UNIRI (ANPRI-EPR, CIDA-Ricerca) Data 13 luglio 2000 Prot : 334 Al Presidente del CNR Al Direttore Generale Al Consiglio Direttivo Al Comitato di Consulenza Scientifica E p.c Al Dirigente Responsabile del DAS Oggetto: Rilievi sulle modalita' di predisposizione del Piano triennale; richiesta di incontro sul relativo piano di fabbisogno del personale La predisposizione del piano triennale rappresenta per il CNR il momento fondamentale della programmazione delle sue attivita' scientifiche. A questo proposito rileviamo in particolare due problemi: 1. Bando di appalto della "definizione e gestione" del Piano triennale. Abbiamo ricevuto in data 11/7 una "non risposta" del Dr. Lapiccirella alla nostra richiesta urgente di chiarimenti sull'appalto del piano triennale, inviata da questa Associazione il 16.6 su invito del Presidente del CNR. Consideriamo inutile chiedere ulteriori chiarimenti su un fatto che invece e' chiaro nella sostanza: il Dirigente Responsabile del Dipartimento Attivita' Scientifiche del CNR ha utilizzato la sua autonomia decisionale per bandire un appalto che invadeva pesantemente il sistema decisionale scientifico del CNR. La prova che non si e' trattato, come si vuol far credere, di un errore materiale, ma di un atto deliberato, la si puo' trovare negli articoli del bando in cui si pretende che la ditta esecutiva non possa avere alcun contatto con il CNR se non tramite il Dr. Lapiccirella stesso. A questo proposito basta rivedere gli art 3 (REFERENTE DELL'ENTE), 4 (INTERAZIONE CON L'ENTE) e nel 9 (NORME GENERALI): "Si ribadiscono e si richiama l'attenzione sui seguenti punti: Unico riferimento per l'Appaltatore e' il Dirigente Responsabile del Dipartimento Attivita` Scientifiche o il Referente da questi designato". Anche nell'art 12 (ONERI ED OBBLIGHI DELL'APPALTATORE) viene affermato il potere sovrano del dirigente in questione. Con queste norme, il Consiglio Direttivo e il Presidente del CNR non avrebbero potuto dare alcuna direttiva alla ditta che avrebbe dovuto predisporre le linee guida del piano triennale di loro competenza. Il fatto che il bando in questione sia stato giustamente ritirato non risolve il problema dell'affidabilita' di un dirigente, del quale peraltro non si possono dimenticare le modalita' di nomina, responsabile di un Dipartimento che dovrebbe essere di vitale supporto alla politica e gestione scientifica del CNR da parte del Consiglio Direttivo e del Presidente, problema del quale gli Organi direttivi del CNR devono farsi carico. 2. Bozza del Piano Triennale. Circolano da tempo diverse bozze del Piano, trasmesse anche dal DAS al CCS, prive di riferimenti temporali e anonime. Tale procedura informale non rispetta la divisione di ruoli tra quanto di competenza degli organi direttivi, degli organi scientifici e degli uffici di supporto ed amministrativi. L'UNIRI (ANPRI-EPR, CIDA-Ricerca) sollecita pertanto il Presidente, il Consiglio Direttivo ed il Comitato di Consulenza Scientifica ad assumersi le proprie responsabilita' e competenze in virtu' del decreto di riordino. Si rileva inoltre che i regolamenti prevedono espressamente (art 8, c. 1, lettera b del regolamento su organi di governo e piano triennale) il coinvolgimento diretto e propositivo della comunita' scientifica interna, oltre che dei responsabili delle strutture di ricerca. Pertanto l'UNIRI chiede che, in applicazione di tale norma, il CD definisca le modalita' del coinvolgimento previsto, istituendo da subito le conferenze periodiche per aree scientifiche e per tematiche particolari di cui al n. 1 della citata lettera b). In relazione al piano di fabbisogno del personale che e' il "cuore" del Piano triennale, l'UNIRI chiede formalmente un incontro per discutere i criteri di definizione del piano medesimo, anche in relazione alla sua articolazione in Settori Scientifici Disciplinari e Settori Tecnologici prevista dal Decreto 19/99. Distinti saluti, Il Segretario Generale ANPRI-EPR e Presidente UNIRI (ANPRI-EPR, CIDA-Ricerca) Dott. Bruno Betro`