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UNIRI  (ANPRI-EPR,  CIDA-Ricerca) 
UNIONE SINDACALE PER LA RICERCA 
FEDERDIRIGENTI FUNZIONE PUBBLICA 
 
 
ANPRI-EPR 
Associazione Nazionale Professionale Ricercatori 
Enti Pubblici di Ricerca
CIDA - Ricerca 
Sindacato Nazionale Dirigenti 
Enti di Ricerca

COMUNICATO
I risultati definitivi delle elezioni delle RSU
con liste UNIRI(ANPRI-EPR, CIDA-Ricerca)
confermano che la meta' dei R&T ha votato le liste UNIRI.
L'adeguata presenza di R&T nelle RSU assicurata esclusivamente
grazie ai membri eletti nelle liste UNIRI

 

Delle 170 RSU totali del comparto ricerca, UNIRI(ANPRI-EPR, CIDA-Ricerca) ha presentato liste in 41 RSU, ove lavorano il 70 % dell'elettorato complessivo ed i tre quarti dei R&T. L'affluenza alle urne e' stata molto alta, anche tra i R&T: essi hanno compreso che, nonostante le regole inique volute da CGIL, CISL e UIL, l'unico modo di difendere la loro presenza nelle RSU era quella di partecipare al voto e di votare per le liste UNIRI.

Il numero di voti raccolti dalle liste UNIRI e' stato inferiore solo a quello raccolto dalle liste CGIL tra tutto il personale. Riportando i risultati al voto dei soli R&T, UNIRI risulta aver raccolto la maggioranza relativa dei voti dei R&T ed aver sfiorato la maggioranza assoluta.

Qualora fosse stato possibile presentare liste in tutte le RSU, il successo UNIRI sarebbe stato ancora piu` netto e quindi ancora maggiore la rappresentanza diretta dei R&T. UNIRI pertanto esprime il proprio rammarico ai R&T delle RSU in cui non ha potuto presentare liste, ma va rilevato che le regole volute da CGIL, CISL e UIL per queste elezioni erano adatte a favorire a priori i sindacati con grandi apparati e con risorse finanziarie molto larghe. UNIRI, invece, svolge la sua attivita' esclusivamente attraverso R&T che continuano a svolgere le proprie attivita' professionali e vive dei soli contributi degli iscritti. Pertanto, UNIRI ha dovuto concentrare, in questa occasione, le sue energie la' dove gli iscritti si sono impegnati direttamente. I risultati ottenuti, molto uniformi, dimostrano che UNIRI potra' in futuro impegnarsi fruttuosamente per coinvolgere quel rimanente quarto di R&T che sono sparsi nelle restanti tre quarti delle RSU: proprio per evitare questa penalizzazione dei colleghi, UNIRI aveva proposto, durante la trattativa per l'accordo integrativo, di evitare un frazionamento esasperato delle RSU negli Enti multisede.

E' solo grazie a questo frazionamento che CGIL, CISL e UIL hanno conseguito un'elevata percentuale di membri eletti nel totale delle RSU, visto che ben i due terzi dei seggi (cioe` circa 400) erano concentrati in quei tre quarti delle RSU che rappresentano solo un quarto del personale e dove UNIRI non ha potuto presentare liste. In esse oltre 1000 colleghi R&T non hanno avuto altra scelta che astenersi o votare altre liste.

 L'iniquita' delle regole volute da CGIL, CISL e UIL e' ancora piu' evidente quando si considera la funzione di queste elezioni nel determinare la rappresentativita' dei R&T nel comparto.

UNIRI, l'organizzazione sindacale che ha la maggioranza relativa della rappresentativa' diretta -ed a cui e' iscritto quasi un terzo dei R&T- per l'ARAN risultera' rappresentare la media dei due dati calcolati su tutto il personale, quindi rispettivamente 12,3 % e 10,3 %, cioe' solo 11,3 % !

 Ma c'e` di piu`: poiche` i R&T costituiscono solo il 40% del personale, mai potranno avere una rappresentanza che superi quella soglia del 51% che la legge prescrive come minimo necessario per la stipula dei contratti!! E'questa democrazia ?

 Meditino i ricercatori e tecnologi che ancora non hanno aderito ad UNIRI, nell'imminenza del nuovo contratto, che gli accordi tra CGIL, CISL e UIL e ARAN vorrebbero unico per tutto il personale.

 

Roma, 15 Dicembre 1998

Il VicePresidente UNIRI (ANPRI-EPR, CIDA-Ricerca)

(Franco Pavese)