Riceviamo e volentieri diffondiamo 3 documenti inviati da colleghi dell'INFN relativi a:

1) COSTITUZIONE DELL'OSSERVATORIO SULLA RIFORMA DEGLI ENTI - Giugno 1998

2) PROPOSTA DELL'OSSERVATORIO DI SUPERAMENTO DELL'ORARIO DI LAVORO

3) INTERROGAZIONE PARLAMENTARE SULL'ORARIO DI LAVORO ALL'INFN

La Segreteria ANPRI-EPR


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COSTITUZIONE DELL'OSSERVATORIO SULLA RIFORMA DEGLI ENTI - Giugno 1998

I ricercatori e tecnologi degli EPR convenuti al convegno dell'8 giugno
1998 presso INFN Frascati sulla riforma degli enti di ricerca hanno
stabilito di costituire un Osservatorio .
Tale osservatorio, indipendente, e' costituito da ricercatori che
volontariamente stanno raccogliendo dati sulla riforma degli EPR.


Le informazioni che vogliamo raccogliere possono essere strutturate con il
seguente schema:

- Attori e soggetti interessati
    I nomi ed i curricula di coloro che compongono la squadra governativa
    Elenco degli EPR (con una breve descrizione del loro scopo)
    I nomi ed i curricula (foto?) dei presidenti di tutti gli epr
    Elenco dei sindacati, personaggi eminenti, rappresentativita'
    puntatori alla commisione cultura (camera e senato), bicameralina
- Quadro legislativo e normativo
    leggi,
    regolamenti,
    sentenze,
    contratti
- Testi significativi
    commenti richiesti a personaggi di spicco (presidenti, politici)
    commenti prodotti da gruppi di ricercatori
- Iniziative
    comunicati, diffide, convegni, richieste,
    manifestazioni, falo' umani, interrogazioni parlamentari

Le notizie ed i dati verranno pubblicati su un  sito WEB e potranno essere
corretti o rimossi su semplice richiesta degli interessati.

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PROPOSTA, DELL'OSSERVATORIO SULLA RIFORMA DEGLI ENTI,
DI SUPERAMENTO DELL'ORARIO DI LAVORO

Ciao,
A nome dell'osservatorio sulla riforma della ricerca e sulla situazione
contrattuale stiamo raccogliendo pareri su una proposta dei ricercatori e
tecnologi per il superamento dell'orario di lavoro in tutti gli enti.
Secondo noi  e' necessario sviluppare ed  emendare questa proposta, ad
esempio specificandone alcuni aspetti per meglio adattarli ai desideri dei
ricercatori ed alle caratteristiche degli enti. Ti preghiamo di discutere
con i tuoi colleghi questa proposta e di farci avere entro venerdi 26
giugno la versione che trova il piu' ampio consenso e che consideri adatta
al tuo ente.

Ciao Simone Cabasino e Stefano Bellucci
bellucci@lnf.infn.it

PS.  E'   I M P O R T A N T E

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PROPOSTA DEI RICERCATORI E TECNOLOGI DEGLI EPR (BOZZA)

Il contratto di lavoro del comparto ricerca, firmato il 5 marzo 1998,
impegna le parti (Articolo 35, Comma 7) a disciplinare modalita' di
gestione del tempo di lavoro per ricercatori e tecnologi che prevedano il
superamento dell'orario di lavoro (Articolo 35, Comma 1). Tali modalita'
devono essere applicate in via sperimentale dagli enti del comparto.

Facendo seguito a numerosi documenti ed iniziative tra cui:
* La relazione della commissione istituita con deliberazione dell'INFN
n.4993 del 27 gennaio 1995 (per studiare i criteri di verifica e di
valutazione dell'impegno di lavoro e della produttivita' individuale del
personale ricercatore, tecnologo e dirigente amministrativo).
* La mozione parlamentare di indirizzo al Governo per la estensione dei
decreti delegati di riforma degli Enti Pubblici di Ricerca, approvata dalla
VII Commissione della Camera nella seduta del 19-2-98.
* La  lettera di proposta dei ricercatori e tecnologi del 19 febbraio 1998.
* Decreto legislativo: Norme per la programmazione, il coordinamento e la
valutazione della ricerca scientifica e tecnologica approvato dal Consiglio
dei Ministri il  30 aprile 1998.
* Il convegno "Obiettivi,  risorse e organizzazione della  ricerca" dell' 8
giugno 1998.
* Il ricorso amministrativo del 17 giugno 1998 contro l'applicazione di
controlli automatici dell'attivita' prestata in sede per ricercatori e
tecnologi INFN.

Noi ricercatori e tecnologi presentiamo la nostra proposta sulle modalita'
di verifica e valutazione dell'impegno  di lavoro e della produttivita'
individuale del personale ricercatore, tecnologo, affinche' le parti
firmatarie del contratto la recepiscano come elemento fondante della
trattativa a cui sono impegnati dal CCNL (comma 7 art. 35).

La mozione parlamentare di indirizzo impegna il governo a non mutuare dalla
pubblica amministrazione l'organizzazione del lavoro per ricercatori e
tecnologi superando le difficolta derivate dal Dlg. n. 29 del 1993 (a cui
gli enti hanno sempre fatto appello per giustificare l'introduzione di
controlli automatici dell'orario di lavoro). A seguito del Decreto
legislativo del 30 aprile 1998 dovranno essere introdotte nei futuri
decreti legislativi, contratti e regolamenti norme per la valutazione
dell'attivita' dei ricercatori e tecnologi, dei gruppi di ricerca e degli
enti. La presente proposta recepisce queste linee guida, per quanto
possibile, data la situazione normativa attuale.

