23/9/1997

                                                   Prot.  N.125/97

Al
Presidente ed al Consiglio di Amministrazione ENEA



Oggetto: 
posizione dell'ANPRI riguardo ai contratti ENEA 94-97.


Il 4 luglio u.  s.  il Governo ha chiesto la registrazione con riserva dei
contratti ENEA (per le due aree "Tecnico-amministrativa" e "della
dirigenza e delle relative specifiche tipologie professionali" nei due
bienni 94-95 e 96-97) che la Corte dei Conti aveva respinto in toto,
giudicandoli viziati da numerosi profili di illegittimità, tra cui in
particolare:
- aver assunto il livello stipendiale come criterio per
la definizione dell'"area della dirigenza e delle relative specifiche
tipologie professionali" (questo criterio ha escluso dall'area
"dirigenziale" oltre 750 ricercatori e tecnologi che invece ne
avrebbero dovuto far parte di diritto; in base alle norme transitorie
del contratto una parte di essi potrà accedere all'area
"dirigenziale", ma solo al livello più basso e senza alcun
riconoscimento economico);
- l'assenza di concorsi pubblici nella
progressione delle carriere e delle nomine.
Esattamente quanto da due
anni sostenuto da questa Associazione.

La decisione del Governo ha salvato la struttura di potere da azienda
privata dell'ente (in realtà alimentato da fondi pubblici al riparo
dal confronto con il mercato).  In particolare le nomine della
dirigenza scientifica e la carriera dei ricercatori e tecnologi
dell'ENEA restano completamente discrezionali.
Per questi motivi l'ANPRI non ha sottoscritto il
contratto e porterà avanti in tutte le sedi la sua
opposizione.

Tuttavia l'Associazione modificherebbe il proprio atteggiamento
qualora i suoi iscritti potessero apprezzare nel prossimo futuro la
volontà di codesto Consiglio di Amministrazione di distaccarsi
nettamente dalla precedente gestione (che ha espresso gli attuali
contratti) e di introdurre finalmente in ENEA una gestione basata su
una seria ed oggettiva valutazione del merito professionale.
Segnali tangibili di tale volontà sarebbero:  
- il rinnovamento della dirigenza scientifica (a partire dai Capi
Dipartimento);
- l'individuazione di procedure, per la nomina dei
dirigenti e per la progressione in carriera di ricercatori e
tecnologi, basate su criteri oggettivi che facciano riferimento a
quelli adottati nel resto della comunità scientifica.  Ciò
consentirebbe finalmente il riconoscimento di competenze mortificate
da anni di gestione inadempiente e miope (l'assenza di valutazioni dal
1989, le nuove assunzioni a livelli superiori a quelli del
corrispondente personale interno, il ripetuto innalzamento del livello
di assunzione - per i laureati da 5° a 7° ed ora da 7° a 9° - che ha
riportato al livello di ingresso centinaia di persone con elevata
esperienza professionale).

Infine questa Associazione ribadisce la
propria disponibilità a collaborare con il Consiglio di
Amministrazione per un rilancio non effimero dell'ente, fondato
appunto sulla valorizzazione delle competenze.


Distinti saluti

Il Responsabile ANPRI-EPR ENEA
Artenio De Matteis