GLI ISTITUTI DI RICERCA E SPERIMENTAZIONE AGRARIA

Gli Istituti di Ricerca e Sperimentazione Agraria (IRSA) sono stati istituiti dal D.P.R. 1318/67 e successivamente regolati dalla Legge 987/77 e D.P.R. 245/78.

Gli Istituti sono sottoposti a vigilanza del Ministero dell'Agricoltura (e successive modificazioni: MiRAAF, MiPA), ai cui ruoli afferisce la quasi totalita' del personale in servizio.

Gli IRSA sono articolati in Sezioni Operative Centrali (ossia ubicate presso la Sede di ciascun Istituto) e Periferiche (con varia dislocazione sul territorio nazionale); il numero di Sezioni è variabile da Istituto a Istituto (fino a 14 per l'I.S. per la Cerealicoltura).




ISTITUTI                         SEZ. CENTRALE
Ist. Sperim. Agronomico          Bari
Ist. Sperim. Agrumicoltura       Acireale (CT)
Ist. Sperim. Apicoltura          Trento
Ist. Sperim. Cerealicoltura      Roma
Ist. Sperim. Colture Foraggiere  Lodi
Ist. Sperim. Colture Industriali Bologna
Ist. Sperim. difesa del suolo    Firenze
Ist. Sperim. Elaiotecnica        Pescara
Ist. Sperim. Enologia            Asti
Ist. Sperim. Floricoltura        Sanremo
Ist. Sperim. Frutticoltura       Roma
Ist. Sperim. Lattiero-Caseario   Lodi
Ist. Sperim. Meccanizzazione 
                    Agricola     Roma
Ist. Sperim. Nutrizione Piante   Roma
Ist. Sperim. Olivicoltura        Cosenza
Ist. Sperim. Orticoltura         Salerno
Ist. Sperim. Patologia vegetale  Roma
Ist. Sperim. Selvicoltura        Arezzo
Ist. Sperim. Tabacco             Scafati (SA)
Ist. Sperim. Valorizzaz. Tecnol. 
             Prod. agricoli      Milano
Ist. Sperim. Viticoltura         Conegliano
Ist. Sperim. Zoologia            Firenze
Ist. Sperim. Zootecnia           Roma

Ciascun Istituto è retto da un Consiglio di Amministrazione composto da un Presidente di nomina politica e da oltre 15 Consiglieri di varia estrazione (un Rappresentante del Personale, un esperto designato dal CNR, alcuni funzionari del Ministero quali rappresentanti dello stesso, funzionari di altri Ministeri, alcuni esperti designati dalle organizzazioni del settore). Ogni Sezione è affidata ad un Direttore di Sezione, di ruolo ministeriale e incaricato fino al pensionamento, nominato previo concorso per titoli ed esami.

La Direzione scientifica è affidata ad un Direttore di ruolo nominato mediante concorso per soli titoli, che rimane in carica fino al pensionamento.

Il Programma dell'attivita' scientifica è formulato annualmente da un Comitato Scientifico costituito da Direttore e Direttori di Sezione (membri di diritto), da due rappresentanti dei Ricercatori (eletti con mandato triennale), da un rappresentante del CNR e da un esperto del settore designato dal Ministero. Il Programma, articolato in schede di ricerca proposte dal Direttore, dai Direttori di Sezione o dai Ricercatori, viene esaminato dal Comitato Nazionale della Sperimentazione Agraria (CNSA), istituito presso il Ministero, che formula un parere in base al quale la Direzione Generale competente delibera o meno il finanziamento delle singole attivita'.

Inoltre, sulla base degli obiettivi di politica agraria enunciati nelle sedi opportune, il Ministero definisce Programmi di ricerca straordinari e Progetti finalizzati di durata poliennale, affidati ad un coordinatore che puo' essere anche esterno al Ministero (spesso si tratta di un Professore universitario), cui partecipano in base al contenuto alcuni Istituti ed altre Istituzioni esterne (Istituti Universitari, del CNR, Istituti o Centri Regionali, ecc.).

L'organico dei Ricercatori è attualmente ripartito nei due soli profili di Primo Ricercatore e di Ricercatore. Cio' in seguito all'attuazione da parte del Ministero di un giudizio di idoneita' bandito nel 1989, in applicazione del D.P.R. 568, in mancanza di organici definiti per i vari profili per Istituto.

Con la recente emanazione delle nuove piante, gli organici dei vari Istituti sono stati in una certa misura ridotti e ripartiti sui tre profili della carriera: su un totale di 339 unita' sono previsti 23 Dirigenti di Ricerca, 137 Primi Ricercatori e 179 Ricercatori, corrispondenti rispettivamente al 7, 40 e 53% dei posti. Tale ripartizione viene grosso modo rispettata per ogni Istituto. Tuttavia le nuove piante organiche non prevedono posti di Direttore e Direttore di Sezione.

Quanto al ruolo dei Tecnologi, nelle nuove piante organiche sono stati previsti 55 posti che corrispondono grosso modo ai posti attualmente coperti da laureati non Ricercatori assunti in profili professionali di IV livello (Funzionario agrario, Biologo, Chimico) che sono conservati ad personam in attesa dell'emanazione di bandi di concorso riservati. Nel frattempo, a circa 10 anni dall'assunzione, e' stato applicato il contratto siglato per il resto del personale, e nelle nuove piante organiche non sono stati previsti posti di Primo Tecnologo e di Dirigente Tecnologo, negando in tal modo ogni prospettiva di carriera.

L'eccessiva frammentazione ha naturalmente determinato istanze di riforma della rete IRSA. Da tempo si prospetta di riconvertire gli IRSA in un Ente unico, istituendo aree di ricerca e di laboratori. Questa nuova articolazione consentirebbe maggiori interazioni tra i ricercatori, non piu' confinati nell'ambito ristretto delle Sezioni. Allo scadere del 30° anno dall'istituzione degli IRSA, il governo ha deciso di varare un progetto di riforma che prevede una conversione degli IRSA in Agenzia (stessa soluzione proposta anche per altri Enti strumentali), la quale dovrebbe inoltre procedere alla ridefinizione del numero e della dislocazione dei siti di ricerca.