Roma, 11 luglio 1997
Prot. 101

OGGETTO: Parere sulla proposta di articolazione dell'orario di lavoro dell'ISPESL

Il presente documento esprime il parere dell'ANPRI-EPR sulla proposta dell'Amministrazione ISPESL in materia di orario di lavoro.

L'ANPRI-EPR ritiene inopportuna e intempestiva la proposta di cui all'oggetto data la probabile imminente chiusura del contratto per il personale dal III al I livello contenente novitą in materia di orario di lavoro. A tale proposito l'ANPRI-EPR ricorda che l'accordo quadro stipulato tra l'ARAN e le OO.SS. per l'area dirigenziale ha sostituito al termine "orario di lavoro" quello di "tempo di lavoro" allo scopo di eliminare per il personale dirigenziale fra cui le specifiche tipologie professionali della dirigenza i controlli obiettivi e di tipo automatizzato (vedi cartellino).

In linea con tale motivazione l'ANPRI-EPR in sede di trattativa sostiene per il nuovo contratto l'inadeguatezza di qualsiasi riferimento alle 36 ore settimanali in quanto contrastante con l'autonomia e le esigenze professionali del personale ricercatore e tecnologo.

L'ANPRI-EPR ritiene quindi del tutto inadeguata la proposta della Amministrazione ISPESL in materia di orario di lavoro in quanto non funzionale all'attivitą svolta dell'Istituto, con particolare riferimento all'attivitą di ricerca, e non corrispondente alle istanze portate avanti dalla scrivente Associazione in sede contrattuale.

L'ANPRI-EPR considera del tutto eccezionale da parte dell'ISPESL la tempestivitą di deliberazione riguardante l'orario di lavoro considerando il ritardo quasi decennale con cui sta ancora realizzando l'inquadramento relativo al 568/88 ed il ritardo quasi triennale relativo alla definizione dell'Ordinamento dei Servizi.

L'ANPRI-EPR chiede quindi all'Amministrazione ISPESL di rimandare la trattativa decentrata in materia di orario di lavoro alla chiusura del contratto per il personale dal III al I livello.

Il Segretario Generale dell'ANPRI-EPR
Dott.ssa Vincenza Celluprica