COMUNICATO 27.9.1999
INCONTRO TRA IL PRESIDENTE DEL CNR E LE OO.SS
SUI NUOVI REGOLAMENTI DELL'ENTE
L'incontro, richiesto dall'UNIRI e da altre Organizzazioni Sindacali, si è
tenuto il 24 settembre. All'incontro, oltre al Presidente Prof. Bianco,
erano presenti per il CNR il Direttore Generale Dr. Marini e il Prof.
Capogrossi, membro del Consiglio Direttivo. Nel corso dell'incontro
l'UNIRI ha illustrato i principi ispiratori dei propri emendamenti (v.
allegato) agli schemi approvati preliminarmente il 22 luglio dal Consiglio
Direttivo. Gli schemi approvati prefigurano un CNR governato in maniera
verticistica da persone principalmente scelte all'esterno dell'ente, dove
alla comunità scientifica interna è assegnato un ruolo del tutto
subalterno non solo nei momenti di gestione ma anche di programmazione
della ricerca. In tale quadro sarebbe negata nei fatti la libertà di
ricerca e l'autonomia professionale dei ricercatori che i regolamenti
affermano di voler tutelare.
Gli emendamenti UNIRI fatti pervenire al CNR il 10 settembre u.s.,
disponibili sul sito http://www.agora.stm.it/ANPRI, sono volti a modificare
tale impostazione, recuperando all'interno dei regolamenti una visione del
CNR incentrata sulla comunità scientifica interna all'ente e sul suo
ruolo.
In sintonia con le richieste UNIRI sono state le altre richieste di
modifica illustrate nel corso dell'incontro.
In considerazione del fatto che tali modifiche riguardano elementi base
degli schemi approvati dal CD a luglio, l'UNIRI con tutte le altre
organizzazioni ha richiesto di esaminare le modifiche che il CD vorrà
apportare ai testi, prima della definitiva e compiuta approvazione prevista
per il 7 ottobre. Il Presidente Bianco ha dato disponibilità a convocare
una riunione antecedente (di almeno 48 ore) la seduta del 7 ottobre, così
come richiesto dalle OOSS.
La delegazione UNIRI
ALLEGATO
I principi che hanno guidato la formulazione degli emendamenti richiesti
dall'UNIRI sono stati in particolare i seguenti:
- Regolamento degli Istituti
Gli Istituti devono essere condotti in modo da realizzare la piena
partecipazione dei ricercatori interni alla programmazione e alla
attuazione della ricerca. Il regolamento deve quindi essere basato sui
seguenti principi:
- scelta del direttore anche sulla base del parere espresso dai
ricercatori dell'Istituto
- incompatibilità con altre attività per i direttori non CNR
- nomina dei responsabili delle Sezioni e dei Laboratori su designazione
dei ricercatori di tali strutture
- assegnazione al Comitato di Istituto di più precise funzioni
scientifiche di programmazione della ricerca, in particolare della
funzione primaria di formulare il piano triennale e i suoi aggiornamenti
annuali sulla base delle proposte delle unità di ricerca
- composizione del Comitato di Istituto con una rappresentanza di
ricercatori interni eletti in rappresentanza delle varie aree
scientifiche dell'Istituto, prevedendo la consulenza di esperti esterni
nel momento della formulazione dei documenti di programmazione annuale e
triennale
- valutazione fatta da una Commissione di valutazione (e non Consiglio
Scientifico), articolazione del Comitato di valutazione del CNR; la
Commissione opera per un tempo definito (un piano triennale) per più
Istituti affini
- identificazione delle unità di ricerca come struttura base
dell'attività di ricerca, con titolarità dei fondi di ricerca
ottenuti con contratti attivi
- previsione di pari diritti e doveri con i ricercatori CNR solo per i
ricercatori esterni (per i quali si propone la denominazione di
ricercatori aggregati) che siano in aspettativa presso l'ente di
appartenenza e che partecipino a specifici progetti dell'Istituto per
periodi di almeno tre anni, su approvazione del Comitato di Istituto
- mantenimento delle funzioni in materia di stipendi, previdenza,
assistenza legale in sede centrale per non appesantire di incombenze gli
Istituti
- revisione delle aree di ricerca come proposto dagli schemi, ma con
indicazione della destinazione del personale attualmente in servizio
presse le aree stesse
- indicazioni di massima per la ristrutturazione della rete scientifica,
per assicurare trasparenza al processo ed evitare "fatti compiuti"; a
tale propostito, si chiede di sopprimere la previsione dell'avvio
sperimentale di nuovi Istituti diretti da un Commissario straordinario;
è anche necessario salvaguardare tutti i settori di attività del CNR
- Procedure di assunzione dei ricercatori e tecnologi
La programmazione della ricerca si fa anche attraverso la scelta dei
giovani da inserire al primo livello e la scelta dei ricercatori maturi da
premiare con un avanzamento di carriera. I regolamenti vanno modifiicati
secondo i seguenti principi:
- composizione delle composizioni di concorso ai tre livelli di
ricercatore che assicuri la massima presenza compatibile con i vincoli di
legge (ad esempio due su cinque) di ricercatori CNR;
- analoga regolamentazione dei concorsi ai tre livelli di tecnologo
- salvaguardia dei contratti a termine in essere e garanzie per una
transizione "morbida" verso le nuove procedure a regime di assunzione a
tempo determinato
- Piano triennale, Comitato di consulenza scientifica, promozione della
ricerca
Le modifiche richieste sono ispirate ai seguenti principi:
- valorizzazione del Comitato di consulenza scientifica prevedendo il suo
parere obbligatorio i tutte le scelte di carattere scientifico
- previsione di commissione scientifiche con funzioni di raccordo tra gli
Istituti e gli organi dell'Ente ai fini della programmazione
- maggior coordinamento delle attività di promozione con le attività
degli Istituti, in particolare per quanto riguarda il finanziamento di
progetti di giovani ricercatori
- limitazione dell'attività di agenzia agli ambiti previsti dalla legge,
cioè la promozione di attività scientifiche di rilevante interesse per
il sistema nazionale