PRECARI, PROCEDURE SELETTIVE E CONCORSI
(lettera aperta ai precari della mailing list group36 e alla pag web anpri)


Ho letto un po' di messaggi che sono girati sulla lista group36 e penso che
ci siano almeno alcune persone molto male informate.

La conoscenza non costituisce di per se' potere, ma ne e' una componente
necessaria (strapoteri a parte), per cui il dibattersi fra informazioni
false o falsate e rilanciarsele ripetutamente con aggiunta di commenti sui
falsi, oltre che aggravare la confusione, esclude gli attuali ricercatori
contrattisti a tempo determinato da ogni possibilita' di incidere come
protagonisti sulle prossime scelte del CNR e li condanna alla
strumentalizzazione.

Per cio' credo di contribuire  portando un po' di chiarezza.

1) Mi sembra di capire che molte persone avessero l'aspettativa di "una
sanatoria (=assunzione in ruolo di precari) come nel passato".

2) Inoltre qualcuno ritiene che nel CNR siano presenti persone che sono
diventate primo ricercatore o dirigente di ricerca senza concorso. Leggo:
 "Quanti di loro sono primo ricercatore o dirigente 'ope legis'? quanti?"

3) Sembra che molte persone credessero/credano che con un decreto secondo
la "bozza 6" si sarebbe avuta la totale immissione in ruolo degli attuali
precari.

Si tratta di affermazioni illusorie, ma difficili da controbattere se chi
le fa non ne porta le prove a sostegno. Io posso dire questo:

1) Non mi risulta nella storia CNR nessuna sanatoria generalizzata con
immissione in ruolo di ricercatori precari.
Mi risultano pero' due eventi "assimilabili" che qui ricordo:
1a) Assunzione con riconoscimento dell'anzianita' pregressa (circa
venticinque anni fa) di persone che avevano usufruito di "borse di
addestramento".  Credo che fossero poche persone, quasi tutti
amministrativi e quasi tutti sindacalisti. Il CNR  ha sempre respinto le
richieste di analogo trattamento (anche per il solo riconoscimento
dell'anzianita' pregressa) da parte di chi usufruiva di borse di studio
(per ricerca).
1b) Assunzione con concorso riservato degli "assegnisti  285". E' stata la
conclusione di una storia di precariato formalmente molto distorta. Di
fatto si puo' dire che sia stata una sanatoria (un posto per ogni
concorrente, credo tutti promossi), anche se formalmente si e' trattato di
concorsi.

2) Nel 1988, a seguito del contratto (DPR 568) e' stato ricostruito il
profilo di ricercatore, allora con due livelli differenziati a cui si
sarebbe arrivati via concorso. Per avviare la dinamica concorsuale si e'
ritenuto essenziale avere da subito dei primi ricercatori e dirigenti di
ricerca che componessero le commissioni; con questa motivazione sono stati
riconosciuti "ope legis" primi ricercatori e dirigenti di ricerca coloro
che in passato erano stati "assunti o riassunti" (allora tutti i
ricercatori erano contrattisti precari) come ricercatore capo e direttore
di ricerca.
E' stato quindi il riconoscimento "ope legis" di un titolo preesistente
(non so quanto valido) e non certo una sanatoria.
Quanti sono? Non so, ma certo allora molto pochi, adesso quasi nessuno,
perche' sono ormai praticamente tutti pensionati.
Sempre con il 568 si e' avuta una idoneita' (concorso, ma riservato) a
primo ricercatore per i soli ricercatori che avessero nove anni di
anzianita' di ruolo. Molti sono stati promossi (non so se proprio tutti
meritevoli) e, poiche' il CNR e' stato restio a bandire i concorsi e ad
ampliare l'organico, il fatto ha costituito una grossa sperequazione,
perche' gli altri ricercatori hanno poi atteso a lungo o stanno ancora
attendendo un concorso per loro.
Anche i concorsi da dirigente di ricerca sono stati scarsi, comunque non ci
sono state ne' idoneita' ne' "ope legis".


3) Non so chi abbia diffuso la credenza che con un decreto secondo la
"bozza 6" si sarebbe avuta la totale immissione in ruolo degli attuali
precari, ma posso dichiarare che la credenza era ed e' infondata.

Va innanzitutto ricordato che il vincolo totale e' nel bilancio del CNR, su
cui il Ministro ha evidentemente un grosso potere, ma NON attraverso il
decreto di riordino.

La richiesta dell'ANPRI per il transitorio (vedi emendamenti richiesti alla
bicamerale) era quella di un forte aumento (raddoppio) dell'organico
ricercatori e tecnologi.  Anche se l'avessimo ottenuto restava comunque il
vincolo del bilancio, quindi non e' andata benissimo ma sostanzialmente e'
andata bene.
Abbiamo anche chiesto, e a quanto pare ottenuto,  la previsione di aree
disciplinari concorsuali nei regolamenti; cio', insieme al piano triennale,
se otteniamo una buona attuazione,  dovrebbe garantire ogni ricercatore e
tecnologo sia a contratto che di ruolo, che operi su programmi CNR, contro
l'improvvisa apparizione di profili concorsuali ad hoc (per esterni).

Va ricordato che il vincolo di bilancio incide piu' pesantemente per gli
avanzamenti di livello che per le immissioni in ruolo di contrattisti, e
che quindi queste due operazioni sono IN COMPETIZIONE ECONOMICA fra loro.
Si tratta di due esigenze piu' che legittime e la contrapposizione non va
esasperata:  e' quindi importante che gli avanzamenti non siano in
quantita' tale da pregiudicare la possibilita' di entrare in ruolo dei
molti contrattisti su cui si basa buona parte dell'attivita' di ricerca del
CNR, anche e perche' la loro immissione in ruolo invece, costando ben poco,
non impedisce poi altri concorsi per livelli superiori.

Arriviamo al punto delle "procedure di selezione" contrapposte alle
"procedure concorsuali",  come invece richiesto dall'ANPRI.

Manca una definizione giuridica esatta, ma non c'e' dubbio che il termine
"selettive" sia piu' ampio che "concorsuali".
Cio' non significa che "ci si sarebbe potuto fare di tutto", perche'
esistono comunque altri vincoli: la Cassazione sta annullando tutti i
concorsi interni per dirigenti al ministero delle finanze perche' in
contrasto con norme generali, e anche la delega (L.59) per il decreto CNR
e' "stretta",  nel senso che NON CONSENTE al Ministro di alterare le norme
che impongono il CONCORSO per il reclutamento in ruolo.

Io ritengo che con le "selezioni" si sarebbero potuti realizzare
avanzamenti di livello al di sotto di quello di ricercatore/tecnologo
(terzo livello) e forse , ma MOLTO FORSE, e certamente con MOLTO DUBBIA
legalita', a livelli superiori: da tecnico a tecnologo, da ricercatore a
primo ricercatore, da questo a dirigente di ricerca ecc.),  ma  CERTAMENTE
NON :

DA  RICERCATORE A CONTRATTO A  RICERCATORE DI RUOLO

NE'  DA TECNOLOGO A CONTRATTO A  TECNOLOGO DI RUOLO.

Qui si tratta di reclutamento in ruolo e necessita il concorso, come
chiesto dall'ANPRI.


Chi dubita di queste affermazioni dimostra intelligenza e fa bene a
dubitare se (e direi: soltanto se) si informa direttamente su quanto detto.

Chi poi scopre di avere ritenuto per vere affermazioni false dovrebbe
sentire il dovere morale e intellettuale di capire chi e perche' lo ha
ingannato.


Geri Steve
membro della delegazione ANPRI al MURST