RICHESTE DI MODIFICA DELLO SCHEMA DI DECRETO DI RIORDINO DEL CNR APPROVATO DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI IL 6 AGOSTO 1998.

Come è ormai noto il Governo ha approvato il 6 agosto scorso uno schema di decreto legislativo di riordino del CNR.

Tale schema prevede di fatto la cancellazione dell'autonomia della comunità scientifica operante nell'Ente, peraltro costituzionalmente garantita, attraverso uno stretto controllo sull'Ente da parte del governo.

Il CNR riformato, infatti, sarebbe retto da un Consiglio Direttivo e dal Presidente, entrambi di nomina ministeriale. Al presidente e al Consiglio Direttivo, nella fase transitoria costituito da 4 membri, sarebbe in particolare affidata la delicatissima fase di stesura dei nuovi regolamenti, che disegneranno il nuovo assetto organizzativo dell'Ente.

In tale quadro, totale risulterebbe l'emarginazione del personale scientifico dell'Ente e la sua subordinazione ai politici di turno.

Ne conseguirebbe inevitabilmente che il "nuovo" CNR, contrariamente alle intenzioni espresse dallo stesso Ministro dell'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica nella sua relazione alle Camere del luglio 1997, vedrebbe fortemente pregiudicata la possibilità di mantenere e sviluppare la propria competività scientifica.

Il Governo non si è si è reso evidentemente conto delle gravi ripercussioni che la scelta compiuta, se confermata in sede di approvazione definitiva del decreto, avrà sul già debole tessuto del Sistema ricerca del Paese.

Questo atteggiamento di scarsa responsabilità è reso ancora più grave dall'atteggiamento di superficiale considerazione, per non dire beffardo, che il Ministro URST ha dimostrato nei confronti della Comunità scientifica degli Enti Pubblici di Ricerca che, responsabilmente, ha in diverse occasioni sottoposto all'attenzione del Governo ragionevoli suggerimenti e proposte.

I sottoscritti Ricercatori e Tecnologi vogliono esprimere con chiarezza la loro profonda insoddisfazione rispetto allo schema di decreto sul riordino del CNR approvato dal Governo il 6 agosto.

I sottoscritti chiedono, pertanto, alla Commissione bicamerale sulla riforma amministrativa, a tutte le forze politiche ed al mondo della Cultura e della Scienza di esprimersi in favore di una radicale modifica dello schema di decreto del 6 agosto, recuperando nella sua essenza il principio dell'autogoverno della Comunità Scientifica e configurando un'organizzazione del CNR efficace ed incisiva rispetto alle esigenze del Paese.

In particolare si chiede che:



Per la sottoscrizione inviare anche collettivamente un messaggio e-mail all'indirizzo ANPRI

anpri.epr@agora.stm.it

e per conoscenza a Patrizia Ciarlini

ciarlini@iac.rm.cnr.it

facendo riferimento alle richieste di modifica dello schema di decreto sul riordino del CNR e indicando NOME, COGNOME, QUALIFICA, SEDE.