Comunicato CNR 28.12.99
sui Concorsi per gli organi del Sud

Il Presidente del CNR ha fatto pervenire ad UNIRI in data 23-12 i bandi previsti per gli organi del Sud, con l'indicazione che gli stessi bandi saranno in rete prima della fine del mese.

I concorsi sono stati così ripartiti:

  288             ricercatori  fascia iniziale
  27              primo ricercatore
  25              tecnologi fascia iniziale
  3               primo tecnologo
  40              collaboratore amministrativo VII
  70              collaboratore tecnico VI
  11              funzionario amministrativo V

La partecipazione è consentita solo ad un concorso nell'ambito dello stesso organo. Non è consentita la partecipazione a personale CNR a tempo indeterminato inquadrato nel medesimo profilo e nel medesimo ovvero superiore livello stabilito per la copertura dei posti.

In ognuno di questi 7 bandi è riportata in allegato l'elenco dei posti messi a concorso presso ciascun organo; ogni concorso, per uno o più posti, riporta un codice di settore, nella maggior parte dei casi il nome di un settore ampio, e in tutti la richiesta di esperienza di ricerca in campi più ristretti ed il titolo di studio. A proposito di quest'ultimo requisito si rileva che nell'articolato dei vari bandi è considerato requisito possibile un titolo di studio conseguito all'estero "equipollente" mentre in tutti le richieste specifiche degli allegati ciò è esplicitamente non ammesso.

Nel bando per ricercatore sono stati attribuiti 15 punti per le 5 pubblicazioni che il candidato intende presentare come più significative e 15 punti per il curriculum, ove costituiscono titolo da valutare il dottorato di ricerca, l'attività di almeno un triennio in settori inerenti alle competenze specificate in un allegato, svolta presso Università o enti di ricerca pubblici privati, italiani o stranieri, l'elenco delle pubblicazioni non comprese tra le 5. Le prove scritta e orale saranno valutate al massimo 30 punti ciascuna.

Si rileva che la suddivisione dei punti per i titoli recepisce quanto richiesto dall'UNIRI, in quanto il dottorato non viene più considerato titolo da valutare a parte con 5 punti. Non viene riservato un particolare punteggio nella prova orale alle attività di ricerca svolte, come invece era stato richiesto.

Per quanto riguarda il bando di primo ricercatore si hanno 50 punti per i titoli: 5 pubblicazioni per totali 30 punti, 20 punti per il curriculum, ove costituiscono titolo da valutare l'attività di almeno un triennio in settori inerenti alle competenze specificate nell'allegato, acquisita presso Università o enti di ricerca pubblici privati, italiani o stranieri, l'elenco delle pubblicazioni non comprese tra le 5. Altri 50 punti sono destinati alla valutazione del colloquio.

L'UNIRI vuole qui stigmatizzare l'esiguità del numero dei posti messi a concorso per primo ricercatore e primo tecnologo. Pur avendo infatti bandito 343 posti per i profili di ricercatore e tecnologo ed essendo il numero di ricercatori e tecnologi a contratto con più di tre anni di anzianità ben inferiore al numero di posti banditi, come riportato nei vari confronti tra le OOSS e l'Ente, il CD ha deciso di assegnare una cospicua parte dei posti, che di fatto non erano necessari a risolvere i problemi del personale a contratto o sottoinquadrato, a giovani non necessariamente formatisi nel CNR.

Il CD ha anche deciso di bandire 121 posti di personale tecnico e amministrativo, di cui 12 posti nei centri.

Come mai il CD non ha dato un chiaro e consistente avvio anche alla soluzione del problema del riconoscimento delle competenze mature presenti nell'Ente ma sono stati considerati solo alcuni casi, pur avendo ampia disponibilità nei numeri? Forse perchè ha potuto ignorare le posizioni dell'UNIRI che sola tra le organizzazioni sindacali aveva posto sul tavolo delle trattative come prioritari sia il problema del personale a contratto che il problema delle competenze maturate da ricercatori e tecnologi a tempo indeterminato?

Va inoltre segnalato che analizzando i settori e le esperienze richieste si constata che alcuni sono di ampiezza non omogenea con la maggior parte degli altri quanto a numero di potenziali candidati interessati. Poichè l'UNIRI ha sempre sostenuto che non tanto i numeri dei posti a concorso quanto la corretta individuazione delle aree concorsuali avrebbe potuto efficacemente risolvere il problema del precariato, si richiede ai colleghi a tempo determinato degli organi del sud di segnalare all'UNIRI le incongruenze secondo quanto da loro conosciuto.

Infine si deve purtroppo constatare che il nodo dei 500 posti '99 alla rete non è stato risolto. Infatti nell'ultimo incontro di UNIRI del 21 dicembre sui regolamenti, il Presidente ha riferito che dal MURST e dal Ministero del Tesoro non era stato ancora dato il consenso per il piano concorsi alla rete, e che il Comitato Direttivo non aveva ancora deliberato la ripartizione dei posti nei vari organi. E' con vero rammarico quindi che l'UNIRI deve purtroppo constatare che un anno, all'inizio del quale il decreto di riordino del CNR aveva dato all'ente la possibilità di riavviare una corposa politica concorsuale volta alla valorizzazione del personale CNR, si chiude, ancora una volta, con molte promesse e pochi fatti.

Patrizia Ciarlini
Responsabile CNR