LABORATORI NAZIONALI DEL SUD

Dalla riunione dell' 11 novembre 96

La totalita` dei colleghi ricercatori e tecnologi aspira alla
conclusione delle trattative contrattuali entro la fine di quest'anno. 
Questo risulta non solo come interesse dei singoli, che chiaramente
aspirano alla giusta progressione economica, ma anche piu`
generalmente della comunita`, dato che assistiamo ad episodi di
insofferenza che denotano la presenza di un clima incandescente anche
nei rapporti con i tecnici.

L'impressione generale e` che la strada che i sindacati stanno
percorrendo, cercando l'approccio con il ministro, non sia delle piu`
brevi, considerato il grosso ostacolo che e` l'iter di una
finanziaria.  Pertanto a nostro parere si dovrebbero ricondurre i
sindacati alla ricerca di una qualche intesa con l'ARAN.  In
particolare si dovrebbe arrivare a formulare una proposta accettabile
da ambo le parti.  L'assemblea concorda all'unanimita` sui seguenti
punti:

1) Non ci sono ragionevoli speranze di mantenere il sistema di
progressione automatica attuale, anche alla luce dei recenti
emendamenti alla bozza del ddl Bassanini; un sistema di progressione
legato alla verifica (di tipo 1-0) e` accettabile, purche` non preveda
l'introduzione di tetti, il lasso di tempo non sia eccessivo (4 anni
e` accettabile) e sia sufficientemente chiaro che il valore 1 viene
normalmente attribuito, mentre la mancata attribuzione va
dettagliatamente motivata.

Come gia` emerso alcuni mesi fa, l'istituzione di premi di
"eccellenza" e` inaccettabile per le implicazioni negative che si
possono prevedere.  Bisognerebbe trovare un sistema di impiego del
denaro recuperato aumentando il periodo della progressione.  Tale
denaro puo` per esempio costituire un fondo di indennita`
opportunamente istituite, non legate alla produttivita`.

2) Non si puo` cedere sulla questione dell'orario di lavoro:  no al
cartellino magnetico.  La questione potrebbe essere correttamente
impostata sostituendo al controllo dell'orario di lavoro il controllo
di produttivita` di cui al punto 1).

Possiamo immaginare che anche partendo oggi a discutere questi punti,
non si arriverebbe alla loro completa definizione prima di fine anno. 
Per questo ci preoccupano questi chiari segni di incomunicabilita` tra
i sindacati e l'ARAN, e pensiamo che sia arrivato il momento di fare
presenti questi argomenti ai sindacati.

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ROMA 2

I ricercatori INFN di Roma 2 si sono riuniti il 29/1196 e riguardo al
contratto auspicano una chiusura dello stesso nel piu' breve tempo
possibile, ovviamente conservando alcune inderogabili punti, come gli
scatti biennali (al massimo sottoposti ad una verifica "quasi formale"
) e comunque che il livello di progressione degli stipendi non sia
troppo diverso da quello attuale.  Sono disposti a qualsiasi forma di
pressione si rendesse necessaria per raggiungere questi obiettivi.

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LECCE  2-DEC-1996

	In merito alla attuale situazione del rinnovo del contratto, i
ricercatori e tecnologi della Sezione di Lecce ritengono che in questo
momento sia indispensabile pervenire ad una rapida e positiva
conclusione della trattativa e pertanto sollecitano le parti sindacali
ad adoperarsi in tal senso.  A tale scopo, avallano la proposta
sindacale sugli incrementi biennali sottoposti alla verifica del
superamento di una soglia di produttivita', ma si dichiarano contrari
all'attribuzione di eventuali risorse disponibili sulla base di
criteri "incentivanti" o simili.

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TORINO 3-DEC-1996

    E' stata svolto una inchiesta verbale e via mail sull'opportunita'
di rinnovare il contratto sulla base delle ipotesi descritte
dall'ANPRI nell'ultima riunione dei ricercatori a Roma, o di cercare
di resistere alle pressioni per ottenere un trattamento con scatti
biennali 'automatici'.

Il risultato e' stato di perfetta parita' :  meta' degli intervistati
e' favorevole alla chiusura veloce e l'altra meta' e' propensa a
cercare di ragionare in termini di scatti biennali.

Preghiamo i rappresentanti sindacali di tener conto di questa
posizione dei ricercatori dipendenti della sezione di Torino

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BARI 3-DEC-1996


da uno scambio di opinioni avute tramite mail o in modo verbale con i
ricercatori dipendenti della Sezione, emerge la volonta' di concludere
quanto prima la fase di trattative del nostro contratto, alle migliori
condizioni possibili.  Si fa presente, che si e' fortemente contrari
all'ipotesi di contingentamento degli scatti (non si vogliono
percentuali e quindi differenze tra chi prende lo scatto e chi no), lo
scatto ci deve essere per tutti eventualmente in base ad una relazione
sull'attivita' e che questa sia di tipo on-off, senza la necessita' di
entrare nel merito dell'attivita' svolta.  Naturalmente ci si auspica
che lo scatto abbia cadenza biennale.

