UNIRI (ANPRI-EPR, CIDA-Ricerca)
UNIONE SINDACALE PER LA RICERCA - FEDERDIRIGENTI FUNZIONE PUBBLICA

ANPRI-EPR
Associazione Nazionale Professionale Ricercatori Enti Pubblici di Ricerca

CIDA-Ricerca
Sindacato Nazionale Dirigenti Enti Ricerca
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COMUNICATO 10 maggio 2001

INCONTRO DI TRATTATIVA CON L'ARAN


Nell'incontro l'UNIRI ha preso atto dell'aggiuntivo atto di indirizzo
del Comitato di Settore, deliberato ieri, e ha sottoscritto il verbale in
allegato, al quale si rimanda per le informazioni sull'atto di indirizzo e
sulla prevedibile tempistica del
prosieguo della trattativa.

L'aumento di risorse, anche se ancora da avallare, e' sicuramente un
passo verso la conclusione della tornata contrattuale che pero' ben
difficilmente potra' risolvere le molteplici aspettative che si stanno
accumulando.

Particolarmente delicata, come gia' segnalato in precedenti
comunicati, si presenta poi la questione del superamento, per via
contrattuale, delle "anomale permanenze" nei livelli III e II, per
l'esigenza di conciliare le attese di molti ricercatori e tecnologi
che si trovano in tale condizione con la necessita' di una
riconoscibilita' esterna dei concorsi e che non sia pregiudicata la
dinamica concorsuale futura per i ricercatori e tecnologi che si
trovino oggi al di sotto delle anzianita' di permanenza nel livello
definite come anomale.  Su tale questione al momento non sono emerse
proposte equilibrate in grado di coagulare il necessario consenso.

Occorre al proposito rilevare ancora una volta le gravissime
responsabilita' di quegli enti, il CNR in primis, che hanno creato,
con una prolungata politica di "non-concorsi", la situazione che ora
si vorrebbe sanare in modo miracolistico, per via contrattuale,
rischiando di introdurre strumenti impropri o aprire la strada allo
"smantellamento" dell'ordinamento di ricercatori e tecnologi.

Ancora oggi il CNR, di cui peraltro e' Presidente il Presidente del
Comitato di settore, non sta procedendo a destinare i 500 concorsi
previsti dal piano di fabbisogno 2001, ponendo le basi per ulteriori
penalizzazioni delle professionalita' acquisite nell'Ente.

La delegazione UNIRI


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VERBALE CONGIUNTO ARAN  / UNIRI   USI-RDB Ricerca


In data 10 maggio 2001 la delegazione ARAN ha incontrato le
delegazioni dell'UNIRI e dell'USI -RDB, in prosecuzione delle
trattative per il rinnovo del CCNL comparto Ricerca.  Nel corso
dell'incontro la delegazione ARAN ha illustrato i contenuti dell'atto
di indirizzo appena ricevuto dal Comitato di settore, individuando in
via generale, anche a seguito di richieste di chiarimenti, i possibili
aspetti applicativi e quelli sui quali è necessario un approfondimento
tecnico.

Al termine della discussione, si è convenuto di precisare quanto segue:

1.  In sintesi, le disponibilità finanziarie utilizzabili per il
rinnovo del CCNL, ai fini degli incrementi del trattamento economico e
per lo sviluppo delle professionalità, sono le seguenti:

- 3,3 % per il biennio 1998 - 1999;

- 3,22% per il biennio 2000 - 2001;

- risorse ulteriori pari al 3% della massa salariale, con decorrenza
1.1.2001;

- risorse ulteriori pari al 2% della massa salariale, anticipate dagli
enti e che saranno recuperate ai loro bilanci in via ordinaria e
continuativa a partire dal 2002 a seguito della disponibilità
dichiarata del Governo a provvedere mediante appositi stanziamenti
nella prossima legge finanziaria.

2.  In sede di stesura del nuovo CCNL le predette risorse saranno
ripartite per gli obiettivi e con i criteri che saranno indicati nello
stesso CCNL ed in coerenza con gli atti di indirizzo del Comitato di
settore.

3.  Già in precedenti proposte di lavoro erano state elaborate
dall'ARAN alcune ipotesi per lo sviluppo professionale ed economico
del personale di tutti i livelli.

4.  L'atto di indirizzo ora acquisito si fa carico ulteriormente della
"anomala" permanenza nei livelli II e III di ricercatori e tecnologi a
causa di carenti opportunità di dinamica professionale e propone
strumenti anche finanziari per soluzioni positive nell'arco della
corrente programmazione triennale di fabbisogno di personale.

5. L'Uniri prende atto di quanto sopra ed esprime le seguenti valutazioni:

- l'utilizzabilità ai fini contrattuali di ulteriori risorse (3% + 2%
della massa salariale da destinare al II biennio economico 2000- 2001)
è da considerarsi in linea generale fatto positivo ed apprezzabile ai
fini degli sviluppi della vicenda contrattuale, in particolare per
l'obiettivo dichiarato di rendere più attraente lo specifico mercato
del lavoro;

- l'Uniri evidenzia peraltro che le risorse messe a disposizione non
consentono la piena equiparazione economica dei ricercatori e
tecnologi alla docenza universitaria;

- esprime, inoltre, perplessità sulla possibilità prevista di
destinare quota delle risorse contrattuali al finanziamento di
procedure concorsuali;

6.  L'Usi - Rdb Ricerca, premesso che l'Aran non ha presentato al
tavolo della trattativa alcuna bozza di contratto conseguente
all'ultimo atto di indirizzo del Comitato di settore comunicato in
data odierna, prende atto dello stanziamento di un ulteriore 2% di
risorse (circa 15/20 miliardi).

L'Usi - Rdb chiede, altresì, che al fine di eliminare il
sottoinquadramento cronico e il precariato ormai diffuso a dismisura
negli enti di ricerca, maggiori risorse per il contratto vengano
reperite attraverso l'acquisizione delle "economie di gestione"
presenti nei bilanci degli enti di ricerca che, in particolare per
l'Ispesl, ammontano a circa 130 miliardi.

7.  L'Aran, dopo aver premesso che l'atto di indirizzo in parola deve
ancora essere oggetto di valutazione formale da parte del Governo, si
impegna a sottoporre prevedibilmente entro 15 giorni alle anzidette
OO.SS.  una bozza di articolato che traduca in normativa contrattuale,
tenuto conto delle proposte sindacali, gli orientamenti e le
indicazioni degli atti di indirizzo.


ARAN

UNIRI

USI - RDB Ricerca