COMUNICATO STAMPA TAR e Corte dei Conti bocciano i contratti collettivi di lavoro ENEA '94-'97 per le due separate aree di contrattazione "tecnico amministrativa" e "dirigenziale" e l'ANPRI-EPR (Associazione Nazionale Professionale Ricercatori - Enti Pubblici di Ricerca) chiede le dimissioni del Presidente Cabibbo. Il contratto di lavoro dei dipendenti ENEA non viene rinnovato dal 1991. Adesso, i contratti ENEA '94-'97 sono stati dichiarati illegittimi da parte degli organi pubblici vigilanti. L'Ufficio di Controllo sugli Atti di Governo della Corte dei Conti, in data 21 Aprile, ha adottato quattro deliberazioni con le quali ricusa la registrazione dei contratti, autorizzati dal governo il 20 dicembre 1996, ribadendo i rilievi già formulati il 29 gennaio scorso: in particolare che l'appartenenza all'area dirigenziale non possa basarsi sul livello retributivo, ma essere riferita soltanto a specifiche figure professionali . Dopo 15 mesi di trattative , la conclusione è che i contratti siglati da altri sindacati, ma non sottoscritti dall'ANPRI (Associazione maggiormente rappresentativa dei ricercatori e tecnologi e quindi dei dipendenti afferenti all'area dirigenziale) non soddisfano queste condizioni e sono quindi illegittimi. Già il 24 febbraio 1997 il Tribunale Amministrativo del Lazio aveva sancito il diritto dei ricercatori e tecnologi a far parte della separata area contrattuale dirigenziale. Da tale area invece la maggior parte dei ricercatori/tecnologi (oltre 750) è stata illegittimamente esclusa, con grave danno economico e giuridico. L'ANPRI denuncia il perdurare dell'ostinata difesa di questo illegittimo impianto contrattuale da parte delle OOSS confederali e della Direzione dell'ENEA che chiedono al Governo di imporne alla Corte dei Conti la registrazione con riserva; chiede pertanto al Governo le dimissioni del Presidente Cabibbo e l'immediata riapertura delle trattative allo scopo di riportare e concludere i CCL ENEA nell'ambito della legittimità. La Segreteria Nazionale dell'ANPRI, ritiene che lo sviluppo di ricerca e tecnologia sia per l'Italia una esigenza imprescindibile al fine di consentirne la permanenza nel novero dei paesi più progrediti e chiede quindi che il Governo si impegni per la valorizzazione delle elevate professionalità presenti nell'ENEA attraverso l'adozione di uno strumento contrattuale idoneo, che collochi l'ENEA a pieno titolo nel contesto degli Enti Pubblici di Ricerca. ROMA, 13.6.97 La Segreteria ANPRI-EPR