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TRIESTE 5-DEC-1996

Due terzi dei ricercatori contattati hanno fornito risposte.  1 si e`
astenuto gli altri si sono espressi a favore della prosecuzione delle
trattative.  Molti mi hanno pero` espresso preoccupazione per come
potrebbero evolvere le cose in fase di contrattazione.  Mentre una
proposte stile quella dell'ANPRI viene accettata, opzioni diverse
andranno ridiscusse.  Il messaggio, seppur ovvio, e' di "tenere duro"
in fase di contrattazione.

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PADOVA 4-DEC-1996

I ricercatori e tecnologi della sezione INFN di PADOVA, riuniti in
assemblea il 4 Dicembre 1996, concordano sull'esigenza prioritaria di
una risoluzione posi- tiva del contratto, sostenendo i sindacati
nell'azione gia' intrapresa.  Auspicano, peraltro, che tale azione sia
il piu' possibile collegiale, in vista di una rapida conclusione. 
Tuttavia, alla luce delle possibili proposte dell'ARAN, indirizzate ad
invidua- re tra il personale elementi da incentivare, esprimono
preoccupazione per le eventuali forzature che riceverebbe una
struttura gia' molto ben funzionante, quale e' l'INFN.

Sottolineano quindi la necessita' che, fatto comunque salvo il
principio che l'eccellenza o i ruoli di coordinamento e
responsabilita' nei servizi debbano essere gratificati (non
incentivati), le risorse economiche accantonate in tale prospettiva
siano ridotte al minimo (o nulle in attesa del riordino degli EPR, con
la legge delega), e distribuite secondo la professionalita' e
l'idealita' che contraddistingue ogni ricercatore e tecnologo
all'interno dell'INFN, se- condo i modi di espressione dei singoli,
senza privilegiare caratteristiche manageriali, didattiche o altro.

In caso contrario il ruolo di primo piano dell'INFN nel panorama
nazionale e internazionale, ruolo eminentemente scientifico che
interpreta pienamente il riferimento a ENTE PER LA RICERCA, ne
potrebbe risultare snaturato.
                                                                   
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CAGLIARI 10-DEC-1996

a Cagliari si stavano
raccogliendo i pareri sull'atteggiamento da tenere
nelle trattative per il rinnovo del contratto.
Sembra pero' che l'ultimo incontro dei sindacati con l'ARAN abbia
spostato decisamente il confronto verso la seconda delle opzioni
dell'ANPRI 
1: chiudere quanto prima le trattative con il  minimo dei danni; 
2: tenere duro sulle questioni di principio, 
rendendo quasi inutile il giro di consultazioni.

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TORINO   12-DEC-1996

Inutile dire che siamo tutti inc... per la proposta dell'ARAN !
                            
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FIRENZE  6-DEC-1996

Dall'assemblea del 6 dicembre 

Quel che emerso dalla discussione e' qui brevemente riassunto:

1) la notevole mancanza di chiarezza sulla politica dell'ARAN e in
particolare sui principi che ne informano le proposte, rendono
difficile l'espressione di pareri o suggerimenti alternativi. 
L'unanimita' dei presenti e' contraria sia agli scatti cosi' rarefatti
sia al fondo professionale, visto che la carriera e' comunque regolata
su tre livelli a cui si accede per concorso.

Se comunque dovesse essere inevitabile una retribuzione soggetta a
verifica, i presenti concordano che l'entita' di essa debba essere
minima e che le parti proponenti debbano specificare chi,come e quando
debba fare questa verifica.

2) una possibile proposta per la retribuzione 'a caldo' potrebbe
essere quella dell'accelerazione degli scatti, adottata in Spagna e
anni or sono anche dall'INFN.  Ogni due anni, ad esempio, il candidato
che desidera guadagnare lo scatto, puo' sottoporsi a verifica da parte
di commissioni nazionali.

Concludendo, in attesa dell'evoluzione della vicenda 'contratto' e
anche in forza degli ultimissimi sviluppi, i ricercatori chiedono di
proporre forme di pressione affinche', nei modi appropriati, si faccia
pervenire al Ministro della Funzione Pubblica e di conseguenza
all'ARAN, il loro completo dissenso su quanto proposto.
 
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CATANIA  11-DEC-96

Il giorno 11/12/96 si e' tenuta una riunione del personale
 ricercatore e tecnologo dell'INFN della sezione di Catania.

