RESOCONTO RIUNIONE SINDACALE PRESSO IL MiPA L'8 MAGGIO 1998

In seguito a specifica richiesta dell'ANPRI-EPR, il giorno 8 maggio si e' tenuto presso il MiPA un primo incontro finalizzato all'applicazione del nuovo CCNL dell'Area Dirigenziale del comparto Ricerca, con il seguente ordine del giorno:

- art. 53, disposizioni particolari per il personale MiPA;

- art. 35, orario di lavoro;

- art. 37, titolarita' della ricerca da parte del ricercatore e del tecnologo.

Hanno partecipato all'incontro la Dott.ssa Delle Monache, il Dott. Bianca, il Dott. Pitrone e il Dott. Scacchi per il MiPA, il Prof. Quacquarelli in rappresentanza dei Direttori di Istituto, e delegazioni ANPRI, DIRSTAT-CONFEDIR, CONFSAL e CGIL-CISL-UIL.

La riunione si e' aperta con una richiesta di informazioni sui tempi previsti per l'applicazione della parte economica, previa anticipazione che presso la maggioranza delle altre Istituzioni l'erogazione dei miglioramenti stipendiali e' gia' avvenuta, ed in alcuni enti sono stati corrisposti anche gli arretrati. La parte ministeriale ha risposto che nel nostro caso cio' non sara' possibile ne' per maggio, ne' per giugno; successivamente, in risposta a ripetute sollecitazioni, il Dott. Scacchi ha ammesso che non era il caso di prendere in giro nessuno, e che per l'emanazione di 340 decreti di applicazione del nuovo CCNL sarebbero stati necessari almeno 200 giorni lavorativi, potendo il suo ufficio al più risparmiare qualche giorno se non gli si fosse fatto perdere altro tempo (!). Le generali proteste e le richieste di consentire l'applicazione provvisoria sulla base dell'anzianita' attualmente riconosciuta non hanno prodotto alcuna modifica dell'atteggiamento di sostanziale indifferenza alle esigenze di una pronta applicazione dopo anni di attesa. Di fronte alla meraviglia espressa circa la non disponibilita' di sistemi informatici in grado di accelerare le procedure, il Dott. Scacchi e' giunto ad auspicare che le lagnanze possano finalmente produrre un potenziamento dell'ufficio in questo senso. È risultato evidente in questa occasione il perdurare dell'atteggiamento dilatorio del Ministero nei confronti della gestione corrente delle attività istituzionali, mancando completamente la capacità di programmare e ricorrendo alla gestione dello straordinario. E' chiaro altresì che i ritardi nella definizione del nuovo CCNL non erano di per se' sufficienti; occorrono anche le lamentele del personale, altrimenti potrebbe continuare a bastare una macchina da scrivere. In considerazione dell'atteggiamento stucchevole esibito dai funzionari preposti, l'ANPRI decidera' rapidamente le misure da opporre onde scongiurare che anche questa volta si ripeta una attesa di durata indefinita.

La riunione e' proseguita con la richiesta da parte CISL, sostenuta anche da CGIL e da UIL, di revisione dell'ordine del giorno, avendo per il proponente gli argomenti previsti importanza secondaria rispetto a questioni generali da affrontare prioritariamente. La Dott.ssa Delle Monache ha osservato che questo era solo un primo incontro e che la previsione dei tre argomenti specifici era dovuta alla rilevanza delle norme transitorie previste per i Ricercatori e Tecnologi IRSA, e alle richieste di chiarimenti sul nuovo orario di lavoro da parte di alcuni Direttori. Le altre OO.SS. si sono dichiarate per il rispetto dell'O.d.G. previsto e per l'aggiunta delle questioni sollevate dai sindacati confederali in coda allo stesso. I rappresentanti CGIL-CISL-UIL hanno risposto che il mancato accoglimento della loro proposta avrebbe determinato un inasprimento del confronto che avrebbe potuto indurli alla richiesta di un tavolo di trattativa separato; dopo una ennesima conferma da parte delle altre delegazioni presenti dell'opportunita' di rispettare l'O.d.G., gli stessi giungevano ad abbandonare la seduta.

Quest'ultima e' normalmente proseguita con la discussione del primo punto, relativamente al quale la Dott.ssa Delle Monache ha informato i presenti dell'imminente bando di un nuovo giudizio di idoneita' per l'accesso al profilo di Primo Ricercatore. L'ANPRI, la DIRSTAT e la CONFSAL hanno lamentato che un intervento del Ministero nella fase conclusiva delle trattative ha determinato il differimento della data di riferimento per il calcolo dell'anzianita' richiesta per l'ammissione al giudizio (8 anni) da quella di stipula contrattuale (5 marzo 98) al 31 maggio 97, con una retrodatazione di oltre 9 mesi che porterebbe all'esclusione dalla partecipazione al giudizio di 27 Ricercatori. La Dott.ssa Delle Monache ha confermato che il cambiamento e' stato apportato in seguito all'emanazione del Decreto legislativo n. 143/97 che, sopprimendo il MiRAAF, ha altresì reso nulle le piante organiche vigenti in base alle quali era stata effettuata la ricognizione dei posti. L'emanazione di nuove piante organiche per i 23 IRSA non sarebbe possibile in quanto si tratterebbe di un atto contrastante con le ipotesi di conversione in Ente unico contemplate nel medesimo Decreto; di qui la necessita' di fare riferimento ad un termine antecedente al 4 giugno. L'ANPRI ha osservato che si tratta si una motivazione di carattere meramente burocratico che non può risultare lesiva dei diritti di un elevato numero di Ricercatori, e, d'accordo con la DIRSTAT, ha chiesto nel contempo al Ministero di rivedere la data di riferimento mediante ricorso a strumenti quali l'interpretazione autentica dell'art. 53 con l'ARAN o una coda contrattuale. La controparte si e' detta favorevole ad una iniziativa delle OO.SS. in tal senso, pur confermando l'intenzione di emanare, comunque, un primo bando con riferimento alla data del 31 maggio 97, che sara' presumibilmente pubblicato in tempi brevi. Relativamente al comma 2 che prevede l'inquadramento nel profilo di Tecnologo dei colleghi attualmente in servizio nei profili di Funzionario agrario, Biologo, Biologo direttore, Chimico e Chimico direttore, e' stato ribadito che la data di inizio del nuovo inquadramento e' il 1 luglio 1989. L'ANPRI ha poi chiesto se il Ministero prevede di considerare l'anzianita' cosi' riconosciuta in detto profilo a quanti siano nel frattempo divenuti Ricercatori, ricevendo una risposta evasiva dal Dott. Bianca; sulla questione l'ANPRI ha comunque annunciato l'invio di un parere al fine di consentire una corretta applicazione del nuovo CCNL per i colleghi interessati ed evitare l'emissione di decreti di correzione, come avvenuto in sede di applicazione del DPR 171/91.

