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SITUAZIONE DELLA DIRIGENZA ALL'ENEA
Il decreto legislativo di riforma dell'ENEA (n. 36/99) ha abrogato la legge 282/91 e quindi, tra l'altro, ha posto fine alla possibilita' per il Consiglio di Amministrazione ENEA di cooptare, su proposta del Direttore Generale, "dirigenti di azienda industriale" selezionati senza concorso. Gia' il decreto legislativo 29/93, integrato nel 1998 dal decreto 80, all'art.27 bis impone all'ENEA di adeguare le proprie norme relative al personale con la qualifica di dirigente a quelle previste per la dirigenza pubblica, cioe' di trasformare la qualifica di "dirigente di azienda industriale" in quella di dirigente pubblico e di selezionare la dirigenza con concorso pubblico nazionale ai sensi dell'art. 28 del citato decreto. E' evidente che il grave ritardo nell'applicazione delle citate disposizioni di legge e' dovuto alla tenace difesa di interessi particolaristici che ha trovato spazio nella gestione cosiddetta "privatistica" e "flessibile" attuata fin qui nell'Ente ed ha trovato anche il supporto di alcuni sindacati (vedi la recente presa di posizione della UIL in difesa dello status di "dirigente di azienda industriale", come espressa nel comunicato a firma Iacovelli). E' tuttavia altrettanto evidente che, nell'interesse di tutto il personale e soprattutto del Paese, l'adeguamento della dirigenza ENEA alle leggi vigenti deve avvenire al piu' presto e comunque necessariamente prima del rinnovo contrattuale 1998-2001. Infatti in tale periodo per i dirigenti ENEA non potra' piu' essere adottato il CCNL dei dirigenti di azienda industriale, bensė il contratto di una delle aree di contrattazione per la dirigenza pubblica, previste ai sensi del decreto legislativo 29/93. Il Responsabile UNIRI per ENEA