UNIRI (ANPRI-EPR, CIDA-Ricerca)
UNIONE SINDACALE PER LA RICERCA - FEDERDIRIGENTI FUNZIONE PUBBLICA

ANPRI-EPR
Associazione Nazionale Professionale Ricercatori Enti Pubblici di Ricerca

CIDA-Ricerca
Sindacato Nazionale Dirigenti Enti Ricerca
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COMUNICATO STAMPA 9 ottobre 2001
SU FINANZIARIA E RICERCA


L'ANPRI valuta fortemente carente le legge finanziaria 2002 rispetto alle
attese del mondo scientifico per un rilancio della ricerca nel nostro Paese.
Tale rilancio deve prevedere tra l'altro una reale valorizzazione, dopo
anni di promesse mancate, del personale scientifico degli Enti di ricerca.
A questo proposito e' stata inviata la lettera allegata a esponenti del
Governo e del Parlamento.


Il Segretario Generale



ANPRI - EPR
Associazione Nazionale Professionale Ricercatori
Enti Pubblici di Ricerca
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tel.  06-4402950 		fax 06-44245176 		pagina
web : http://www.anpri.it

Data: 9.10.2001
Prot. 686

Al Ministro dell'Istruzione, Universita' e Ricerca
Dott.ssa Letizia Moratti

Al Vice-Ministro dell'Istruzione, Universita' e Ricerca
On. Guido Possa

Al Ministro per la Funzione Pubblica e la Sicurezza
On. Franco Frattini

Al Presidente del Senato
Sen. Marcello Pera

Al Presidente della Camera
On. Pier Ferdinando Casini

Al Presidente della VII Commissione Cultura e Ricerca del Senato
Sen. Franco Asciutti

Al Presidente della VII Commissione Cultura e Ricerca della Camera
On. Ferdinando Adornato

Oggetto: Richiesta di confronto sulla politica che Governo e Parlamento
vogliono attuare nel campo della ricerca scientifica e tecnologica

Questa Associazione ha gia' dovuto rilevare che da parte del Governo e
delle forze politiche che lo sostengono non e' stata ancora concretamente
espressa la volonta' di attuare una incisiva politica nel campo della
ricerca scientifica e tecnologica, come se quest'ultima non fosse ritenuta
una priorita' per il Paese e non si ravvisasse la necessita' di interventi
urgenti, tra i quali l'introduzione di opportuni correttivi al "riordino"
del sistema ricerca operato nella scorsa legislatura, che favoriscano lo
sviluppo scientifico e tecnologico del nostro Paese e invertano la tendenza
alla crescita del divario con gli altri Paesi nel campo della scienza e
della tecnologia.

Abbiamo anche sottolineato la particolare importanza che a tali fini
riveste la "valorizzazione del personale scientifico e tecnologico degli
Enti di ricerca", obiettivo gia' dichiarato ma non realizzato del
"riordino".

Abbiamo al contempo dovuto rilevare che il Governo ha permesso che l'ARAN
siglasse una pre-intesa per il rinnovo contrattuale del comparto ricerca
che, qualora fosse effettivamente recepita con un accordo formale,
ricondurrebbe ricercatori e tecnologi degli Enti di ricerca al ruolo di
"impiegati della ricerca" e affiderebbe alla "concertazione sindacale"
decisioni squisitamente scientifiche e di delicata imparzialita' quali la
determinazione dei concorsi di merito per gli avanzamenti in carriera di
ricercatori e tecnologi; rileviamo inoltre l'assenza di interventi che
impediscano che per i ricercatori e tecnologi dell'ENEA si riproponga il
fallimentare contratto "aziendalistico" che li allontanerebbe ancora di
piu' dal resto della comunita' scientifica.

Dobbiamo ora registrare che il Disegno di Legge Finanziaria 2002 non dedica
alla ricerca alcuna attenzione particolare, considerandola anzi come uno
dei settori da sottoporre ai "tagli" di spesa che vengono ritenuti
necessari per fronteggiare l'attuale situazione interna ed internazionale,
ed introduce prospettive piuttosto preoccupanti per lo sviluppo scientifico
e tecnologico del nostro Paese.  Ci si riferisce in particolare a:

1.  la previsione nell'art. 19 che anche gli Enti pubblici di ricerca
possano essere trasformati in "società per azioni o in fondazioni di
diritto privato"; mentre e' evidente, a chi conosca anche solo minimamente
la situazione della ricerca nel nostro Paese, che in assenza di un
significativo "mercato della ricerca", il potenziamento dell'intervento
pubblico nel settore costituisce una necessita' imprescindiscibile per lo
sviluppo scientifico e tecnologico.

2.  L'inclusione degli Enti di ricerca nell'elenco delle amministrazioni
pubbliche per le quali e' previsto il blocco delle assunzioni per tutto il
2002; inclusione che avrebbe un impatto negativo rispetto alle esigenze,
altrove ampiamente riconosciute, di aumentare in modo significativo il
numero degli addetti e di immettere nel sistema ricerca giovani
ricercatori. Nel caso del CNR, impedirebbe poi la messa in ruolo di un
cospicuo numero di vincitori di concorsi gia' da tempo banditi dopo anni di
assenza di concorsi.

Riteniamo quindi ancora piu' necessario e urgente un incontro in proposito
con le SS.VV..

Auspichiamo di poter quindi riportare ai ricercatori e tecnologi degli Enti
di ricerca notizie piu' precise e non scoraggianti sulle intenzioni del
Governo e del Parlamento nei loro confronti, degli Enti nei quali lavorano
e del sistema scientifico pubblico nel quale sono inseriti.

Il Segretario Generale ANPRI-EPR
Dott. Bruno Betro'