Roma 16 giugno 1997
Prot. 92

                          Ai Consiglieri di Amministrazione dell'ENEA


Gentile Consigliere,

L'ANPRI ritiene che con il significativo apporto, nell'ambito del rinnovato
C.d.A., di capacità ed esperienze del tutto nuove rispetto alle precedenti,
siano state poste le premesse necessarie al superamento della grave
situazione di degrado e di inefficienza, chiaramente rilevata anche dalla X
Commissione della Camera , in cui versa l'ENEA.

In particolare la scrivente Associazione si attende che il nuovo Consiglio,
nel rispetto delle leggi vigenti, dia finalmente una soluzione alle gravi
ed urgenti questioni che nel seguito si portano alla Sua attenzione.

Albo dei Dirigenti Pubblici:
La legge delegata n. 29/93 ed il DPCM 374/1994 prevedono l'invio, al
Dipartimento della Funzione Pubblica, dell'elenco del personale avente
qualifica dirigenziale e di quello appartenente alle specifiche tipologie
professionali, al fine dell'iscrizione all'Albo dei Dirigenti Pubblici.
Malgrado l'obbligo di legge, le Direttive impartite dalla Funzione Pubblica
e le insistenze della scrivente Associazione, l'ENEA ha adottato al
riguardo un comportamento elusivo e dilatorio con grave danno per i
dipendenti interessati (circa 1600).
Quando l'ENEA ha finalmente inviato (nell'Aprile 1996) alla Funzione
Pubblica detto elenco, lo ha fatto in modo erroneo e non compatibile con i
criteri previsti dalla Funzione Pubblica stessa, con la conseguenza di non
consentire l'inserimento in detto Albo dei dipendenti aventi diritto. Con
ciò è stata preclusa, per costoro, la possibilità di mobilità verso altri
organismi pubblici, con grave danno anche per l'Amministrazione dello
Stato.

Operazione di revisione della situazione di inquadramento e retributiva del
personale (anche nota come "dinamica"):
Il contratto di lavoro, scaduto dal 1991, impegnava l'Ente ad effettuare
periodicamente le c.d. operazioni di dinamica, che sono l'unico strumento
di avanzamento in carriera previsto; ma nulla è stato fatto nell'ambito di
tale contratto, l'ultima dinamica risalendo al precedente contratto
1986-1988.
Solo con documento ENEA (96) 59/C.A. del 28 febbraio 1996, il C.d.A. ha
finalmente deliberato di procedere ad una dinamica. In tale documento
tuttavia, se da una parte si recepivano alcune delle indicazioni fornite
nel frattempo dal Ministero vigilante , dall'altra però veniva spostato, in
modo arbitrario, il periodo di riferimento per le operazioni di valutazione
del personale, dal 89-93 al 94-95. Così facendo è stato cancellato, ai fini
valutativi, l'intero periodo 89-93 e si è creata la sovrapposizione con i
processi di valutazione oggetto dei nuovi contratti 94-97.
Poiché il TAR, accogliendo le ragioni dell'ANPRI, ha ritenuto illegittime
le modifiche introdotte dall'Ente , è necessario che l'ENEA dia finalmente
attuazione a quanto previsto dal contratto 89-91, utilizzando i fondi da
anni accantonati allo scopo, per soddisfare, a quasi dieci anni di distanza
dall'ultima dinamica, le legittime aspettative dei dipendenti.

Nuove assunzioni:
E' assolutamente necessario che vengano effettuate nuove assunzioni, alcune
delle quali sono state deliberate fin dal 1995, ma mai attuate. Di esse
l'ENEA ha grande necessità, sia allo scopo di evitare che venga disperso il
patrimonio di competenze accumulato dal personale più anziano, sia allo
scopo di continuare le attività di ricerca e sviluppo che sono state
intraprese, soprattutto in ambito internazionale, anche facendo ampio
ricorso all'utilizzo di personale ormai da anni precario.

