UNIRI (ANPRI-EPR, CIDA-Ricerca)
UNIONE SINDACALE PER LA RICERCA - FEDERDIRIGENTI FUNZIONE PUBBLICA

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COMUNICATO 24 ottobre 2000

SULLO STATO DELLE TRATTATIVE PER IL NUOVO CCNL DEL COMPARTO RICERCA

Malgrado siano gia' previsti due incontri con l'ARAN, per il 26
ottobre e per il 30 ottobre, lo stato della trattativa per il rinnovo
del contratto di lavoro del comparto ricerca continua ad essere
piuttosto preoccupante.

Come gia' detto nel precedente comunicato del 17.10, l'atteggiamento
dell'ARAN e del Comitato di settore (che non si e' neppure presentato
all'ultimo incontro) e' stato finora a dir poco sconcertante.  A un anno
dall'inizio delle trattative, come se si dovesse ripartire da zero,
l'ARAN ha presentato una scarna e vaga "ipotesi di lavoro", che in
particolare ignora la peculiarita' di ricercatori e tecnologi e non
contiene alcuna indicazione relativa alle nuove retribuzioni.  ARAN e
Comitato di Settore si muovono quindi facendo finta di ignorare
l'esistenza di un "problema ricercatori/tecnologi" in questo contratto
(sia per cio' che riguarda la prevista "distinta disciplina" sia per
l'ingiustificata forte sperequazione delle attuali
retribuzioni rispetto a quelle corrispondenti universitarie).

All'interno di questo scenario desolante, sono nel frattempo
sopraggiunte le dimissioni del Presidente del Comitato di Settore,
Zuliani (Presidente ISTAT), comunicate il 18 ottobre e motivate da
"offese" e "attacchi diretti delle organizzazioni sindacali" (alle
quali l'UNIRI e' del tutto estranea).  Auspicando che la "crisi" del
Comitato di Settore venga rapidamente risolta, temiamo tuttavia
l'allungamento dei tempi e ulteriori manovre dilatorie da parte
dell'ARAN.

Vedremo nei prossimi giorni, nei due incontri gia' previsti, se cosi'
davvero sara'.

Va comunque chiaramente affermato che il Governo, nel momento in cui
sta per varare un Programma Nazionale di Ricerca che ambisce a fare
compiere all'Italia un deciso passo in avanti in termini di sviluppo
scientifico e tecnologico, non puo' sfuggire alle proprie
responsabilita' nei confronti della trattativa in corso; e' necessario
un concreto segnale di volere davvero valorizzare e incentivare, anche
attraverso questo contratto, chi nel sistema ricerca italiano opera ed
in particolare i ricercatori e tecnologi che negli enti di ricerca
dello sviluppo scientifico e tecnologico portano maggiormente la
responsabilita'.

Nella direzione di sollecitare un tale segnale vanno pertanto
indirizzate le iniziative in corso nell'ambito dello stato di
agitazione indetto dall'UNIRI il 17 ottobre u.s., nei confronti delle
quali si sollecita il massimo impegno da parte di tutti i ricercatori
e tecnologi.


Il Presidente UNIRI
Bruno Betrņ