UNIRI (ANPRI-EPR, CIDA-Ricerca) UNIONE SINDACALE PER LA RICERCA - FEDERDIRIGENTI FUNZIONE PUBBLICA ANPRI-EPR Associazione Nazionale Professionale Ricercatori Enti Pubblici di Ricerca CIDA-Ricerca Sindacato Nazionale Dirigenti Enti Ricerca _____________________________________________________________ http://www.anpri.it/
L'UNIRI ha apprezzato la decisione della dirigenza dell'Ente di rinviare, come richiesto da questa stessa organizzazione nel comunicato del 23 Aprile u.s., l'approvazione della modifica del regolamento dei concorsi che era in calendario per il Consiglio Direttivo (CD) di fine Aprile. L'ulteriore mese dedicato alla discussione ha infatti consentito un piu' approfondito dibattito tra i ricercatori e i tecnologi dell'Ente sugli elementi di novita' proposti dalla bozza della dirigenza. Il tema di novita' piu' importante e' certamente quello della lista degli idonei che consentirebbe di allargare il numero di vincitori dei concorsi a II e I livello. Restano le nostre perplessita' sulla discrezionalita' del CD nella scelta degli idonei, ma rileviamo anche che nel corso della discussione non sono emerse alternative largamente condivise. E' stato anche osservato che, essendo il CD un organismo collegiale in cui sono rappresentate le diverse sezioni, il rischio di un eccessivo controllo delle carriere, da alcuni paventato, non sembra allarmante. Un punto ci preme invece sottolineare per non alimentare entusiasmi eccessivi. L'unico sicuro vantaggio di questo sistema, anche se non trascurabile, sara' quello di non impegnare un largo numero di posti in pianta organica per concorsi di progressione, consentendo di poter reclutare forze fresche al III livello anche in presenza di una pianta organica vicina alla saturazione. La possibilita' di una carriera dignitosa per tutti i ricercatori e tecnologi meritevoli, dipendera' esclusivamente dalla volonta' dell'ente di voler effettivamente aumentare il numero reale di posti ed assicurare cadenze regolari dei concorsi. L'UNIRI, come sempre, si adoperera' in ogni modo perche' questo avvenga, continuando a denunciare la compressione del personale sul III livello nonche' le pesanti ripercussioni di tale situazione sulla funzionalita' stessa dell'ente. Le altre modifiche sono quasi tutte dovute al recepimento dell'Art. 11 del decreto legislativo 30 gennaio 1999, n.19 di riordino del CNR. Ribadiamo comunque nuovamente la nostra perplessita' alla modifica dell'Art. 3 (Commissioni esaminatrici) comma 2. La richiesta che le commissioni siano in maggioranza costituite da membri esterni all'ente risulta difficilmente comprensibile per un ente come l'INFN. Lo spirito della norma dovrebbe essere quello di una maggiore imparzialita' di giudizio delle commissioni, ma nel caso dell'INFN, dove spesso negli stessi gruppi di ricerca convivono dipendenti dell'ente ed universitari associati, tale norma comporta una sgradevole discriminazione dei dipendenti nei confronti degli associati. Sebbene tale norma sia imposta dall'estensione all'INFN del decreto legislativo sopra citato, a nostro avviso dovrebbe essere almeno intergrata, cosi' come avviene nel regolamento CNR, dalla condizione che almeno uno dei membri della commissione sia interno. Questo sarebbe un apprezzato e concreto segnale di sensibilita' della dirigenza nei confronti dei dipendenti. Un'ulteriore questione che ha suscitato diverse perplessita', soprattutto tra i tecnologi, e' lo spinto parallelismo nelle procedure di reclutamento tra tecnologi e ricercatori. Il rischio, ritenuto reale, e' che la richiesta di una lunga esperienza post-laurea, decisamente giustificata e necessaria per i ricercatori, renda molto meno attraente per i giovani neo-laureati l'accesso al profilo di tecnologo e quindi difficile il relutamento dei piu' validi. In definitiva, esprimiamo comunque un giudizio globalmente positivo sui contenuti di novita' della proposta e sul metodo utilizzato dalla dirigenza per arrivare alla sua approvazione. Il nuovo regolamento costituisce una buona base di partenza per migliorare le prospettive di carriera del personale. Cio' non sara' automaticamente garantito e dipendera' dall'utilizzo dello strumento dell'idoneita' da parte dell'ente. L'UNIRI si impegnera' perche' queste positive premesse si traducano in un reale vantaggio per i ricercatori ed i tecnologi dell'ente e per l'ente stesso. Auspichiamo comunque che la discussione sul tema dei concorsi non si esaurisca con l'approvazione di questo regolamento. In particolare un'aspetto importante e molto sentito dai dipendenti, quale quello di maggiore trasparenza nelle modalita' di formazione delle commissioni, non e' stato affrontato. A nostro avviso questa e' una questione fondamentale che dovra' essere al centro della discussione nel prossimo futuro. Invitiamo quindi i ricercatori ed i tecnologi dell'ente ad avviare il dibattito affinche' si possa arrivare a proposte concrete volte a superare l'attuale centralismo nella nomina dei commissari. Il responsabile UNIRI per l'INFN Lorenzo Bellagamba