ANPRI-EPR Associazione Nazionale Professionale Ricercatori Enti Pubblici di Ricerca
All'inizio di agosto, la Gazzetta Ufficiale ha pubblicato i bandi dei concorsi della cosiddetta prima tranche "Tutta Italia" dei posti che il CNR e' autorizzato a bandire nel transitorio 1999-2000. Cio' avviene mentre si sta discutendo la seconda tranche "Tutta Italia" e la terza tranche "Sud". L'ANPRI-EPR ribadisce il proprio rammarico nel constatare che nella prima tranche di concorsi "Tutta Italia" non e' stata offerta una possibilita' di soluzione a tutte le situazioni di precariato certificate dal CNR, che devono quindi essere ora necessariamente sanate con la seconda tranche di concorsi. L'ANPRI-EPR auspica inoltre che la seconda tranche "Tutta Italia" e la terza tranche "Sud" vengano utilizzate per bandire un cospicuo numero di posti per gli avanzamenti di carriera, che in nessun altro Ente di ricerca sono stati tanto esigui come nel CNR. La riforma in atto, che punta sulla autonomia degli Istituti, richiede la costituzione di una classe dirigente interna ampia alla quale affidare le responsabilita' previste dai nuovi ordinamenti. Questa classe dirigente e' di fatto presente nell'Ente, ma opera in condizioni di "sottoinquadramento" e, conseguentemente, senza la necessaria garanzia di adeguata considerazione ai fini dell'attribuzione di tali responsabilita'. In assenza del giusto riconoscimento della professionalita' e capacita' di gestione raggiunte da ricercatori e primi ricercatori, condannati a rimanere nei rispettivi livelli per le piu' volte denunciate carenze di concorsi destinati agli avanzamenti di carriera, e' facile immaginare che la sbandierata autonomia del CNR e delle sue strutture scientifiche si tradurrebbe inevitabilmente in "governo degli altri". Ci auguriamo che non sia proprio questa la motivazione della colpevole carenza di concorsi per gli avanzamenti di carriera: la scelta politica di consegnare il CNR ad una dirigenza esterna. Quanto ai giovani, l'ANPRI-EPR non puo' che essere d'accordo sulla necessita' di un loro inserimento nei ruoli: questo tuttavia deve avvenire senza improvvisazioni o improbabili "ricorsi al mercato", richiedendo di norma un processo preliminare di formazione alla realta' specifica del CNR che potrebbe realizzarsi con i contratti triennali per attivita' scientifica e tecnologica (art. 14 del regolamento delle assunzioni); possibilita' che non risulta sia stata finora presa in seria considerazione. Ci auguriamo che la pausa estiva abbia dato a tutti l'occasione per riflettere con responsabilita' sulle scelte che si stanno compiendo in questo anno, ultimo del transitorio, e che inevitabilmente determineranno il futuro del CNR e della comunita' scientifica che vi opera, e che ha conseguito risultati di rilievo nonostante i riconoscimenti alquanto inadeguati e le difficolta' spesso causate dall'Ente stesso. Segretario Nazionale ANPRI-EPR Responsabile per il CNR Patrizia Ciarlini