 ......  la maggioranza dell'assemblea si e' detta piu' che favorevole
 ad una chiusura del contratto in tempi molto ravvicinati.  La
 proposta Aran pero' non e' assolutamente accettabile in questa
 formulazione per le seguenti motivazioni:

 1) Gli scatti ogni 6 anni fanno perdere l'aggancio con
    l'inquadramento economico degli universitari e questo va contro un
    totale parallellismo fra le due carriere con possibilita' di
    mobilita' orizzontale.  Questa proposta si scontra fra l'altro
    contro quanto affermato ripetutamente anche dal ministro Berliguer
    e rischia di influire pericolosamente sulla imminente riforma
    degli enti di ricerca.  Non si capisce quindi questa ostinazione
    dell'Aran su questo punto.  C'e' anche da rilevare che gli scatti
    sessennali sono in realta' pure una presa in giro in quanto il
    contratto scade ogni due anni.  In particolare questo contratto,
    se approvato, e' gia' in scadena alla fine del 1997.  C'e' da
    notare che il contratto per l'Enea ormai quasi alla firma prevede
    gli scatti ogni 4 anni.

 2) Se in qualche modo bisogna prendere atto della volonta' di abolire
    gli automatismi, quanto meno gli scatti devono essere biennali e
    soggetti solamente ad una verifica e non ad una valutazione sulla
    qualita' del lavoro.  Quest'ultima deve essere invece affrontata
    in sede concorsuale.

 3) C'e' da rilevare anche che nella bozza manca ogni aspetto
    normativo.  Non solo a riguardo dell'ormai spinosa situazione del
    controllo dell'orario di lavoro o dei concorsi, ma anche di questo
    fondo professionale che potrebbe essere una parte consistente
    dello stipendio.  Si ritiene comunque che tale fondo debba essere
    minimo e gestito con criteri quanto piu' obbiettivi possibili.

 4) Le tabelle riportate alla fine della bozza contengono degli
    errori.  Per esempio non si parla dell'aumento previsto nel 1995 e
    le tabelle non ne tengono conto.  Secondo quanto riportato dal
    comunicato dell'Anpri sulla proposta fatta a voce dall'Aran ai
    sindacati nell'incontro del 23.10.96 l'aumento per il 95 dovrebbe
    essere dell'ordine del 6%.  Sarebbe bene chiarire meglio questi
    "dettagli" e correggere le tabelle.

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NAPOLI  13-DEC-1996

Dalla riunione dei ricercatori
.................

3) Riguardo allo stato del contratto e alle recenti proposte dell'
ARAN e' unanime il disappunto per una politica che pensa di applicare
agli enti di ricerca le direttive generiche del pubblico impiego senza
salvaguardarne le specificita' e soprattutto senza mantenere la tanto
auspicata equiparazione con l' Universita'.

L'unanimita' dei presenti e' contraria agli scatti sessennali e
soprattutto ad una cosi' ingente liberazione di risorse da attribuire
"a caldo", visto che la carriera e' comunque regolata su tre livelli a
cui si accede per concorso.  Si osserva inoltre che vincolare gli
scatti economici a verifiche troppo frequenti dell'attivita' potrebbe
portare alla esasperata ricerca di apparenti risultati a scapito di
una programmazione di piu' ampio respiro dell'attivita' scientifica.

E' opinione dei presenti che sia opportuno premere affinche' vengano
date dai Ministri competenti all' Aran direttive specifiche per gli
enti di ricerca.  Si chiede inoltre che venga rappresentato ai
Ministri Berlinguer e Bassanini e di conseguenza all'ARAN, il loro
completo dissenso su quanto proposto.

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BARI 16-DEC-1996

Verbale assemblea ricercatori e tecnologi INFN sezione di Bari del
16/12/94

E' stato discusso lo stato delle trattative sul rinnovo del contratto
e della bozza presentata dall'ARAN cosi' come riportata sulla pagina
web dello Anpri.

All'unanimita' i presenti hanno sottolineato la loro contrarieta' a
scatti esennali ritenedo il periodo eccessivamente lungo, non
giustificato e di rottura dell'attuale omogeneita' con l'Universita',
proprio nel momento in cui lo stesso Ministro Berlinguer prevede un
quadro di riforme in cui Universita' ed Enti di Ricerca sono integrati
con possibilita' di scambi bidirezionali.

L'assemblea sottolinea inoltre come al termine di ogni periodo
corrispondente ad uno scatto debba essere prevista una verifica
dell'attivita' svolta e non una valutazione dell'attivita' scientifica
, essendo questa gia' demandata ai concorsi .

L'assemblea esprime la propria contrarieta' a che l'eventuale fondo
accantonato con scatti diversi dagli attuali , possa essere impiegato
allo scopo di premiare alcune persone che in questo modo sfuggirebbero
alla logica che le valutazione sull'attivita' scientifica debbano
essere fatte in sede di concorso.

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