ANPRI - EPR Sezione ENEA Sezione locale Casaccia Data: 17.11.1997 Documento introduttivo alla discussione sul ruolo dell'ENEA nel riordino del sistema ricerca * Quale obiettivo prioritario? Sciogliere le ambiguità 1 Il caso ENEA rappresenta un interessante esempio di come la produzione tecnico-scientifica possa essere sistematicamente mortificata a favore di attività cosiddette "gestionali". Il "modello ENEA" attuale pretende di applicare una logica aziendale che consiste tuttavia unicamente nella discrezionalita' nella scelta degli obiettivi e nella gestione delle risorse umane, nell'assenza totale di verifiche di qualità e valutazioni conseguenti. Il fallimento istituzionale e la marginalità tecnico-scientifica dell'Ente è sotto gli occhi di tutti. E' nostro parere che in questo quadro occorra prima di tutto sciogliere l'ambiguità sulla collocazione dell'ENEA tra gli Enti pubblici di ricerca, ambiguità che persiste tuttora nei documenti ufficiali (vedi il documento del MURST "Linee per il riordino del Sistema Nazionale della Ricerca" ed il documento del Consiglio di Amministrazione ENEA "Elementi per una focalizzazione del ruolo e degli obiettivi dell'ENEA" del 23 luglio 1997). Tuttavia è da registrare con soddisfazione che ambienti tradizionalmente contrari, come quello della CGIL-SNUR, al ricongiungimento dell'ENEA con il resto degli Enti di ricerca, hanno recentemente espresso una posizione favorevole all' inserimento dell'ENEA nel comparto ricerca, con il conseguente superamento del suo isolamento istituzionale. Per sciogliere questa ambiguità occorre definire con chiarezza quale debba essere l'attività prioritaria (perché più importante) e prevalente (perché diffusa) dell'Ente: se quella della ricerca in coerenza con gli orientamenti programmmatici nazionali oppure quella del supporto e servizio all'industria ed alla pubblica amministrazione. 2 Chiarita l'ambiguità del tipo di attività prioritaria e prevalente che l'Ente deve svolgere, sarà scelta obbligata dotarsi di un contratto coerente funzionale agli obiettivi che si è scelto di perseguire. La posizione dell'Associazione in questo senso e' chiara: - riorientamento dell'ENEA verso le attività tecnico-scientifiche di rilevanza nazionale ed internazionale, - inserimento dell'ENEA, con pari dignità, nel comparto degli Enti pubblici di ricerca, - adozione del contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto, adeguato al riconoscimento ed alla valorizzazione delle tipologie professionali che intervengono a diversi livelli nella produzione tecnico scientifica. Come individuare le attività tecnico-scientifiche all'ENEA? Nel quadro di una programmazione nazionale Gli obiettivi istituzionali di un ente pubblico di ricerca vanno definiti da decisori politici che hanno una visione complessiva delle attività e delle strategie del sistema di ricerca pubblica in Italia. Agli obiettivi individuati deve corrispondere una allocazione di risorse congruenti. Occorre migliorare la competitività del sistema della ricerca italiana nell'acquisizione di risorse provenienti dai programmi quadro europei. Attualmente solo circa 1,2 % del Prodotto Interno Lordo è il valore dell'investimento in ricerca del sistema Italia. Questo investimento deve aumentare fino a raggiungere livelli comparabili con quelli degli altri Paesi europei (circa 2,5%) in accordo con la politica dell'UE per la ricerca. In particolare è carente il contributo economico in ricerca del settore industriale. A questo maggiore investimento deve corrispondere l'introduzione di procedure rigorose di selezione delle proposte di programmi di ricerca e di valutazione dei risultati. I criteri con cui il decisore dovrà procedere saranno quelli di una razionalizzazione delle attività ENEA salvaguardando le competenze già presenti nell'Ente nei settori dell'energia, dell'ambiente e dell'innovazione tecnologica, favorendo lo scambio (nei due sensi) di personale tra gli Enti. Anche in questo caso i documenti ufficiali, pur considerando la ricerca strategica come una delle diverse "articolazioni" per la "realizzazione della