ANPRI Associazione Nazionale Professionale per la Ricerca Aderente a CIDA Federdirigenti Funzione Pubblica _____________________________________________________________ http://www.anpri.it/
La Corte dei Conti ha comunicato all'ARAN di avere riscontrato ancora dei problemi - al momento non meglio precisati ma certamente riferibili alla copertura dei costi - in merito all'ipotesi di accordo per il rinnovo contrattuale del comparto ricerca siglato lo scorso ottobre da ARAN e CGIL, CISL e UIL. Nella sostanza, si tratta della seconda bocciatura dell'ipotesi di accordo da parte della Corte. Alla lunga, quindi, i nodi vengono al pettine. Un rinnovo contrattuale nato male (con l'accorpamento di tutti i livelli in un'unica area), gestito peggio (tavoli separati, trattativa trascinata per un'anno e mezzo dall'ARAN senza presentare mai proposte sui punti critici del contratto, contrasti al tavolo di CGIL, CISL e UIL) e condizionato dalla pregiudiziale posta da CGIL, CISL e UIL di annullare la specificità dei ricercatori e tecnologi affermata dal CCNL '94-'97, si sta rivelando sempre piu' come una vera e propria beffa per tutto il personale del comparto ricerca, unico a non avere ancora visto una lira, anzi un euro, di aumento per il quadriennio '98-'01. Abbiamo severamente criticato allora l'ipotesi di accordo dello scorso ottobre in quanto rappresenta un passo indietro rispetto alla valorizzazione professionale dei ricercatori e tecnologi, non colma il crescente divario retributivo rispetto a ricercatori e professori universitari, e presenta norme ambigue, di dubbia applicabilita' e che introducono l'inaccettabile principio della "concertazione sindacale" per venire incontro alla pur sacrosanta esigenza di avere concorsi a I e II livello in numero adeguato alle aspettative di ricercatori e tecnologi di II e III livello. Ribadiamo pienamente tali critiche, ma riteniamo del tutto inaccettabile che i protagonisti dell'accordo sfuggano ora alle loro responsabilita'. L'ARAN deve dire chiaro e tondo per quali motivi la Corte dei Conti non ha espresso per la seconda volta parere favorevole, nonostante il molto tempo che l'ARAN stessa si e' presa per rispondere alla Corte con puntuali controdeduzioni e qual'è il costo effettivo dell'accordo (se è in grado di farlo.) Il Comitato di settore deve dire quali sono le effettive risorse finanziare a disposizione degli enti per coprire gli istituti contrattuali che comportano oneri a carico del bilancio degli enti stessi (ad esempio per finanziare i concorsi interni per il passaggio al I e al II livello per le "anomale permanenze" ai quali devono corrispondere altrettanti concorsi esterni), viste anche le difficolta' di bilancio lamentate da alcuni enti, tra cui proprio quello, il CNR, presieduto dal Presidente del Comitato di settore. Chi ha siglato l'intesa (CGIL-CISL-UIL) deve riconoscere di aver proposto e accettato soluzioni complesse (leggasi: pasticciate) la cui reale possibilità di applicazione è sempre stata dubbia, e assumersi la responsabilità di avere a suo tempo respinto le proposte dell'ANPRI di uno stralcio economico che avrebbe permesso di distribuire subito le risorse certe disponibili (v. nostri comunicati del 24 aprile 2001 (!) e 20 dicembre 2001). Il Governo infine deve dire se intende davvero sostenere il costo del nuovo contratto dal Governo stesso avallato o se finge solo di farlo, come sembra probabile visto l'atteggiamento complessivo di stretta finanziaria fin qui avuto nei confronti del settore della ricerca, e in ogni caso individuare la via d'uscita dalla penosa vicenda. L'ANPRI ha chiesto al proposito un incontro urgente al Ministro della Funzione Pubblica, Frattini. Il Segretario Generale ANPRI Bruno Betro'