ANPRI-EPR sez. ENEA TAR e Corte dei Conti bocciano il contratto ENEA. STOP alla gestione clientelare dell'ENEA da parte degli organi pubblici vigilanti. La segreteria nazionale dell'ANPRI - EPR (Associazione Nazionale Professionale Ricercatori Enti Pubblici di Ricerca) rende noto che in data 24 febbraio 1997 il Tribunale Amministrativo del Lazio ha confermato come illegittimi ed inapplicabili diversi punti nodali del CCL ENEA, relativo al periodo 94-97, peraltro non sottoscritto dall'ANPRI. In particolare il TAR ha sancito il diritto dei ricercatori e tecnologi a far parte della separata area contrattuale dirigenziale. A questo proposito il 28 gennaio scorso la Corte dei Conti aveva già rilevato come l'appartenenza all'area dirigenziale non possa basarsi sul livello retributivo, ma solo su specifiche figure professionali, selezionate con procedure concorsuali. Il contratto siglato dopo 15 mesi di trattative ed incredibilmente autorizzato dal governo non soddisfa queste condizioni ed è quindi illegittimo. L'ANPRI denuncia il perdurare dell'ostinata difesa di questo impianto contrattuale, illegittimo, da parte della Direzione dell'ENEA; difesa attuata grazie all'ingiustificabile disinteresse del Ministro vigilante (Industria) ed all'avvallo incredibilmente fornito dal Ministro per la Funzione Pubblica. L'ANPRI chiede l'immediata riapertura delle trattative allo scopo di riportare il CCL ENEA nell'ambito della legittimità. Lo sviluppo di ricerca e tecnologia è per l'Italia una esigenza imprescindibile al fine di consentirne la permanenza nel novero dei paesi più progrediti. Per fare ciò è indispensabile garantire lavalorizzazione, su basi oggettive e trasparenti e quindi attraverso un idoneo strumento contrattuale, delle professionalità impegate in questo settore. A questo fine è di estrema importanza anche l'occasione del rinnovo del CdA ENEA, scaduto il 18.2.97. Il necessario rinnovamento dell'ENEA infatti potrà essere realizzato solo da un CdA non compromesso con la attuale cogestione sindacale.