COMUNICATO 10 AGOSTO 1999

Sugli Schemi di Regolamento approvati dal Consiglio Direttivo del

CNR il 22 luglio 1999



Il 22 luglio 1999 il Consiglio Direttivo del CNR ha approvato gli Schemi dei sette Regolamenti che, una volta ultimato l'iter previsto dal D.Lgs 19/99 - osservazioni da parte delle OO.SS., approvazione definitiva da parte del Consiglio Direttivo, approvazione da parte del MURST - definiranno l'organizzazione e il funzionamento del "nuovo" CNR.

Occorre innanzitutto dare atto al CD CNR di avere resi noti al personale gli Schemi nei termini previsti dal D.Lgs 19/99 e nel modo più ampio possibile, tramite i canali informatici ormai di uso universale, nonchè di avere invitato il personale stesso a a far pervenire, anche individualmente, suggerimenti e richieste di emendamenti.

Una tale disponibilità ed una tale dimostrazione di democrazia sicuramente avrebbe dato migliori frutti se la "consultazione", non fosse coincisa con il mese di agosto, ma di questo sicuramente non si può imputare il CD, vincolato a precise scadenze da parte del decreto di riordino.

E' piuttosto da auspicare che un tale atteggiamento aperto sia mantenuto anche nei confronti dell'esito della consultazione, cioè delle richieste di modifica che l'ANPRI, le altre organizzazioni rappresentative del personale e il personale stesso direttamente, singolarmente o in gruppi, avanzeranno.

L'ANPRI ha espresso a suo tempo, in un proprio documento considerazioni e proposte sugli aspetti regolamentari connessi al riordino del CNR.

Un confronto tra tali considerazioni e proposte e gli Schemi di regolamento predisposti dal CD porta immediatamente a formulare sugli Schemi stessi un giudizio fortemente negativo.

E' pur vero che si possono individuare parti condivisibili e, addirittura, soluzioni che potrebbero essere, se inglobate in un disegno di diversa prospettiva, significativamente e positivamente innovative.

Ma è il disegno complessivo che non è assolutamente condivisibile da parte di chi, come l'ANPRI, si batte da sempre per promuovere nella vita degli Enti di ricerca un ruolo di primo piano per la comunità scientifica interna.

Emerge infatti un quadro nel quale il ruolo dei ricercatori e tecnologi del CNR è di pressocchè totale subalternità: l'organizzazione della rete di ricerca CNR è fortemente verticistica, senza alcuna effettiva partecipazione della comunità scientifica CNR al governo delle strutture e alla programmazione della ricerca; la conclamata garanzia dell'autonomia e della libertà dei ricercatori manca di norme specifiche che la sostanziano; è prevista una illimitata possibilità di associare ricercatori esterni, con pari diritti (e in teoria anche pari doveri, ma considerate le diversità di status e di impegno tale principio risulta inattuabile) rispetto ai ricercatori CNR.

Spiace rilevare che un tale quadro sia stato disegnato da un organismo composto interamente da personalità che provengono dal mondo della ricerca, e in larga maggioranza dal mondo accademico, e che quindi bene sanno che responsabilità e autonomia dei ricercatori sono i prerequisiti di ogni proficua attività scientifica. Evidentemente l'incalzare delle scadenze non ha permesso al CD di valutare accuratamente tutte le implicazioni delle norme approvate in via preliminare, ed è pertanto da auspicare che la attuale pausa di riflessione e i rilievi che verranno via via formulati inducano il CD stesso ad una attenta riconsiderazione di tali norme.

L'ANPRI, coerentemente alle posizione che da sempre manifesta ed alle iniziative che su altri fronti sta portando avanti in questo stesso periodo (riconoscimento dello stato giuridico ai R&T degli Enti Pubblici di Ricerca, concorsi al CNR), sta elaborando gli emendamenti che ritiene necessario apportare agli Schemi di regolamento approvati dal CD, al fine di ridisegnare una prospettiva dignitosa per i R&T, come pure per tutto il Personale del CNR, nel quadro del sistema della ricerca nazionale ed internazionale.

L'ANPRI ritiene che lo sforzo di analisi e di elaborazione e di successiva proposta degli emendamenti al CD, debba essere sostenuto dall'impegno di tutti e che ogni contributo, sia pur piccolo, sia prezioso.

L'ANPRI invita pertanto tutti i colleghi ad organizzare entro il 7 settembre c.a. riunioni e seminari di lavoro, con la partecipazione più ampia possibile, per analizzare, discutere ed elaborare proposte di emendamenti e a farle pervenire entro la stessa data, all'ANPRI (all'indirizzo anpri.epr@agora.stm.it). E' opportuno che le proposte siano anche inoltrate direttamente al CNR, all'indirizzo p.marini@dg.cnr.it, entro il prescritto termine del 10 settembre. Si ricorda che i testi degli Schemi di regolamento sono disponibili all'indirizzo http://www.dg.cnr.it/regolamenti/ , sia in formato html sia in formato pdf.

L'ANPRI provvederà ad inviare al CNR entro il medesimo termine del 10 settembre un documento complessivo contenente le osservazioni e richieste di emendamento così elaborate.

Il Segretario Generale ANPRI-EPR

Vincenza Celluprica