UNIRI (ANPRI-EPR, CIDA-Ricerca) UNIONE SINDACALE PER LA RICERCA - FEDERDIRIGENTI FUNZIONE PUBBLICA ANPRI-EPR Associazione Nazionale Professionale Ricercatori Enti Pubblici di Ricerca CIDA-Ricerca Sindacato Nazionale Dirigenti Enti Ricerca _____________________________________________________________ http://www.anpri.it/
Come e' noto, nel corso della trattativa per il rinnovo del contratto del comparto e' stato piu' volte rihciesto dall'UNIRI di stanziare ulteriori risorse destinate alla perequazione delle retribuzioni di ricercatori e tecnologi degli enti di ricerca con quelle di ricercatori e docenti universitari. L'articolo 92 della legge finanziaria 2001, con il beneplacito del Governo, ha previsto l'estensione al personale in servizio presso l'ISPESL e presso l'Istituto Superiore di Sanita', di alcuni benefici gia' previsti per il personale non appartenente al ruolo sanitario del Ministero della Sanita' dall'articolo 7 della legge 14 Ottobre 1999 n. 362, che consistono nell'erogazione al personale, previa contrattazione a livello di ente, di quote provenienti da economie di gestione e da entrate dovute a servizi a pagamento. Nel caso dell'ISPESL, ente per il quale la relativa trattativa decentrata e' avvenuta nei giorni scorsi, tali benefici ammontano per il 2000 a circa 30 milardi, di cui 27 derivanti da economie di gestione, prevalentemente provenienti da capitoli di spesa destinati al personale e non utilizzati. Si prevede un'erogazione a tutto il personale in servizio presso l'ente, con una forbice da 9 milioni a 34 milioni (per il Direttore dell'Istituto). Per i profili dei ricercatori e tecnologi sono previste una tantum per l'anno 2000, i seguenti importi: * III livello: 26 ML lordi circa 17.5 netti; * II livello: 28 ML lordi circa 18.5 netti; * I livello: 30 ML lordi circa 20 netti. L'UNIRI, preso atto che per legge alla contrattazione decentrata sono affidati solo i criteri di ripartizione dell'importo complessivo dei benefici, mentre la determinazione dell'importo medesimo e' demandato alle deliberazioni dell'ISPESL, ha espresso in linea di massima parere favorevole alla proposta di ripartizione dell'Istituto, riservandosi comunque di firmare l'accordo solo dopo aver appurato la correttezza amministrativa del percorso che ha portato alla determinazione del fondo. Ha dell'incredibile il fatto che le cifre in questione abbiano consistenza circa pari a quelle che il Governo ha finora negato per il rinnovo contrattuale del comparto ricerca e che l'UNIRI ha richiesto per risolvere il problema dello squilibrio delle attuali retribuzioni di ricercatori e tecnologi nei confronti di quelle di docenti e ricercatori universitari. Si sono gia' dovute registrare incoerenze simili nei provvedimenti di riordino del sistema ricerca di questi ultimi anni: sotto la spinta di istanze varie, si sono adottati provvedimenti ad hoc, che non rientrano in un quadro complessivo coerente. E' ora necessario che, come recentemente chiesto dall'UNIRI al Governo tramite il sottosegretario Cuffaro, prima della sua scadenza questo Governo ritrovi un minimo di coerenza almeno per le retribuzioni del personale di ricerca, stanziando ulteriori risorse ad hoc per ricercatori e tecnologi di tutti gli enti, da destinare al riequilibrio dei loro stipendi con quelli universitari, conteggiando anche gli aumenti che questi ultimi avranno dal 1.1.2001. Il Presidente UNIRI