COMUNICATO CNR 15 marzo 2000

SULLA PRIMA TRANCHE DI CONCORSI DELIBERATA DAL CD

Il 9 marzo u.s. il CD del CNR ha deliberato l'assegnazione agli Istituti e Centri, alla sede centrale (39 posti) e alle aree di ricerca (15 posti), di 590 posti da mettere a concorso.

La ripartizione dei 590 posti fra Istituti, Centri e altre strutture è disponibile sul sito Web ANPRI qui.

Sul medesimo sito, alla rubrica "CNR" è anche disponibile la lettera 7.3.2000 con la quale l'ANPRI ha ribadito la necessità, peraltro prevista dai regolamenti, di bandire i concorsi per i settori scientifici/professionali di inquadramento dei ricercatori/tecnologi del CNR.

E' evidente che almeno per questa prima tranche tale richiesta dell'ANPRI non è stata accettata e i posti sono stati ripartiti per organo, demandando agli organi stessi la definizione del profilo, livello, area scientifica/professionale.

Se si può comprendere che il CD abbia ravvisato motivi di urgenza come pure l'opportunità di assicurare il riconoscimento delle competenze interne, non ci debbono essere alibi nell'assegnare la seconda tranche per non seguire la strada maestra che è quella del bandire i posti in base alle esigenze dei settori scientifici/professionali, in modo da offrire opportunità di carriera ai ricercatori e tecnologi oggi attivi nel CNR non condizionate da valutazioni sull'organo in cui oggi operano, o dalle sue prospettive future di trasformazione.

Nella lettera che il Presidente CNR ha inviato ai Direttori degli Organi si dichiara che il CD avrebbe deciso in base al numero dei precari, dei ricercatori "sottoinquadrati" e delle "vacanze" determinatesi negli ultimi venti anni. Si afferma anche che i concorsi sono destinati ai profili (nei diversi livelli) di: ricercatore, tecnologo, tecnico (CTER).

Si richiede ai Direttori di rispondere entro il 31 marzo sui profili, sui livelli e sui settori scientifico-disciplinari o tecnologici; per i primi, si richiede di individuarli "secondo quanto indicato in risposta alla mia lettera del 23/6/99", cioè nell'ambito dell'autocensimento dei ricercatori effettuato la scorsa estate.

Il Presidente richiede anche di tener presente, e di raccordare alle altre esigenze, le legittime aspettative di carriera dei ricercatori di ruolo.

L'ANPRI, condividendo la necessità di raccordare queste esigenze, spesso fortemente contrastanti, in attesa di una analisi della situazione, riafferma che:

L'ANPRI ribadirà queste richieste negli incontri con il Presidente.

Si rileva infine che sono già pervenute all'ANPRI diverse segnalazioni di assegnazione di posti in numero inferiore a quello dei ricercatori precari oltre la soglia di anzianità di tre anni. Attendiamo quindi altre analisi e commenti su come sono stati distribuiti questi primi posti in tutta la rete per poter disporre di un quadro completo e auspichiamo che si possa finalmente concludere l'annosa questione dei contrattisti del CNR.

Patrizia Ciarlini
Responsabile Nazionale per il CNR