Passando al secondo punto (orario di lavoro), la Dott.ssa Delle Monache ha subito lamentato la scarsa chiarezza della nuova normativa e le numerose richieste di chiarimento ricevute dai Direttori. Le OO.SS. hanno invece sottolineato che essa e' sufficientemente chiara, mentre ciò che non e' comprensibile e' il motivo della differenziazione rispetto ai dirigenti amministrativi, per i quali non e' previsto l'obbligo di osservare un orario di lavoro. Il Dott. Bianca ha esposto il proprio personale parere che Ricercatori e Tecnologi pur essendo stati inclusi nell'area dirigenziale non sono da considerarsi dirigenti (?). Mentre si e' convenuto sul venire meno di obblighi quali il rispetto di un orario giornaliero, la compresenza e le fasce orarie in entrata, maggiori difficolta' interpretative sembrano sorgere sulla autonoma determinazione del lavoro svolto al di fuori dell'Ente e fuori dell'orario di servizio ivi praticato. È stato ribadito da parte sindacale che i Direttori di Istituto, partecipando attivamente insieme a tutto il personale scientifico alla programmazione generale del lavoro nell'Istituto, determinano e contemporaneamente vengono informati delle attivita' dei Ricercatori e Tecnologi; ogni altra forma di controllo burocratico a priori appare essere in contrasto con lo spirito e la norma dell'articolo 35 del contratto, che esplicitamente prevede la autocertificazione a posteriori del tempo trascorso fuori dall'Ente e fuori del normale orario di servizio.

Il Dott. Bianca ha quindi sostenuto che la questione dovesse rientrare nel novero degli argomenti da discutere a livello decentrato. Le OO.SS. hanno viceversa ribadito che l'orario di lavoro non e' assolutamente oggetto di trattativa decentrata, come disposto dall'art. 67, ma deve essere applicato direttamente. Veniva così richiesto che il Ministero provvedesse ad emanare una circolare per invitare i Direttori a dare applicazione all'art. 35, predisponendo le procedure operative del caso, tenuto conto della variegata situazione nei vari Istituti e sezioni periferiche, dell'impossibilita' a ridurre ad una normativa cogente materie che rientrano nel campo del buon comportamento e che in ogni caso deve essere fatto salvo il buon andamento dell'Istituto. Da parte ministeriale e' stata dichiarata l'intenzione di non influenzare l'atteggiamento che i Direttori assumeranno in merito; in ogni caso gli stessi avrebbero avuto modo di discutere della questione in una loro riunione di prossima convocazione.

Sempre in connessione all'orario di lavoro, sono state chieste delucidazioni sulle modalita' di erogazione dei buoni pasto e sui termini di decorrenza del diritto alla loro percezione. Il Dott. Pitrone ha risposto che in tempi non meglio precisati verra' effettuata la ricognizione delle esigenze medie al fine di reperire le risorse finanziarie, dopodiché verranno definiti gli stanziamenti e si procedera' alla distribuzione dei buoni. I tempi di attesa pertanto non sono precisabili; quello che e' certo e' che la decorrenza e' stata fissata al 5 marzo 98 in applicazione dell'art. 2 - comma 2 - secondo il quale gli effetti giuridici del CCNL decorrono dalla data di stipulazione, salvo diversa previsione.

Riguardo all'articolo 37, l'ANPRI ha chiesto al Ministero di ribadire, nell'ambito delle circolari applicative del contratto, l'obbligo fatto agli Enti, ed in particolare ai Direttori di Istituto, di assicurare che la gestione dei finanziamenti su progetti acquisiti direttamente da Ricercatori e Tecnologi sia attribuita ai Ricercatori e Tecnologi stessi e che vengano messe regolarmente a disposizione le risorse previste dai progetti approvati e finanziati, tenendo conto che nelle varie realta' degli Istituti, queste norme di comportamente non sono di fatto sempre rispettate. Il Ministero, per bocca del Dott. Bianca e della Dott.ssa Delle Monache, nel concordare pienamente sul fatto che la norma vada rispettata configurandosi altrimenti violazione della normativa contrattuale, ha risposto che la articolazione del CCNL sulla materia era chiara al punto da non richiedere ulteriori specificazioni.




La Delegazione ANPRI-EPR