UNIRI (ANPRI-EPR, CIDA-Ricerca) UNIONE SINDACALE PER LA RICERCA- FEDERDIRIGENTI FUNZIONE PUBBLICA

ANPRI-EPR
Associazione Nazionale Professionale Ricercatori Enti Pubblici di Ricerca
CIDA-Ricerca
Sindacato Nazionale Dirigenti Enti Ricerca
pag web: http://www.anpri.it/   



Roma, 23 Novembre 2000
Prot. 645

Al Ministro dell'Industria
Dott. Enrico Letta

Al Ministro dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica
Sen. Prof. Ortensio Zecchino

Al Sottosegretario MURST
Ing. Antonino Cuffaro

		Lettera aperta

Onorevole Ministro,

da qualche tempo a questa parte sui mezzi di informazione sono apparse
parecchie notizie relative a possibili iniziative volte ad assicurare al
Paese la disponibilità di fonti energetiche eco-compatibili ed a ridotto
impatto ambientale.

Tra queste notizie particolare evidenza è stata data alla dichiarazione
attribuita al Ministro dell'industria e relativa ad una strategia basata su
tre punti per fare fronte alla nostra iperdipendenza dal greggio. Al terzo
punto, il progetto più ambizioso, il piano affidato al professor Carlo
Rubbia per trasformare il meridione in una grande miniera solare.

A tali dichiarazioni ha fatto riscontro un emendamento alla Legge
Finanziaria, approvato dalla Camera, che impegna l'ENEA ad attuare un
programma di ricerca, sviluppo e produzione dimostrativa alla scala
industriale di energia elettrica a partire dall'energia solare. Per queste
finalità è assegnato all'ENEA un contributo di 40 miliardi per il 2001,
come prima parte di un contributo complessivo di 200 miliardi per il
triennio 2001-2003.

Con riferimento a questi avvenimenti, a parere di questa Associazione si
impongono le seguenti due domande:

- di quali competenze tecnico-scientifiche ci si intende avvalere per la
realizzazione di questo programma?
- come si intende operare per assicurare il massimo impegno di queste
competenze?

Tali domande sono particolarmente pertinenti se si pone mente all'esiguità
degli investimenti che l'Italia destina alle attività di ricerca e alla
scarsissima attenzione dedicata ai problemi dei ricercatori e dei
tecnologi, cui è stato negato non solo il riconoscimento di un adeguato
stato giuridico, ma anche una progressione retributiva e di carriera
confrontabile con gli standard nazionali e internazionali.

Questa situazione di emarginazione e mortificazione dei ricercatori e dei
tecnologi è particolarmente sentita nel caso dell'ENEA che continua a
versare in gravi difficoltà nonostante la nomina di un nuovo presidente e
di un nuovo consiglio di amministrazione, che peraltro non hanno ancora
dato completa attuazione alla legge di riforma varata nel gennaio 1999. A
distanza di 18 mesi dalla nomina del prof. Rubbia a presidente dell'ENEA, i
problemi dell'ente e dei suoi ricercatori e tecnologi rimangono gli stessi:
insufficienza del finanziamento complessivo per l'ente; mancata
elaborazione di un serio e coerente programma di attività; mancata
riorganizzazione dell'ente; mancanza di politiche per la crescita della
professionalità dei dipendenti; rifiuto di adottare il contratto di lavoro
del comparto ricerca e di abbandonare quindi la pretesa specificità
dell'ente che consente di gestire il personale in modo arbitrario e
clientelare, come avvenuto, con esiti disastrosi, negli ultimi 20 anni.

Per concludere quindi, siamo fortemente preoccupati dal fatto che i
progetti di ricerca e sviluppo in campo energetico, di cui si verificasse
la fattibilità, possano poi incontrare gravi difficoltà per la loro
realizzazione a causa della condizione di degrado in cui la ricerca e la
tecnologia continuano ad essere lasciate in questo Paese, nonostante le
ripetute dichiarazioni di intenti dei Governi fin qui succedutisi.

In attesa di un cortese riscontro, porgo i migliori saluti.

Il Segretario Generale ANPRI-EPR
Dott. Bruno Betrò