UNIRI (ANPRI-EPR, CIDA-Ricerca)
UNIONE SINDACALE PER LA RICERCA - FEDERDIRIGENTI FUNZIONE PUBBLICA

ANPRI-EPR
Associazione Nazionale Professionale Ricercatori Enti Pubblici di Ricerca

CIDA-Ricerca
Sindacato Nazionale Dirigenti Enti Ricerca
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COMUNICATO 5 ottobre 2000

SULLO STALLO NELLE TRATTATIVE PER IL NUOVO CONTRATTO DELLA RICERCA


Nonostante l'impegno preso dall'ARAN lo scorso giugno di stringere i
tempi, la trattativa per il rinnovo del CCNL del Comparto degli EPR si
trova in una inaccettabile fase di stallo.

Come previsto, risulta estremamente difficile per l'ARAN, il Comitato
di settore e CGIL-CISL-UIL gestire l'unificazione del contratto dei
Ricercatori e Tecnologi con quello dei livelli IV-X (che comporta il
declassamento della categoria dei Ricercatori e Tecnologi da un
contratto di area dirigenziale ad uno di area sub-dirigenziale),
unificazione da loro voluta ed attuata, in spregio delle norme e della
logica.

L'idea di CGIL-CISL-UIL di poter ottenere di piu' trattando un unico
contratto e su un tavolo separato, lontano da occhi ed orecchie
indiscrete, si sta cosi' rivelando un'illusione.  Non conosciamo le
specifiche questioni su cui si e' arenata la trattativa (ne'
CGIL-CISL-UIL le hanno ancora esplicitate) ma sappiamo che non sono
certo le richieste dei Ricercatori e Tecnologi (delle quali non si e'
ancora trovato il tempo di parlare!) a bloccare la situazione.  La
verita' e' che la "restaurazione" del contratto unico non e' sufficiente
ad "aprire spazi" ai livelli IV-X come ingenuamente (?) molti hanno
creduto.

Appare in ogni caso manifesta l'incapacita' dell'ARAN di gestire la
"distinta disciplina", che nel contratto unico deve comunque essere
prevista per salvaguardare la specificita' di Ricercatori e Tecnologi;
la quale non si vede come possa concretizzarsi se non destinando ai
Ricercatori e Tecnologi un'autonoma sezione del contratto, come del
resto e' gia' stato fatto per i professionisti e i medici degli enti
pubblici non economici.  Tale incapacita' e' una conferma dell'errore
di fondo di aver voluto ricomprendere nella stessa area di
contrattazione categorie professionali profondamente diverse e
provenienti da due contratti molto dissimili.

L'UNIRI, che non rinuncia a rivendicare il diritto dei Ricercatori e
Tecnologi di sedere al tavolo di trattativa in area dirigenziale, e'
l'unica forza sindacale che sostiene nelle attuali trattative una
normativa specifica per i Ricercatori e Tecnologi ed e' l'unica che ha
chiesto all'ARAN di pronunciarsi chiaramente sulle risorse economiche
da destinare alle nuove retribuzioni delle due categorie.  Solo
quest'impostazione consentira' almeno di non perdere nel contratto
unico le peculiarita' che il precedente CCNL di area dirigenziale aveva
riconosciuto ai Ricercatori e Tecnologi. Fermo restando, comunque,
che solo il ritorno ad un contratto di livello dirigenziale potra'
permettere di realizzare, in un quadro di riferimento fondato
sull'autonomia e la responsabilita', la piena valorizzazione
professionale di Ricercatori e Tecnologi.

Ci sono, quindi, tutte le ragioni per protestare contro lo stallo
della trattativa e l'incapacita' dell'ARAN di presentare una proposta
completa e articolata, per la quale ha tutti gli strumenti e gli
elementi a disposizione. L'UNIRI pertanto, perdurando lo stallo della
trattativa, avviera' opportune iniziative di mobilitazione di
Ricercatori e Tecnologi.

Non ci sono affatto, invece, le condizioni per partecipare ad uno
sciopero indetto da chi ha scelto una linea punitiva nei confronti di
Ricercatori e Tecnologi, ed ora si ritrova con una impostazione
della trattativa sbagliata e perdente per tutto il personale.



Il Presidente UNIRI