Riordino degli EPR, previsto dalla legge contenente la "Delega al governo
per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per
la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione
amministrativa":
E' necessario che sia completamente rivista la struttura organizzativa
dell'ENEA; tale struttura infatti, pretendendo di imitare quella di
un'azienda industriale, ha ampiamente dimostrato di essere causa di gravi
inefficenze e sprechi e soprattutto di essere profondamente ed
irrimediabilmente inadeguata alle esigenze di competenza, flessibilità e di
trasparente snellezza burocratica.
Essa inoltre, nella carenza di regole e verifiche che ha caratterizzato la
condizione di isolamento in cui l'ENEA si trova da ormai 15 anni, ha
consentito il prosperare di clientele, nell'interesse di forze
politiche/sindacali e a danno del ruolo dell'Ente e del Paese, nella
Comunità Scientifica internazionale.
Occorre ora da un lato ridurre l'accentramento di poteri che caratterizza i
vertici della attuale struttura gerarchica; dall'altro riportare le
competenze tecnico-scientifiche a giocare il ruolo principale nel processo
decisionale all'interno dell'Ente. In particolare, non appare possibile
continuare a mantenere personale di elevata qualificazione professionale in
condizione di emarginazione, utilizzandolo per mansioni puramente
esecutive.
Per evitare che, attraverso l'utilizzo dei medesimi criteri di cooptazione
che sono stati utilizzati nel passato, venga selezionata una nuova classe
dirigente altrettanto incompetente di quella la cui insipienza è alla base
del declino dell'Ente, i ricercatori ed i tecnologi chiedono che il loro
lavoro sia finalmente valutato nella maniera più oggettiva possibile e cioè
dalla comunità delle persone competenti nei vari settori
tecnico-scientifici. Dovranno cioè essere finalmente introdotti nell'Ente
quei criteri trasparenti di gestione delle risorse, ed in particolare del
personale, che appaiono come una condizione almeno necessaria per un
qualsiasi tentativo di rilancio dell'ENEA.

Da tutto ciò consegue la necessità che l'ENEA rientri a pieno titolo nel
novero degli Enti Pubblici di Ricerca e partecipi alla riorganizzazione
complessiva del relativo settore, la quale sarà attuata dai decreti
delegati di prossima emanazione. Solo il confronto e gli scambi continui
con il resto della Comunità scientifica del Paese, infatti, potranno
consentire la valorizzazione del patrimonio di risorse umane ed
infrastrutturali dell'Ente.

Rinnovo del contratto di lavoro scaduto nel 1991:
Un ruolo fondamentale nell'identificare la struttura organizzativa
dell'Ente lo ha il contratto di lavoro che, nella versione siglata dai
vertici dell'ENEA e dai sindacati confederali, continua purtroppo ad
affidare ogni potere decisionale agli attuali dirigenti, autodefinitisi
"industriali" e scelti per cooptazione, senza riferimento a criteri
oggettivi di professionalità.
E' del 21 aprile scorso il rifiuto   della Corte dei Conti di registrare i
4 contratti ENEA (relativi alle due aree in cui è diviso il personale e dai
bienni 1994-1995 e 1996-1997). Tale rifiuto segue le pesanti osservazioni
fatte in merito ai contratti dalla stessa Corte dei Conti e le recenti
decisioni con le quali il TAR del Lazio   ha sostanzialmente accolto le
tesi dell'ANPRI e rigettato quelle di CGIL CISL ed UIL.
Gli organi di controllo e di giustizia amministrativa sopra ricordati hanno
entrambi riconosciuto l'illegittimità dei contratti a causa del mancato
ecepimento di disposizioni di legge e direttive del governo, in attuazione
della politica, voluta dalla precedente Direzione ENEA, di mortificazione
delle competenze, in particolare quelle tecnico scientifiche, del
personale. Ciononostante, i firmatari dei contratti continuano con
pervicacia nel tentativo di farli approvare, sia pure con riserva.
Si ritiene quindi indispensabile procedere, nel più breve tempo possibile,
ad una riapertura delle trattative, al fine di eliminare i motivi di
illegittimità dai contratti, recependo a tal fine le indicazioni della
Corte dei Conti e del TAR.
Inutile sottolineare l'urgenza determinata dalle difficoltà in cui versano
i dipendenti ENEA i quali, senza contratto dal 1991, non possono sopportare
altri danni economici oltre a quelli sin qui subiti per responsabilità di
chi ha firmato contratti che non rispettano la legge.

                                               Il Segretario Generale


                                             (Dott.ssa Vincenza Celluprica)






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[1]   Parere sul disegno di legge "Misure di razionalizzazione della
finanza pubblica" - A.C. 2373 del 15.10.96.
[2]  Lettera del Ministro dell'Industria, relativa alla revisione della
situazione di inquadramento e retributiva del personale - Prot. 877218/EN
14 in data 8 febbraio 1996.
[3]   Sentenze n.8137/96, 7012/96 e 7859/96 del 24.2.1997 relative ai
ricorsi rispettivamente opposti da ANPRI-EPR, CGIL-Ricerca, UIL-FURG e
CISL-Ricerca, riguardo alla operazione di revisione della situazione di
inquadramento e retributiva del personale dell'ENEA.
[4]   Deliberazioni della Sezione del Controllo della Corte dei Conti (n.
80, 81, 82 ed 83 del 21 aprile 1997) relative alla ricusazione del visto e
della registrazione per i contratti ENEA relativi alle due separate aree di
contrattazione nei bienni 94-95 e 96-97.
[5]   Sentenza TAR del 24 febbraio 1997, relativa ai ricorsi n.6885/96 e
n.9257/96 proposti da CGIL-ricerca, CISL-ricerca, UIL-FURG. sentenza TAR
del 24 febbraio 1997, relativa al ricorso n.9653/96 proposto da ANPRI-EPR.