Data 22 Marzo 2000
Prot. 302

Al Ministro per la Funzione Pubblica
On.le Franco Bassanini
Fax 06-68997433

Oggetto: nuovo regolamento di organizzazione dell'ISTAT

Egregio Sig. Ministro,

L'UNIRI (ANPRI-EPR, CIDA-Ricerca), sentito il parere dei ricercatori e tecnologi dell'ISTAT, ha esaminato la proposta di nuovo regolamento di organizzazione predisposto dall'ISTAT, attualmente sottoposto al vaglio della Funzione Pubblica.

Questa Organizzazione deve rilevare che il regolamento, pur ispirandosi alla distinzione delle funzioni di indirizzo politico e di gestione negli enti pubblici non economici, lascia al Presidente e al Consiglio poteri molto ampi che sconfinano nella gestione (tali risultano, ad esempio, il potere del Presidente di emanare atti generali di organizzazione o quello di definire, insieme al Consiglio, i centri di responsabilità), accentuandone ulteriormente il carattere di Ente "presidenzialista".

Riteniamo che il nuovo regolamento debba essere l'occasione per ridisegnare l'ISTAT, dando all'Istituto un assetto organizzativo innovativo, più adeguato a un moderno Ente di ricerca, e che quindi l'occasione non vada sprecata. Si è preferito invece, nella proposta formulata dall'ISTAT, mantenere e accentuare un assetto organizzativo verticistico e piramidale, introducendo per di più un ulteriore livello gerarchico (i direttori centrali), di cui per altro non sono esplicitate le funzioni, che, di fatto, limita l'autonomia dei Servizi e "allontana" dai momenti decisionali i diretti responsabili dell'attività di ricerca e di produzione (anzitutto i dirigenti dei servizi ma, ancor di più, tutti gli altri ricercatori e tecnologi).

Rileviamo inoltre il mancato riconoscimento, nel nuovo assetto organizzativo, del ruolo e delle funzioni svolte da Unità operative e Progetti, che pure sono le indispensabili strutture organizzative di base dell'attività dell'Istituto, in quanto è ad essi che sono assegnati i compiti più strettamente operativi della produzione statistica. Questa "assenza", oltre a disconoscere la realtà operativa dell'Istituto, mortifica ingiustamente la professionalità e l'impegno dei Ricercatori e Tecnologi che, incaricati di dirigere le Unità operative e i Progetti, non vedono riconosciuta in alcun modo, questa loro funzione "dirigente". Altrettanto critica poi deve essere la nostra valutazione riguardo al metodo con cui si è arrivati all'elaborazione di questo nuovo regolamento. Data la rilevanza dell'atto in questione che va a ridefinire le modalità di funzionamento dell'ISTAT, sarebbe stato del tutto opportuno un confronto preventivo con la dirigenza dell'ISTAT e con le OO.SS. Il nuovo assetto organizzativo risulterà infatti tanto più efficiente quanto più sarà conosciuto e condiviso dai soggetti più direttamente interessati e coinvolti dalla riorganizzazione.

L'informazione del personale sui regolamenti, prevista nei decreti di riordino del CNR e degli altri enti ai quali è stata estesa la normativa CNR, dovrebbe perciò essere introdotta, per analogia, anche nel nuovo regolamento dell'ISTAT. Chiediamo perciò che il Ministro per la Funzione Pubblica richieda al Consiglio dell'ISTAT di avviare forme di consultazione con i Ricercatori e Tecnologi dell'Ente in modo da raccogliere le loro osservazioni e proposte in merito.

Occorre rilevare inoltre l'assenza di forme di rappresentanza della comunità scientifica interna, come avviene invece nei Comitati di consulenza scientifica per altri Enti di ricerca. Il nuovo regolamento si limita a formalizzare la Conferenza dei Capi Servizio che, oltre a non essere un organismo di rappresentanza elettiva della comunità scientifica, ha compiti consultivi indeterminati e può riunirsi solo a discrezione del Presidente o del Direttore Generale. L'UNIRI (ANPRI-EPR, CIDA-Ricerca) ribadisce l'importanza di trovare, in analogia con gli altri Enti del Comparto, forme di rappresentanza elettiva e di coinvolgimento attivo della componente scientifica interna nel governo dell'attività scientifica e di produzione dell'ISTAT.

Infine, in merito alla possibilità di reclutare dirigenti generali con contratto privato dall'esterno, consentita all'ISTAT dal d.lgs. 419/99, art.6 comma 3, l'UNIRI (ANPRI-EPR, CIDA-Ricerca) ritiene che questa non debba essere affidata esclusivamente alla discrezionalità del Presidente ma, al contrario, regolamentata con criteri che garantiscano la più assoluta trasparenza nel processo di selezione.

Il Presidente UNIRI (ANPRI-EPR, CIDA-Ricerca) Dott. Bruno Betrò