UNIRI (ANPRI-EPR, CIDA-Ricerca)
UNIONE SINDACALE PER LA RICERCA - FEDERDIRIGENTI FUNZIONE PUBBLICA

ANPRI-EPR
Associazione Nazionale Professionale Ricercatori Enti Pubblici di Ricerca

CIDA-Ricerca
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Comunicato 24 Maggio 2001

SULLA PROPOSTA DI REVISIONE DEL REGOLAMENTO DEI CONCORSI INFN


L'UNIRI ha apprezzato la decisione della dirigenza dell'Ente
di rinviare, come richiesto da questa stessa organizzazione
nel comunicato del 23 Aprile u.s., l'approvazione della modifica
del regolamento dei concorsi che era in calendario per il Consiglio
Direttivo (CD) di fine Aprile.
L'ulteriore mese dedicato alla discussione ha infatti consentito
un piu' approfondito dibattito tra i ricercatori e i tecnologi
dell'Ente sugli elementi di novita' proposti dalla bozza della dirigenza.

Il tema di novita' piu' importante e' certamente quello della
lista degli idonei che consentirebbe di allargare il numero di
vincitori dei concorsi a II e I livello.
Restano le nostre perplessita' sulla discrezionalita' del CD
nella scelta degli idonei, ma rileviamo anche che nel corso
della discussione non sono emerse alternative largamente condivise.
E' stato anche osservato che, essendo il CD un organismo collegiale
in cui sono rappresentate le diverse sezioni, il rischio
di un eccessivo controllo delle carriere, da alcuni paventato,
non sembra allarmante.
Un punto ci preme invece sottolineare per non alimentare entusiasmi
eccessivi. L'unico sicuro vantaggio di questo sistema, anche
se non trascurabile, sara' quello di non impegnare un largo numero
di posti in pianta organica per concorsi di progressione, consentendo
di poter reclutare forze fresche al III livello anche in presenza
di una pianta organica vicina alla saturazione.
La possibilita' di una carriera dignitosa per tutti i ricercatori
e tecnologi meritevoli, dipendera' esclusivamente dalla volonta'
dell'ente di voler effettivamente aumentare il numero reale di posti
ed assicurare cadenze regolari dei concorsi.
L'UNIRI, come sempre, si adoperera' in ogni modo perche' questo
avvenga, continuando a denunciare la compressione del personale
sul III livello nonche' le pesanti ripercussioni di tale situazione
sulla funzionalita' stessa dell'ente.

Le altre modifiche sono quasi tutte dovute al recepimento dell'Art. 11
del decreto legislativo 30 gennaio 1999, n.19 di riordino del CNR.
Ribadiamo comunque nuovamente la nostra perplessita' alla modifica
dell'Art. 3 (Commissioni esaminatrici) comma 2.
La richiesta che le commissioni siano in maggioranza costituite da
membri esterni all'ente risulta difficilmente comprensibile per un
ente come l'INFN.
Lo spirito della norma dovrebbe essere quello di una maggiore
imparzialita' di giudizio delle commissioni, ma nel caso dell'INFN,
dove spesso negli stessi gruppi di ricerca convivono dipendenti
dell'ente ed universitari associati, tale norma comporta una
sgradevole discriminazione dei dipendenti nei confronti degli
associati.
Sebbene tale norma sia imposta dall'estensione all'INFN del decreto
legislativo sopra citato, a nostro avviso dovrebbe essere almeno
intergrata, cosi' come avviene nel regolamento CNR, dalla condizione
che almeno uno dei membri della commissione sia interno. Questo
sarebbe un apprezzato e concreto segnale di sensibilita' della
dirigenza nei confronti dei dipendenti.

Un'ulteriore questione che ha suscitato diverse perplessita',
soprattutto tra i tecnologi, e' lo spinto parallelismo nelle
procedure di reclutamento tra tecnologi e ricercatori. Il rischio,
ritenuto reale, e' che la richiesta di una lunga esperienza
post-laurea, decisamente giustificata e necessaria per i ricercatori,
renda molto meno attraente per i giovani neo-laureati l'accesso
al profilo di tecnologo e quindi difficile il relutamento dei piu'
validi.

In definitiva, esprimiamo comunque un giudizio globalmente positivo
sui contenuti di novita' della proposta e sul metodo utilizzato
dalla dirigenza per arrivare alla sua approvazione.
Il nuovo regolamento costituisce una buona base di partenza per
migliorare le prospettive di carriera del personale. Cio' non sara'
automaticamente garantito e dipendera' dall'utilizzo dello strumento
dell'idoneita' da parte dell'ente. L'UNIRI si impegnera' perche'
queste positive premesse si traducano in un reale vantaggio per
i ricercatori ed i tecnologi dell'ente e per l'ente stesso.
Auspichiamo comunque che la discussione sul tema dei concorsi
non si esaurisca con l'approvazione di questo regolamento. In
particolare un'aspetto importante e molto sentito dai dipendenti,
quale quello di maggiore trasparenza nelle modalita' di formazione
delle commissioni, non e' stato affrontato.
A nostro avviso questa e' una questione fondamentale che dovra'
essere al centro della discussione nel prossimo futuro.
Invitiamo quindi i ricercatori ed i tecnologi dell'ente ad
avviare il dibattito affinche' si possa arrivare a proposte
concrete volte a superare l'attuale centralismo nella nomina
dei commissari.


Il responsabile UNIRI per l'INFN
Lorenzo Bellagamba