COMUNICATO CNR 20 aprile 2000

Incontro del 13.04.2000 tra l'ANPRI e il Presidente del CNR sui concorsi


L'ANPRI ha incontrato il 13 u.s. il Presidente del CNR per confrontare le
prosizioni relative alla politica concorsuale dell'Ente sia per quanto
riguarda il transitorio 1999-2000, sia per quanto riguarda il regime
da attuare a partire dal 2001 con il primo piano triennale.

In particolare l'ANPRI ha chiesto che:

- si proceda subito ad una integrazione della prima tranche per
  offrire l'occasione di un concorso di ruolo a tutti i ricercatori a
  contratto con almeno tre anni di servizio in un Organo di ricerca,
  indipendentemente dal giudizio sul valore dell'Organo stesso;

- si operi un attento monitoraggio delle risposte dei Direttori alla
  lettera del Presidente del 13.3.2000, verificando che il titolo di studio,
  i livelli e i  settori scientifico-disciplinari, le competenze specifiche
  per i quali sono stati richiesti i  concorsi siano congrui con i criteri di
  priorita' espressi in tale  lettera [NB sono citati:  persone a contratto
  a tempo determinato, ricercatori  "sottoinquadrati", carriera dei
  ricercatori titolari di contratti a tempo indeterminato ];

- che la seconda tranche dei concorsi per tutta Italia e la terza
  tranche dei concorsi per il Sud siano prioritariamente dedicate ai
  concorsi di II e I livello, per offrire ai ricercatori e tecnologi
  non di primo livello consistenti prospettive di riconoscimento della
  qualificazione scientifica o professionale raggiunta;

- che si avvii immediatamente la definizione dei settori
  scientifico-discplinari e tecnologici di inquadramento
  rispettivamente di ricercatori e tecnologi, come peraltro previsto
  dai nuovi regolamenti CNR, cosi' da arrivare ad una definizione di
  tali settori che sia effettivamente rispondente al tipo di ricerca o
  attivita' tecnologica presente e si emanino quindi i bandi
  di concorso per la prima tranche di posti per tutta Italia sulla
  base di quei settori come previsto dal Regolamento ( purtoppo cio' non e'
  stato possibile per i  concorsi  per il Sud, dove sono stati richiesti
  settori ad hoc relativi ai presumibili vincitori);

- che, definiti i settori, si avvii quindi la definizione del
  fabbisogno di personale da inserire nel piano triennale 2001-2003,
  specificando, come prevede la legge  e impone la trasparenza, le
  assunzioni di ricercatori e tecnologi per ciascuno dei settori
  scientifico-disciplinari e tecnologici individuati;

- che tale piano di fabbisogno preveda un consistente aumento delle
  risorse umane operanti nel CNR

Il Presidente Bianco ha dichiarato:

- che la richiesta ANPRI di integrazione della prima tranche verra'
  riportata a un prossimo CD di fine mese;

- che il monitoraggio delle richieste dei Direttori e' impegno gia'
  preso, condiviso anche dal CD, che intende mantenere;

- che la III tranche per il Sud sara' inevitabilmente per la carriera,
  in quanto dopo le due precedenti tranches le possibilita' di avere
  giovani gia' maturi per l'assunzione al livello iniziale sono molto
  ridotte; quindi anche la II tranche per tutta Italia dovra', per
  ovvi motivi di equita', essere prevalentemente destinata alla
  carriera;

- che per la definizione dei settori scientifico-disciplinari/
  tecnologici attivera' al piu' presto il Dipartimento Attivita'
  Scientifiche, il Comitato di consulenza scientifica e il Consiglio
  direttivo e che si impegna personalmente sulla qualita' e
  adeguatezza dell'analisi e delle scelte;

- che per il piano triennale 2001-2003 proporra' al MURST un
  significativo aumento di risorse del CNR.

L'ANPRI ha ribadito la centralita' della definizione stabile dei
settori scientifico-disciplinari e tecnologici anche in relazione al
piano triennale.  Ha ravvisato il rischio che i settori vengano
definiti ancora una volta ad hoc per i prossimi concorsi e vengano poi
inseriti senza revisione nel piano triennale, cosi' che scelte
inadeguate produrrebbero poi effetti deleteri fino al 2004.

Il Presidente Bianco ha dichiarato di non condividere tali
preoccupazioni.


Il responsabile CNR