sui Settori S-D e Tecnologici al CNR :
Un'occasione mancata per il rilancio e la qualificazione del CNR!
Soltanto in data 14 giugno e soltanto ai direttori, il Presidente CNR ha comunicato che il CD ha gia' deliberato, l'11 maggio, tre Settori Tecnologici del CNR (pochi, ben poco tecnologici, troppo generici) e 371 Settori Scientifico-Disciplinari come i 371 Settori attualmente vigenti per le Universita'(cfr. il CNR aveva individuato 55 settori scientifici al tempo del concorso di idoneita'). L'individuazione di altri Settori Scientifico-Disciplinari, che invece siano adeguati alle esigenze e soprattutto alle competenze specifiche del CNR, e' stata prima prevista entro il 30 giugno e poi disinvoltamente, semplicemente, rinviata, senza alcuna previsione di data. Ancora una volta vengono frustrate le giuste e legittime aspettative della comunita' dei ricercatori, dei tecnologi e di tutti coloro che si aspettano un riconoscimento professionale della loro attivita' di ricerca svolta al CNR nelle piu' diverse forme. La scelta "politica" di affidare il governo del CNR ad un Consiglio Direttivo, che non e' neanche in parte espressione diretta della comunita' scientifica interna, da' i suoi amari frutti: almeno per questi duemila concorsi e per il piano triennale, questo CD non ha saputo o voluto, e comunque ha rinunciato a svolgere il suo ruolo di caratterizzare scientificamente il CNR definendo adeguatamente i settori in cui reclutare, inquadrare e promuovere i suoi ricercatori e i suoi tecnologi. Il CNR ha cosi' vanificato la grande occasione, fortemente voluta anche dall'ANPRI, creata con il Decreto lgs 19/99, di dare chiarezza e trasparenza alla sua politica del personale, che dovrebbe essere il presupposto di ogni politica della ricerca. Il CD ha ignorato tutte le indicazioni fornite dai ricercatori (compresi i precari istituzionali) gia' un anno fa, non ha voluto o saputo deliberare una procedura che attivasse il DAS per elaborare quelle prime informazioni e attivare processi interattivi di convergenza e coinvolgimento dei ricercatori, dei tecnologi e dei Consigli Scientifici del transitorio, non ha deciso di avvalersi della consulenza dell'unico organo scientifico del CNR: il Comitato di Consulenza Scientifica. L'ANPRI-EPR, che da sempre sostiene l'opportunita' e la rilevanza dell'equiparazione dei ricercatori alla docenza universitaria, ha pero' ricordato piu' volte il ruolo strategico per il CNR di un'adeguata definizione dei Settori SD e T per l'avvio del piano dei concorsi nel transitorio, il piano triennale (che condizionera' la vita dell'Ente fino al 2003 e oltre), l'inquadramento dei ricercatori e dei tecnologi, la formazione delle liste degli esperti per le commissioni di concorso e per i nuovi Consigli Scientifici. L'occasione mancata e l'abdicazione del CD avrano riflessi sgradevoli gia' dai prossimi concorsi, che secondo il decreto 19 dovrebbero essere dedicati "all'assunzione di personale di ricerca secondo le esigenze determinate dalle attivita' programmate negli anni 1999-2000", cioe' a chi gia' oggi lavora su quei programmi. Diversi ricercatori (o aspiranti tali) che gia' oggi operano in Settori specifici dei programmi CNR non troveranno alcun Settore in cui sono centrali e dovranno quindi concorrere in Settori (specifici degli insegnamenti universitari) in cui invece da tempo gli universitari sono ben centrati. Anche la diluizione dei pochi ricercatori CNR in troppi Settori avra' i suoi riflessi sgradevoli sui prossimi concorsi: - le liste di esperti di livello adeguato per le commissioni saranno sguarnite se non addirittura vuote di ricercatori CNR; - e' possibile che il bando di un concorso in un certo Settore per un certo istituto riguardi soltanto un ricercatore o soltanto qualche esterno, per cui la scelta del Settore prefigurerebbe il vincitore, interno o anche esterno. Ed i ricercatori, ai quali verra' richiesto di fare la propria scelta entro il 15/7, non avranno tempo e modi per capire quale sara' la consistenza dei diversi settori. C'e' soltanto da augurarsi che queste distorsioni, questi effetti sgradevoli per chi oggi ricerca nel CNR non siano stati previsti e programmati da questo CD proprio per favorire altri. In questo caso, coloro per i quali e' stata invece prevista questa consistente tornata di concorsi sarebbero stati pesantemente strumentalizzati. Patrizia Ciarlini Responsabile per il CNR