UNIRI (ANPRI-EPR, CIDA-Ricerca)
UNIONE SINDACALE PER LA RICERCA - FEDERDIRIGENTI FUNZIONE PUBBLICA

ANPRI-EPR
Associazione Nazionale Professionale Ricercatori Enti Pubblici di Ricerca

CIDA-Ricerca
Sindacato Nazionale Dirigenti Enti Ricerca
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Comunicato 23 Aprile 2001

OSSERVAZIONI UNIRI (ANPRI-EPR, CIDA Ricerca) ALLA PROPOSTA INFN DI REVISIONE DEL REGOLAMENTO DEI CONCORSI


      
Il giorno 20 Aprile l'UNIRI e' stata convocata dall'INFN per comunicazioni
riguardanti la modifica del regolamento dei concorsi per l'assunzione di 
personale dipendente. Le modifiche proposte da una parte sono dovute ad

adeguamneti al decreto legislativo di riordino del CNR (successivamente

esteso agli enti vigilati dal MURST tra cui l'INFN), dall'altra introducono 
l'importante elemento di novita' della lista degli idonei nei concorsi per i 
livelli I e II dei profili di ricercatore e tecnologo.

Gli elementi di novita' piu' importanti, dovuti al recepimento delle leggi di 
riordino, riguardano le modalita' di accesso al III livello dei profili di 
ricercatore e tecnologo (Articoli 7 e 8 della bozza del nuovo regolamento 
che potete trovare sul sito web ANPRI nella sezione INFN).
Per l'ammissione ai concorsi si richiede il dottorato di ricerca o una

esperienza di ricerca (o anche professionale nel caso dei tecnologi) 
documentabile di almeno tre anni.
L'esperienza di ricerca o professionale, a meno che non maturata 
nell'ambito di contratti a termine INFN connessi ad attivita' programmata o 
di assegni di ricerca tecnologici banditi dall'INFN, dovra' essere validata 
da apposite commissioni di tre membri nominate dal presidente che rimarranno 
in carica 2 anni.
Le commissioni rilasciano una sorta di "abilitazione" per l'ammissione ai
concorsi di III livello e sono tenute ad esprimere la propria valutazione 
entro quattro mesi dal ricevimento delle istanze degli interessati.  
L'inutile appesantimento burocratico dovuto a questo contorto meccanismo
(per quale motivo non potrebbe essere la stessa commissione di concorso

a valutare preliminarmente l'idoneita' dei candidati?), sembra inevitabile 
perche' imposto dal decreto legislativo di riordino del CNR (Art. 11, 
comma 3).
C'e comunque da rilevare che, almeno per gli aspiranti ricercatori, 
l'impatto di questa novita' dovrebbe essere piuttosto limitato (la 
stragrande maggioranza proviene infatti dai corsi di dottorato). 
Per gli aspiranti tecnologi invece il discorso e' senz'altro diverso.

Altra modifica riguarda l'articolo 3 (Commissioni esaminatrici) comma 2.
La frase aggiunta riguardo al fatto che le commissioni di concorso debbano 
essere composte in maggioranza da membri "esterni" all'ente, e' ripresa
letteralmente dal decreto di riforma del CNR. Ad avviso dell'UNIRI,
l'estensione di questa norma all'INFN e' molto discutibile.
Lo spirito di questa norma e' quello di assicurare l'imparzialita' della
commissione, ma nel caso dell'INFN, considerando che tutti gli esperti
nei settori di ricerca dell'ente collaborano con l'ente stesso, si
ridurrebbe ad una incomprensibile discriminazione tra dipendenti ed
universitari associati. 

Veniamo invece alla vera novita', la lista di idonei per i concorsi di I e II
livello. L'articolo 10 ne stabilisce l'utilizzo che e' qui 
di seguito schematizzato: 
1) il bando di concorso dovra' riportare il numero dei vincitori e quello 
degli idonei;
2) la commissione di concorso propone la lista dei vincitori e quella dei 
candidati idonei in ordine alfabetico (non c'e'una graduatoria di merito);
3) il consiglio direttivo, con lo stesso provvedimento, nomina i vincitori 
e "sceglie" tra i candidati idonei ulteriori vincitori avuto riguardo 
delle esigenze funzionali delle strutture e dei programmi di ricerca 
dell'istituto. 

Il sicuro vantaggio di questo sistema sarebbe quello di poter bandire un
concorso per i livelli superiori impegnando un numero piccolo di posti
in pianta organica, utilizzando poi l'idoneita' per estendere il numero
di vincitori (eventuali scorrimenti di livello di personale interno 
all'ente non modificherebbero la pianta organica). Non si ripeterebbero

quindi piu' situazioni come quella attuale, con il concorso appena bandito 
per 45 posti da primo ricercatore, che, saturando la pianta organica, 
impedisce di fatto di poter bandire concorsi per il livello iniziale di
ricercatore. 

L'UNIRI e' assolutamente convinta della necessita' di meccanismi volti a 
favorire la progressione di carriera di ricercatori e tecnologi e 
l'accesso di giovani ricercatori nell'ente (come gia' affermato nella 
lettera di commento e critica al piano triennale 2001-2003 dell'ente 
del 2 Aprile scorso), ma non puo' fare a meno di sottolineare l'anomalia 
di un consiglio direttivo che, non disponendo di elementi di valutazione 
scientifica, si assume il potere di "pescare", basandosi su criteri generici, 
dei vincitori da un mazzo di idonei.

Siamo perfettamente convinti delle buone intenzioni che hanno ispirato questa
proposta ed apprezziamo la volonta' dimostrata dalla dirigenza di attaccare
problematiche delicate e vitali per il futuro del nostro ente.
Auspichiamo pero', proprio per l'estrema importanza della questione,  
che si avvii un'approfondita discussione all'interno dell'ente prima di
arrivare all'approvazione del nuovo regolamento dei concorsi.
In particolare riteniamo necessari correttivi che rendano piu' trasparente
la promozione degli idonei; in questo senso  l'introduzione di una 
graduatoria di merito per gli idonei potrebbe essere un possibile 
aggiustamento.
In ogni caso siamo ben consci che il problema non sia di facile soluzione,
invitiamo quindi tutti i ricercatori e tecnologi dell'ente a partecipare 
alla discussione ed a portare il loro contributo.

 
La Delegazione UNIRI