le autorizzazioni necessarie al bando dei posti nel periodo transitorio come chiesto dall'UNIRI(ANPRI-EPR, CIDA Ricerca) nella lettera allegata .
Non vorremmo che l'opposizione a bandire questi posti in ruolo che il CNR avrebbe già dovuto bandire all'inizio del 1999, ovvero non appena varato il Decreto 19/99, siano il banco di prova delle note posizioni del Ministro Zecchino di rendere in futuro precario ogni rapporto di lavoro nella fase iniziale della carriera universitaria.
Se il Governo intende veramente incidere positivamente sul sistema ricerca italiano, deve in primo luogo affrontare il problema della valorizzazione del personale di ricerca. Un aspetto di tale problema negli Enti di ricerca è proprio quello della mancanza di giovani scienziati dovuta all 'impossibilità di trattenere negli Enti le professionalità già mature: non possono nascere nuovi temi di ricerca, nuove sinergie, senza un continuo flusso di giovani, ai quali offrire non solo contratti a termine, ma anche occasioni stabili di lavoro e di carriera come invece avviene in tutti i paesi in cui la ricerca è tenuta in considerazione.
E' quindi necessario che il Governo si impegni attivamente nel
rimuovere questo come ogni ostacolo ad una vera valorizzazione del
capitale umano degli Enti di ricerca.
Il Segretario Nazionale ANPRI-EPR
Responsabile per il CNR
Patrizia Ciarlini