Data: 13 Gennaio 2000
Prot. N. 599
Al Ministro per le Politiche Agricole e Forestali
On. Paolo De Castro
Fax 06-4746178
Oggetto: nomine degli organi direttivi del nuovo Consiglio per la Ricerca e Sperimentazione in Agricoltura
I ricercatori degli ex I.R.S.A., ben consapevoli dell'importanza
dell'attuale momento storico, che vede finalmente in attuazione la riforma
lungamente attesa del complesso di strutture di ricerca facenti capo al
Ministero dell'Agricoltura, intendono partecipare al processo di
definizione del nuovo ente unico, del quale sentono di rappresentare la
struttura portante.
Il sistema ricerca italiano soffre, in generale, di un complesso di
disfunzioni derivanti da una storica mancanza di legami con il sistema
economico nazionale. E' fatto noto che la componente pubblica ha, nel
sistema ricerca italiano, una importanza relativa superiore a quella
presente in altri sistemi nazionali, europei ed extra europei.
La mancanza di una committenza privata e la scarsa efficienza delle
strutture pubbliche ha determinato anche una carenza di connotazione
sociale e del senso di importanza strategica dentro e fuori del sistema
ricerca.
Il settore ricerca in agricoltura ha probabilmente meno problemi di
committenza rispetto ad altri settori, se si considera che, nei Paesi
industrializzati, l'agricoltura, accanto agli aspetti meramente produttivi,
ha anche una funzione di controllo del territorio, di competenza
eminentemente pubblica, e nel Paese la percezione dell'importanza di una
tale funzione di controllo è andata aumentando nel tempo.
I ricercatori del C.R.S.A. hanno quindi motivi per ritenere più che maturi
i tempi perché il sistema politico italiano attribuisca alle strutture di
ricerca in agricoltura, fra le quali segnatamente il nuovo ente,
l'importanza strategica che finora è mancata, intervenendo in modo da
accrescerne dimensioni ed efficienza.
I primi atti, di natura politica, sono le nomine di competenza governativa
degli organi del Consiglio, in particolare del Presidente.
La nomina del Presidente appare evidentemente determinante, anche e
soprattutto per il valore simbolico come primo atto del lungo processo di
definizione del nuovo ente, il cui indirizzo può risultare fissato in una
direzione piuttosto che in altre proprio in conseguenza di questa prima
scelta.
L'ANPRI-EPR vuole provare a definire un "profilo ideale" per questa figura,
essendo l'associazione ben conscia della necessità, da parte dei
ricercatori del Consiglio per la Ricerca e Sperimentazione in Agricoltura,
di far sentire la propria presenza.
A titolo di premessa, i ricercatori del C.R.S.A., che l'ANPRI qui
rappresenta, concordano pienamente con la necessità, da Lei espressa in più
di una occasione, di rimuovere le disfunzioni che hanno penalizzato i
vecchi I.R.S.A.,
Il primo Presidente dell'ente dovrà affrontare il difficile compito di
promuovere e garantire condizioni adatte a far emergere la cultura della
collaborazione che deve caratterizzare una struttura di ricerca; per
adempiere al compito sarà opportuno che venga scelto all'esterno degli
Istituti, non per carenza, fra il personale scientifico attuale, di
professionalità adeguate, ma per evitare anche il sospetto di visioni
partigiane, che inficierebbe seriamente l'instaurarsi del clima di fiducia
costruttiva necessario soprattutto nella prima fase.
La scelta dovrà tenere conto della necessità, per il nuovo ente, di
proporsi come valido partner in ambito internazionale, vista l'oggettiva
carenza italiana nella partecipazione a ricerche a finanziamento europeo;
la persona scelta dovrà perciò godere di consensi in ambito internazionale.
Il Presidente dovrà avere la capacità di scegliere le persone cui affidare
incarichi importanti, principalmente Direttore generale, e Direttori degli
Istituti o come altro si chiameranno le articolazioni territoriali
dell'ente, in ottemperanza con il dettato del decreto di riorganizzazione
che parla eplicitamente di "esperti ad elevata qualificazione
professionale", libero da condizionamenti politici o di altra provenienza e
contrari ad una corretta gestione sulla base dei principi di autonomia
fortemente stabiliti nel decreto istitutivo, e dovrà inoltre aver dato
dimostrazione di saper tenere nel giusto conto l'espressione della volontà
del personale tutto nella definizione iniziale di statuto e regolamenti e
nella gestione in condizioni di regime.
Il Segretario Generale ANPRI-EPR
Dott. Bruno Betrò