COMUNICATO ANPRI 21 giugno 2000

sui Settori S-D e Tecnologici al CNR :
Un'occasione mancata per il rilancio e la qualificazione del CNR!



Soltanto in data 14 giugno e soltanto ai direttori, il Presidente CNR
ha comunicato che il CD ha gia' deliberato, l'11 maggio, tre Settori
Tecnologici del CNR (pochi, ben poco tecnologici, troppo generici) e
371  Settori Scientifico-Disciplinari come i 371 Settori attualmente
vigenti per le Universita'(cfr. il CNR aveva individuato 55 settori
scientifici al tempo del concorso di idoneita').

L'individuazione di altri Settori Scientifico-Disciplinari, che
invece siano adeguati alle esigenze e soprattutto alle competenze
specifiche del CNR, e' stata prima prevista entro il 30 giugno e poi
disinvoltamente, semplicemente, rinviata, senza alcuna previsione di
data.

Ancora una volta vengono frustrate le giuste e legittime aspettative
della comunita' dei ricercatori, dei tecnologi e di tutti coloro che
si aspettano un riconoscimento professionale della loro attivita' di
ricerca svolta al CNR nelle piu' diverse forme.

La scelta "politica" di affidare il governo del CNR ad un Consiglio
Direttivo, che non e' neanche in parte espressione diretta della
comunita' scientifica interna, da' i suoi amari frutti:  almeno per
questi duemila concorsi e per il piano triennale, questo CD non ha
saputo o voluto, e comunque ha rinunciato a svolgere il suo ruolo di
caratterizzare scientificamente il CNR definendo adeguatamente i
settori in cui reclutare, inquadrare e promuovere i suoi ricercatori
e i suoi tecnologi.

Il CNR ha cosi' vanificato la grande occasione, fortemente voluta anche
dall'ANPRI, creata con il Decreto lgs 19/99, di dare chiarezza
e trasparenza alla sua politica del personale, che dovrebbe essere il
presupposto di ogni politica della ricerca.

Il CD ha ignorato tutte le indicazioni fornite dai ricercatori
(compresi i precari istituzionali) gia' un anno fa, non ha voluto o
saputo deliberare una procedura che attivasse il DAS per elaborare
quelle prime informazioni e attivare processi interattivi di
convergenza e coinvolgimento dei ricercatori, dei tecnologi e dei
Consigli Scientifici del transitorio, non ha deciso di
avvalersi della consulenza dell'unico organo scientifico del CNR: il
Comitato di Consulenza Scientifica.

L'ANPRI-EPR, che da sempre sostiene l'opportunita' e la rilevanza
dell'equiparazione dei ricercatori alla docenza universitaria, ha
pero' ricordato piu' volte il ruolo strategico per il CNR di
un'adeguata definizione dei Settori SD e T per l'avvio del piano dei
concorsi nel transitorio, il piano triennale (che condizionera' la
vita dell'Ente fino al 2003 e oltre), l'inquadramento dei ricercatori
e dei tecnologi, la formazione delle liste degli esperti per le
commissioni di concorso e per i nuovi Consigli Scientifici.

L'occasione mancata  e l'abdicazione del CD avrano riflessi
sgradevoli gia' dai prossimi concorsi, che secondo il decreto 19
dovrebbero essere dedicati "all'assunzione di personale di ricerca
secondo le esigenze determinate dalle attivita' programmate negli
anni 1999-2000", cioe' a chi gia' oggi lavora su quei programmi.

Diversi ricercatori (o aspiranti tali) che gia' oggi operano in Settori
specifici dei programmi CNR non troveranno alcun Settore in cui sono
centrali e dovranno quindi concorrere in Settori (specifici degli
insegnamenti universitari) in cui invece da tempo gli universitari
sono ben centrati.

Anche la diluizione dei pochi ricercatori CNR in troppi Settori avra'
i suoi riflessi sgradevoli sui prossimi concorsi:
- le liste di esperti di livello adeguato per le commissioni saranno
sguarnite se non addirittura vuote di ricercatori CNR;
- e' possibile che il bando di un concorso in un certo Settore per un
certo istituto riguardi soltanto un ricercatore o soltanto qualche
esterno, per cui la scelta del Settore prefigurerebbe il vincitore,
interno o anche esterno.
Ed i ricercatori, ai quali verra' richiesto di fare la propria scelta entro
il 15/7, non avranno tempo e modi per capire quale sara' la consistenza dei
diversi settori.

C'e' soltanto da augurarsi che queste distorsioni, questi effetti
sgradevoli per chi oggi ricerca nel CNR non siano stati previsti e
programmati da questo CD proprio per favorire altri.  In questo caso,
coloro per i quali e' stata invece prevista questa consistente
tornata di concorsi sarebbero stati pesantemente strumentalizzati.

Patrizia Ciarlini
Responsabile per il CNR