UNIRI (ANPRI-EPR, CIDA-Ricerca) UNIONE SINDACALE PER LA RICERCA - FEDERDIRIGENTI FUNZIONE PUBBLICA ANPRI-EPR Associazione Nazionale Professionale Ricercatori Enti Pubblici di Ricerca CIDA-Ricerca Sindacato Nazionale Dirigenti Enti Ricerca _____________________________________________________________
SULLO STALLO NELLE TRATTATIVE PER IL NUOVO CONTRATTO DELLA RICERCA
Nonostante l'impegno preso dall'ARAN lo scorso giugno di stringere i tempi, la trattativa per il rinnovo del CCNL del Comparto degli EPR si trova in una inaccettabile fase di stallo. Come previsto, risulta estremamente difficile per l'ARAN, il Comitato di settore e CGIL-CISL-UIL gestire l'unificazione del contratto dei Ricercatori e Tecnologi con quello dei livelli IV-X (che comporta il declassamento della categoria dei Ricercatori e Tecnologi da un contratto di area dirigenziale ad uno di area sub-dirigenziale), unificazione da loro voluta ed attuata, in spregio delle norme e della logica. L'idea di CGIL-CISL-UIL di poter ottenere di piu' trattando un unico contratto e su un tavolo separato, lontano da occhi ed orecchie indiscrete, si sta cosi' rivelando un'illusione. Non conosciamo le specifiche questioni su cui si e' arenata la trattativa (ne' CGIL-CISL-UIL le hanno ancora esplicitate) ma sappiamo che non sono certo le richieste dei Ricercatori e Tecnologi (delle quali non si e' ancora trovato il tempo di parlare!) a bloccare la situazione. La verita' e' che la "restaurazione" del contratto unico non e' sufficiente ad "aprire spazi" ai livelli IV-X come ingenuamente (?) molti hanno creduto. Appare in ogni caso manifesta l'incapacita' dell'ARAN di gestire la "distinta disciplina", che nel contratto unico deve comunque essere prevista per salvaguardare la specificita' di Ricercatori e Tecnologi; la quale non si vede come possa concretizzarsi se non destinando ai Ricercatori e Tecnologi un'autonoma sezione del contratto, come del resto e' gia' stato fatto per i professionisti e i medici degli enti pubblici non economici. Tale incapacita' e' una conferma dell'errore di fondo di aver voluto ricomprendere nella stessa area di contrattazione categorie professionali profondamente diverse e provenienti da due contratti molto dissimili. L'UNIRI, che non rinuncia a rivendicare il diritto dei Ricercatori e Tecnologi di sedere al tavolo di trattativa in area dirigenziale, e' l'unica forza sindacale che sostiene nelle attuali trattative una normativa specifica per i Ricercatori e Tecnologi ed e' l'unica che ha chiesto all'ARAN di pronunciarsi chiaramente sulle risorse economiche da destinare alle nuove retribuzioni delle due categorie. Solo quest'impostazione consentira' almeno di non perdere nel contratto unico le peculiarita' che il precedente CCNL di area dirigenziale aveva riconosciuto ai Ricercatori e Tecnologi. Fermo restando, comunque, che solo il ritorno ad un contratto di livello dirigenziale potra' permettere di realizzare, in un quadro di riferimento fondato sull'autonomia e la responsabilita', la piena valorizzazione professionale di Ricercatori e Tecnologi. Ci sono, quindi, tutte le ragioni per protestare contro lo stallo della trattativa e l'incapacita' dell'ARAN di presentare una proposta completa e articolata, per la quale ha tutti gli strumenti e gli elementi a disposizione. L'UNIRI pertanto, perdurando lo stallo della trattativa, avviera' opportune iniziative di mobilitazione di Ricercatori e Tecnologi. Non ci sono affatto, invece, le condizioni per partecipare ad uno sciopero indetto da chi ha scelto una linea punitiva nei confronti di Ricercatori e Tecnologi, ed ora si ritrova con una impostazione della trattativa sbagliata e perdente per tutto il personale. Il Presidente UNIRI