COMUNICATO DEL 31-5-99

SUI DECRETI IN ITINERE CHE INTERESSANO IL SISTEMA DELLA RICERCA



L'ANPRI, come preannunciato nel comunicato del 10 maggio u.s., ha continuato a seguire tutti i provvedimenti di "riordino" che interessano il sistema della ricerca sia con incontri diretti, sia in occasioni pubbliche. La situazione, che è in rapida evoluzione per l'approssimarsi della scadenza della delega al Governo (31 luglio 1999), presenta diverse ombre ma anche alcuni elementi interessanti.

  1. E` intenzione del Governo approvare al prossimo Consiglio dei Ministri lo schema di decreto legislativo di riordino dei Ministeri. Le anticipazioni di questo decreto forniscono un quadro preoccupante per quanto riguarda la ricerca: diversi Enti di ricerca verrebbero smantellati per fare posto ad agenzie alle dipendenze dei Ministeri di afferenza e lo stesso MURST sarebbe inglobato in un Ministero unificato per l'istruzione, l'università e la ricerca nel quale è facile prevedere quale sarebbe il "peso" della ricerca. Inoltre il MURST perderebbe le prerogative assegnategli dal D.Lgs. 204/98 (c.d. decreto sul "cervello" del sistema ricerca) in ordine al coordinamento della ricerca nazionale.

    In proposito è stato inviata da parte dell'UNIRI (ANPRI-EPR, CIDA-Ricerca) al Presidente e Vicepresidente del Consiglio, ai Ministri interessati e al Presidente della Commissione bicamerale per l'attuazione della riforma amministrativa, la lettera allegata.

  2. Il Consiglio dei Ministri ha approvato lo scorso 28 maggio uno schema di decreto (che dovrà quindi essere sottoposto al parere della Commissione bicamerale per l'attuazione della riforma amministrativa) riguardante l' "Istituzione dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, norme su altri enti di competenza del MURST e sull'istituzione di consorzi, nonchè in materia di estensione delle disposizioni vigenti per enti di ricerca". I punti principali del testo approvato sono i seguenti:

    1. la confluenza nell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia dell'attuale Istituto nazionale di geofisica, dell'Osservatorio vesuviano, delle strutture del sistema di sorveglianza sismsica e vulcanica della Sicilia orientale "Poseidon" e di tre Istituti del CNR operanti nei settori della sismica e della vulcanologia;
    2. la trasformazione dell'Osservatorio geofisico sperimentale di Trieste in Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale;
    3. la trasformazione dell'Istituto nazionale di ottica in Istituto Nazionale di ottica applicata;
    4. norme sulla incentivazione, la costituzione e il funzionamento di consorzi tra enti di ricerca;
    5. la trasformazione del Consorzio obbligatorio per la gestione dell'area scientifica e tecnologica nella provincia di Trieste in Consorzio per l'Area di ricerca scientifica e tecnologica di Trieste;
    6. l'estensione ad altri Enti di ricerca di disposizioni in materia di organizzazione, funzionamento e personale previste per il CNR dal decreto 19/99.

    Riguardo a questo schema, l'ANPRI ha formulato diverse osservazioni sulla base di bozze preliminari, rilevando in particolare che, se è apprezzabile l'intenzione di estendere ad altri enti di ricerca norme contenute nel decreto sul CNR (come del resto a suo tempo richiesto dall'ANPRI), risultano ingiustificate sia la mancata estensione di tali norme a tutti gli enti del comparto ricerca (compresa l'ANPA), sia la limitata estensione all'ENEA e all'ASI.

    Garanzie sono state richieste dall'ANPRI per la salvaguardia dello status dei ricercatori comandati presso i consorzi.

    L'ANPRI ha inoltre criticato il fatto che, a poche settimane dall'entrata in vigore della riforma del CNR, si pensi di mutilare l'Ente trasferendone tre Istituti all'INGV.

    L'ANPRI presenterà ora le sue osservazioni alla Commissione bicamerale.

  3. Il MURST sta elaborando un decreto legislativo sul "personale di ricerca". Allo stato attuale, il testo contiene una codificazione di diritti e doveri che sono già in buona parte riconosciuti nella prassi presso alcuni Enti come il CNR e l'INFN e che quindi opportunamente verrebbero fissati a livello normativo ed estesi ad altri enti di ricerca.

    L'ANPRI ha rilevato la necessità che si avvii al più presto, tenuto conto dell'imminente scadenza dei termini della delega, l'iter legislativo di questo provvedimento, auspicando che già in questa fase, preliminare alla prima approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, il testo venga arricchito esplicitandone l'ambito di applicazione a tutti gli Enti di ricerca e definendo più puntualmente il personale al quale si riferisce, nonchè la corrispondenza tra fasce universitarie e profili dei ricercatori degli Enti di ricerca.


Il Segretario Generale ANPRI-EPR
Vincenza Celluprica