missione dell'Ente" (vedi documento del CdA ENEA del 23 luglio 1997), non la identificano come attività prioritaria e prevalente, ma citano solo alcuni esempi di attività, al di fuori di un quadro nazionale organico e di una pianificazione strategica autonoma dell'Ente, correlata. Le proposte di progetti per la ricerca dovranno essere pubbliche cosi` come i relativi strumenti di valutazione caratterizzati da criteri trasparenti, espliciti stabiliti in precedenza. Quali relazioni tra attività di ricerca e di servizio? Due facce della stessa medaglia Le attività attuali dell'Ente possono essere sintetizzate in due funzioni: - attività di ricerca; - attività di servizio (il cosiddetto trasferimento tecnologico verso l'industria ed il supporto tecnico-scientifico verso la pubblica amministrazione); L'attività che fino ad ora la Direzione dell'Ente ha maggiormente promossa, dal punto di vista delle risorse impegnate, è la seconda ma l'assenza di una analoga promozione dell'attività di ricerca che alimenti in modo specifico l'attività di servizio, costituisce l'oggettivo fattore di debolezza dell'attuale sistema che si ripercuote inevitabilmente sulla qualità dei servizi stessi. Il servizio di trasferimento tecnologico infatti non può essere svolto da strutture specifiche scollegate dall'attività di ricerca da cui discende, ma è la ricerca stessa che, attraverso collegamenti diretti con gli utilizzatori finali, svolge con maggiore efficacia questa attività. Analoga osservazione si applica per i servizi tecnico-scientifici. È nostro parere pertanto che le attività di servizio così definite non possano esistere nell'Ente se non sostenute dalla dovuta ricerca interna. Quale organizzazione del personale? Analoga agli altri EPR Individuata l'attivita' di ricerca come prioritaria, prevalente, definiti i relativi obiettivi ed inserito l'Ente nel comparto della ricerca, si dovra' realizzare una organizzazione del lavoro idonea alle scelte effettuate e lo strumento contrattuale dovra' essere omogeneo con quello degli altri EPR, anche per permettere la necessaria osmosi tra gli Enti. Occorrerà azzerare l'attuale struttura burocratica, gerarchico-verticistica, attualmente organizzata su un numero di livelli (4) incompatibile con l'obiettivo di ricerca. Appare invece necessaria, anche sulla base di esperienze internazionali, una struttura organizzativa basata su unità di competenza stabili nel tempo e versatili nel collegamento funzionale con i progetti di ricerca. Il personale sara' valorizzato tenendo conto delle diverse tipologie professionali. In questo schema non è richiesta una struttura gererchica sovraordinata, ma il coordinamento orientato al raggiungimento degli obiettivi progettuali. In sintesi ciò significa recuperare il ruolo centrale del "laboratorio" come struttura che garantisce il mantenimento delle competenze tecnico-scientifiche ed il loro sviluppo. Dovra' essere individuato e mantenuto l'equilibrio tra le diverse tipologie professionali efficace per il raggiungimento degli obiettivi. Un costante ricambio delle risorse umane dovra' essere garantito a questo scopo così come una costante formazione interna: formare competenze è costoso, distruggerle non conviene a nessuno!. La semplificazione e lo snellimento dele procedure burocratiche interne all'Ente potra' essere realizzata attraverso la chiara attribuzione di compiti e responsabilita' e la dovuta verifica. La formazione di una commissione elettiva di ricercatori/tecnologi in rappresentanza del personale potrà contribuire a garantire la necessaria comunicazione tra questo e la Direzione dell'ENEA facilitando la realizzazione degli obiettivi prescelti. Per quanto riguarda gli aspetti economici, è da segnalare l'attuale grave sperequazione tra i livelli retributivi del personale ricercatore-tecnologo dell'ENEA rispetto a quelli degli altri enti pubblici di ricerca. Una nota esplicativa su questa materia complessa verrà prodotta in allegato a questo documento così come una nota esplicativa sui flussi di finanziamento attuali dell'Ente. * [A cura della segreteria locale Casaccia]