COMUNICATO SU INCONTRI ANPRI AL MURST DEL 19 E 20 GENNAIO
SUL RIORDINO DEL CNR.


Il 17 dicembre, all'indomani dell'incontro dell'ANPRI con il Sottosegretario MURST, la Commissione bicamerale per la riforma amministrativa ha emesso il suo parere, sostanzialmente in linea con le richieste dell'ANPRI, sullo schema di decreto di riordino del CNR approvato in via preliminare dal Governo il 6.8.1998.

Sta adesso al Ministro presentare la versione definitiva del Decreto delegato, al Governo approvare il Decreto e al Presidente della Repubblica firmarlo entro il termine della delega (31 gennaio salvo probabile proroga).

Il Ministro ha avviato una fitta serie di consultazioni e di produzione di bozze di decreto. L'ANPRI ha presentato le proprie proposte a tutti i livelli politici e governativi e ha vivamente protestato per non esser stata consultata da subito in questa seconda serie di consultazioni.

Ieri e oggi l'ANPRI ha incontrato il Sottosegretario Cuffaro e il Ministro Zecchino e con loro ha confrontato le bozze correnti con le proprie proposte.

L'ANPRI ha innanzitutto rilevato che le bozze in circolazione costituiscono un sostanziale arretramento rispetto alle richieste della Bicamerale.

La bozza n. 6, della settimana scorsa, non recependo per niente le indicazioni della Commissione Bicamerale in tal senso, non afferma mai un ruolo e una presenza della comunita` scientifica interna negli organi decisionali e consultivi del CNR. Anche nella fase transitoria, in cui verra' definito il futuro funzionamento del CNR tramite il nuovo regolamento, non e' prevista un'adeguata rappresentanza dei ricercatori.

Per quanto riguarda le norme sul personale, nessun testo scritto e' stato presentato all'ANPRI, che ha rimarcato la scarsa trasparenza del MURST su un punto vitale per il futuro della ricerca e della carriera dei ricercatori.

L'ANPRI ha riproposto le sue tesi sulla necessita' di norme per il reclutamento mediante concorsi pubblici nazionali con cadenza periodica che siano valido presupposto per la mobilita' bidirezionale con l'universita'. In particolare ha sostenuto la necessita' che il decreto imponga le definizione di aree concorsuali stabili e criteri di elezione delle commissioni assicurando la presenza maggioritaria dei ricercatori CNR.

Il Ministro e il Sottosegretario hanno concordato sulla necessita' che il reclutamento avvenga sempre per concorso e che vengano definite le aree concorsuali. Positivo riscontro anche sulla necessita' di imporre cadenze e tempi certi per i concorsi; tuttavia il Ministro ha sostenuto che le commissioni di concorso devono essere a maggioranza esterna.

L'ANPRI ha replicato che le commissioni a maggioranza interna non vanno viste come chiusura corporativa, ma sono invece la giusta espressione di autonoma capacita' della comunita' scientifica interna di selezionare le migliori risorse.

Il Ministro ha riferito di non avere preclusioni a norme di stato giuridico che consentano la piena mobilita', ma che esistono posizioni contrarie.

L'ANPRI ha sostenuto l'esigenza che i ricercatori e tecnologi siano solidamente presenti in tutti i momenti di governo e programmazione del CNR.

Ha ottenuto assicurazioni sulla loro presenza e consistenza, per elezione diretta, nel previsto Comitato Scientifico del CNR, ma non ha avuto nessuna garanzia a livello di consigli scientifici di dipartimento e/o di istituto; l'ultima bozza di decreto prevede solo dei consigli scientifici di "struttura", e non prevede raccordo fra i ricercatori e il vertice del CNR!

L'ANPRI sostiene e continua a sostenere che questi delicatissimi punti, che caratterizzano il CNR e toccano direttamente la vita della ricerca, non devono essere rinviati al regolamento senza alcuna salvaguardia legislativa.

L'ANPRI infine si e` detta favorevore all'estensione agli altri Enti di ricerca di alcune norme previste dal decreto, tra le quali quelle sul personale e sulla mobilita` dei ricercatori, che invece il Ministro e` orientato a non inserire, cassando l'art. 13 contenuto nella bozza n.6.



LA DELEGAZIONE ANPRI Roma, 20 gennaio 1999