COMUNICATO SU:
CONCORSI AL SUD E TRATTATIVA CNR-OOSS DEL 26-7-1999

Il CNR ha convocato le OOSS per discutere lunedì 26 sulla formazione, argomento su cui l'ANPRI ha già presentato un suo documento. Nella delegazione CNR erano assenti il Presidente e il Direttore Generale, rappresentati dai loro delegati dott.sa Capocecera e dott. Altieri.

L'UNIRI-ANPRI, con altre OOSS, ha richiesto la consegna ufficiale da parte del CNR delle delibere sui concorsi e in particolare sulla ripartizione dei 391 posti sul programma CNR/MISM, su cui già circolavano notizie ufficiose.
La delegazione CNR ha obiettato la propria inadeguatezza e incompetenza. L'ANPRI e altre OOSS hanno dovuto porre la loro richiesta come pregiudiziale al proseguimento dell'incontro e soltanto così hanno ottenuto le delibere in questione.

IL CNR ha esibito tre delibere, mai pervenute alle OOSS.

Nella prima, del 20-5-99, il CD ha deliberato di bandire, nel 1999, 500 posti per ricercatori e tecnologi e altrettanti nel 2000.

Nella seconda, il 2-6, il CD è tornato sull'argomento definendo meglio i criteri di assegnazione dei concorsi. Il CD ha deliberato di ricostituire le "risorse scientifiche" della rete scientifica, bandendo i posti localmente e per settori disciplinari rispondenti al potenziamento delle strutture stesse con il criterio di eccellenza degli istituti. La delibera parrebbe sottintendere trattarsi di ricercatori di fascia iniziale perchè pone il requisito del dottorato ricerca aut triennio ricerca post laurea (per il transitorio questo requisito è stato poi negato dal Presidente il 22-6).
In realtà il CD nella stessa delibera si è riservato di definire profili e livelli "in base alle più rilevanti esigenze".

All' ANPRI risulta anche che la richiesta di autorizzazione al MURST è stata inviata dal CNR soltanto il 20-7.

Il 23-7 il CD delibera poi di bandire altri 391+500 posti per il Sud nei 2 anni. La ripartizione già prevista nell'intesa CNR-MURST viene riprogrammata in base a criteri diversi per le due tranches. Per i 391 posti del 1999 il criterio dichiarato è quello di concentrare i posti in pochi organi dove, in base ai consuntivi e alle valutazioni dei comitati, sia ritenuto rilevante raggiungere una massa critica, considerando anche le situazioni di precariato. Si sottintenderebbe ancora che i posti siano tutti per ricercatori di fascia iniziale, perchè si ripropone il requisito dei tre anni.
Per i 500 posti del 2000 si dichiara che invece la ripartizione sarà anche relativa al riordino.

Il 23-7 il CD, oltre ai criteri detti, ha anche deliberato la ripartizione dei primi 391 posti per ciascuno dei 102 organi del Sud, senza definirne il profilo e il livello.
Manca però qualsiasi motivazione del perchè e come da quei criteri si arrivi a quella ripartizione.

La ripartizione rispetta certamente l'obiettivo della concentrazione, perchè a ben 31 organi (24 istituti e 7 centri) non assegna alcun posto mentre ad altri 10 ne assegna complessivamente 98.

Ad una prima analisi la ripartizione non appare legata alla consistenza dei precari negli organi. Non è possibile verificare la congruenza o meno del criterio di qualità perchè questa non è quantificata nè altrimenti espressa nella delibera nè nella tabella di ripartizione.

A fronte di queste delibere tutti i sindacati, che già avevano chiesto un incontro per discutere sui criteri e le modalità di ripartizione prima che queste venissero definitivamente deliberate, hanno denunciato la scorrettezza del CNR e hanno formalmente richiesto un incontro urgente (entro dieci giorni) a norma del decreto 19 (riordino del CNR).

La delegazione CNR ha dichiarato di non essere in grado di dare alcuna risposta alle richieste e di poter soltanto trasmettere al Presidente e al Direttore Generale.

L'ANPRI, con tutti gli altri sindacati, ha quindi dichiarato che con una tale delegazione non è possibile trattare alcunchè ed ha interrotto la trattativa.

A tutt'oggi non è pervenuta alcuna risposta dal CNR.

La delegazione UNIRI-ANPRI