Con la Legge 168 del 9 maggio 1989 e norme successive si e' stabilito che
gli enti di ricerca hanno individualmente autonomia organizzativa e  che si
danno ordinamenti autonomi, nel rispetto delle loro finalita'
istituzionali, con propri regolamenti. Pertanto la sperimentazione delle
modalita' generali proposte in questo documento deve poter essere attivata
con tempi diversi nei diversi enti del comparto, con integrazioni e
varianti che salvaguardino le esigenze e le specificita' di ogni singolo
ente.

I ricercatori ed i tecnologi devono riassumere annualmente in una relazione
le attivita' di ricerca (e/o di servizio) svolte per conto dell'ente di
appartenenza.  Tale relazione e' destinata agli organi dirigenti dell'ente.
E' demandato all'autonomia organizzativa del singolo ente identificare chi
attesta la veridicita' della relazione (puo' trattarsi di responsabili
scientifici o di un organo collegiale locale dell'ente). Nei casi dubbi i
ricercatori ed i tecnologi hanno facolta' di rivolgersi ad un'istanza
nazionale (specifica per ogni ente) che e' chiamata ad esaminare il caso ed
a presentare una relazione riassuntiva.

I ricercatori ed i tecnologi devono autocertificare con una dichiarazione
mensile di aver ottemperato agli obblighi di legge in materia di orario di
lavoro e specificare i giorni di presenza nella sede di lavoro, di
attivita' fuori sede, di ferie, di malattia, di sciopero o di missione.

Le relazioni, assieme alle autocertificazioni, rimangono agli atti e
saranno utilizzate a termini di contratto (Art. 26 comma 3) per verificare
la regolarita' dell'attivita' prestata ai fini dell'avanzamento
stipendiale.

Considerato che il lavoro di ricerca e' svolto con il contributo essenziale
del personale tecnico degli enti, riteniamo che anche per queste figure
professionali si debbano prevedere modalita' di verifica piu' adatte
all'attivita' di supporto alla ricerca.
Su questa base proponiamo che sia introdotta per tutto il personale tecnico
dei livelli IV-X la possibilita' di autocertificare una parte del proprio
orario, proporzionalmente ai livelli di responsabilita' tecnica e
scientifica nell'ente.

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3) INTERROGAZIONE PARLAMENTARE del ? SULL'ORARIO DI LAVORO ALL'INFN

Il sottoscritto On. Malgieri
interroga il Ministro della ricerca scientifica e tecnologica On.
Berlinguer ed il min. Funzione Pubblica On. Bassanini per conoscere se,
* posto che il D.lgs del 30/4/98 sulla riforma degli enti di ricerca
introduce  il principio della valutazione del lavoro per gli enti di
ricerca
* posto che la risoluzione della commissione parlamentare VII della Camera
del 19/2/98 impegna il governo a non mutuare dal pubblico impiego
l'organizzazione del lavoro negli enti di ricerca e ad equipararla nella
sostanza all'ambito universitario, superando le difficolta' derivate dal
D.lgs. 29 del 3/2/93
* posto che il contratto nazionale dell'area della dirigenza e delle
specifiche tipologie professionali (periodo 1994-1997) degli enti di
ricerca conferma che i ricercatori e tecnologi godono di autonomia nello
svolgimento dell'attivita' di ricerca, con autonoma determinazione del
proprio tempo di lavoro.
* posto che, riguardo allo specifico caso dell'Istituto Nazionale di Fisica
Nucleare (INFN) l'OCSE riconosce l'ottimo livello della ricerca di tale
Ente nella competizione internazionale e che questo giudizio e' stato
riconfermato di recente dalla commissione di valutazione internazionale
presieduta dal Prof. B. Richter.
* posto che anche il ministro On. Luigi Berlinguer ha espresso in lettera
(24/feb/1998 prot. 8733/MB) che l'esperienza dell'INFN costituisce per il
nostro paese un patrimonio prezioso, che la collaborazione con le
universita', che ha consentito il successo di imprese scientifiche di
rilievo internazionale, deve proseguire COME NEL PASSATO e che la riforma
in atto intende valorizzare le autonomie e responsabilizzare i soggetti,

essi non ritengano che una minore liberta' nella gestione dell'orario di
lavoro, cosi' come imposta dalla lettera 20.4.1998 prot. 1418/16.0.1/P del
Presidente Prof. Luciano Maiani ai Direttori delle Strutture dell'INFN,
corrisponda ad una organizzazione del lavoro di ricerca maggiormente
burocratica, dotata di minore flessibilita', estranea agli altri maggiori
centri di ricerca europei ed internazionali, lesiva dell'autonomia e della
forte responsabilizzazione personale tradizionalmente diffusa tra i
ricercatori e i tecnologi;
-     non ritengano  inoltre che tali provvedimenti attuativi tendano solo
a far nascere una conflittualita', fra ricercatori e dirigenza, finora
sconosciuta nell'ambito dell'Infn;
-    e non ritengano infine che la normativa prevista del Prof. Maiani
nella lettera anzidetta sia in sostanziale contrapposizione con lo spirito
dello schema di riforma del comparto ricerca.