UNIRI (ANPRI-EPR, CIDA-Ricerca)
UNIONE SINDACALE PER LA RICERCA - FEDERDIRIGENTI FUNZIONE PUBBLICA

ANPRI-EPR
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CIDA-Ricerca
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COMUNICATO 26 marzo 2001

MANCANO I SOLDI PER IL CONTRATTO DELLA RICERCA, MA SALTANO FUORI 30 MILIARDI PER IL PERSONALE DELL'ISPESL

Come e' noto, nel corso della trattativa per il rinnovo del contratto del 
comparto e' stato piu' volte rihciesto dall'UNIRI di stanziare ulteriori 
risorse destinate alla perequazione delle retribuzioni di ricercatori e 
tecnologi degli enti di ricerca con quelle di ricercatori e docenti 
universitari.

L'articolo 92 della legge finanziaria 2001, con il beneplacito del Governo, 
ha previsto l'estensione al personale in servizio presso l'ISPESL e presso 
l'Istituto Superiore di Sanita', di alcuni benefici gia' previsti per il 
personale non appartenente al ruolo sanitario del Ministero della Sanita' 
dall'articolo 7 della legge 14 Ottobre 1999 n.  362, che consistono 
nell'erogazione al personale, previa contrattazione a livello di ente, 
di quote provenienti da economie di gestione e da entrate dovute a 
servizi a pagamento.

Nel caso dell'ISPESL, ente per il quale la relativa trattativa decentrata 
e' avvenuta nei giorni scorsi, tali benefici ammontano per il 2000 a 
circa 30 milardi, di cui 27 derivanti da economie di gestione, 
prevalentemente provenienti da capitoli di spesa destinati al personale 
e non utilizzati.  Si prevede un'erogazione a tutto il personale in 
servizio presso l'ente, con una forbice da 9 milioni a 34 milioni (per 
il Direttore dell'Istituto).  Per i profili dei ricercatori e tecnologi 
sono previste una tantum per l'anno 2000, i seguenti importi:

* III livello:  26 ML lordi circa 17.5 netti;

* II livello:  28 ML lordi circa 18.5 netti;

* I livello:  30 ML lordi circa 20 netti.

L'UNIRI, preso atto che per legge alla contrattazione decentrata sono 
affidati solo i criteri di ripartizione dell'importo complessivo dei 
benefici, mentre la determinazione dell'importo medesimo e' demandato 
alle deliberazioni dell'ISPESL, ha espresso in linea di massima parere 
favorevole alla proposta di ripartizione dell'Istituto, riservandosi 
comunque di firmare l'accordo solo dopo aver appurato la correttezza 
amministrativa del percorso che ha portato alla determinazione del fondo.

Ha dell'incredibile il fatto che le cifre in questione abbiano consistenza 
circa pari a quelle che il Governo ha finora negato per il rinnovo 
contrattuale del comparto ricerca e che l'UNIRI ha richiesto per 
risolvere il problema dello squilibrio delle attuali retribuzioni di 
ricercatori e tecnologi nei confronti di quelle di docenti e ricercatori 
universitari.

Si sono gia' dovute registrare incoerenze simili nei provvedimenti di 
riordino del sistema ricerca di questi ultimi anni: sotto la spinta di 
istanze varie, si sono adottati provvedimenti ad hoc, che non rientrano 
in un quadro complessivo coerente. 

E' ora necessario che, come recentemente chiesto dall'UNIRI al Governo 
tramite il sottosegretario Cuffaro, prima della sua scadenza questo 
Governo ritrovi un minimo di coerenza almeno per le retribuzioni del 
personale di ricerca, stanziando ulteriori risorse ad hoc per ricercatori 
e tecnologi di tutti gli enti, da destinare al riequilibrio dei loro 
stipendi con quelli universitari, conteggiando anche gli aumenti che 
questi ultimi avranno dal 1.1.2001.

Il Presidente UNIRI