COMUNICATO
del 13 marzo 2000

OTTOCENTODIECI ESUBERI ALL'ENEA:
la ristrutturazione ed il piano di riorganizzazione dell'Ente

La situazione che si sta delineando all'interno dell'ENEA rappresenta un motivo di forte preoccupazione per il personale tutto ed in modo particolare per i ricercatori e tecnologi.

Le ultime azioni in ordine di tempo compiute dalla Direzione dell'Ente sembrano mostrare uno scollamento ed un conflitto fra Presidente, CdA e Direttore su questioni di vitale importanza, quali la ristrutturazione e la definizione delle attività programmatiche e la riorganizzazione. Il fatto che azioni formalmente importanti e significative siano spesso seguite da smentite più o meno ufficiali mostra un modo di operare poco chiaro e non fa intravedere nemmeno l'inizio di un percorso che conduca l'Ente fuori dalla situazione di stagnazione in cui si trova da troppo tempo e che la recente legge di riforma, seguita dalla nomina di un Presidente di estremo prestigio, si proponeva di risolvere in tempi brevi.

Contemporaneamente è sotto gli occhi di tutti il continuo degrado della struttura anche nei più elementari aspetti burocratici ed organizzativi. Il fatto che il Direttore invece di essere l'esecutore di un mandato chiaro del CdA esercita arbitrariamente funzioni che non attengono al suo ruolo ed il complice immobilismo degli Organi dell'Ente sono i maggiori responsabili della drammatica situazione che si sta vivendo in questo momento. Non è più accettabile che la Struttura e la Direzione propongano in maniera estemporanea strutture organizzative, a monte delle decisioni strategiche sulla missione dell'Ente che devono essere approvate dal Consiglio di Amministrazione, con il risultato di condizionare queste ultime con la tecnica del fatto compiuto. Inoltre non è accettabile che si proponga una struttura organizzativa da cui traspare una conoscenza approssimativa dell'Ente e delle sue potenzialità, partorita in maniera verticistica con il contributo dell'attuale struttura che ha introdotto inevitabili e dannosi elementi di continuità tesi esclusivamente alla sopravvivenza di privilegi personali.

Un serio processo di ristrutturazione non può che discendere da una definizione puntuale della collocazione strategica dell'Ente, che il CdA si è impegnato a produrre in tempi ristrettissimi, e da una conoscenza approfondita delle competenze e delle potenzialità che sono patrimonio della comunità scientifica interna.
Senza un coinvolgimento diretto, sulla base di seri e condivisibili obiettivi strategici, di tutte le competenze interne, senza una efficace soluzione delle lacerazioni interne al personale, prodotte dalla gestione personalistica ed arbitraria dell'Ente, ogni tentativo di ristrutturazione è destinato a fallire prolungando l'inefficienza operativa dell'Ente in una agonia alla cui fine può esservi solo la decisione politica di sbarazzarsi di un soggetto divenuto ormai palesemente inutile.

Recentemente la Direzione ENEA ha presentato all'approvazione del CdA il piano di riorganizzazione dell'Ente ai sensi dell'articolo 13 del d. l.gvo 36/99 con il risultato di incrementare ulteriormente lo stato di confusione e lo sconcerto del personale. In questo piano, non ancora discusso con le O.O.S.S., è prevista una riduzione di organico di ben 810 persone con elevata anzianità, da attuarsi con mobilità, trasferimenti d'ufficio e prepensionamenti e da compensare successivamente con l'assunzione di altrettanti giovani. L'unico obiettivo dichiarato dell'operazione è quello della riduzione della spesa per il personale ottenuta per effetto della differenza di stipendio tra i giovani ed i "vecchi".

UNIRI ritiene assolutamente inaccettabile il piano di riorganizzazione proposto dalla Direzione in quanto fatto in assenza di una pianta organica e di un piano di ristrutturazione delle attività programmatiche dell'Ente (attualmente in discussione presso il CdA) ed in quanto impedisce di fatto il trasferimento ai giovani del patrimonio di conoscenze accumulato nell'Ente, con evidente pregiudizio del rilancio dell'ENEA come Ente di ricerca con ciò disattendendo le indicazioni del decreto di riforma.

UNIRI chiede al CdA ed a tutte le Organizzazioni sindacali un forte impegno in un momento così cruciale per la vita e forse per la stessa sopravvivenza dell'ENEA ed in particolare chiede di avviare un serio confronto, prima dell'approvazione di qualsiasi documento, sia sulla ristrutturazione e la definizione delle attività programmatiche che sulla riorganizzazione dell'Ente.

Il Responsabile di Ente