UNIRI (ANPRI-EPR, CIDA-Ricerca)
UNIONE SINDACALE PER LA RICERCA- FEDERDIRIGENTI FUNZIONE PUBBLICA

ANPRI-EPR Associazione Nazionale Professionale Ricercatori Enti Pubblici di Ricerca

CIDA-Ricerca Sindacato Nazionale Dirigenti Enti Ricerca

Data: 31 Maggio 1999
Prot.175

Al Presidente del Consiglio dei Ministri
On.le Massimo D'Alema

al Vicepresidente del Consiglio dei Ministri
On. Sergio Mattarella

al Sottosegretario alla Presidenza
On.le Franco Bassanini

al Ministro dell'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica
Sen. Ortensio Zecchino

al Sottosegretario dell'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica
Ing. Antonino Cuffaro

al Ministro per le Politiche Agricole
Dott. Paolo De Castro

al Ministro dell'Industria
Dott. Pierluigi Bersani

al Ministro della Sanità
On.le Rosi Bindi

al Ministro per la Funzione Pubblica
dott. Angelo Piazza

al Presidente della Commissione Bicamerale per l'attuazione della riforma amministrativa
On.le Vincenzo Cerulli Irelli

Oggetto: Iniziative del Governo e Enti di ricerca: gravi rischi per il sistema della ricerca pubblica

Questa organizzazione, rappresentativa dei Ricercatori e Tecnologi degli Enti di ricerca, segue con attenzione il processo riformatore in atto per quanto riguarda in particolare il sistema della ricerca nazionale, essendo quest'ultimo un elemento fondamentale per lo sviluppo del Paese che va quindi sostenuto e potenziato in un quadro coerente e unitario di governo e di allocazione delle risorse disponibili

La relazione alle Camere del luglio 1997 prima e il D. Lgs. 204/98 poi avevano fatto pensare che si fosse finalmente intrapresa la strada giusta in tale direzione e avevano suscitato positive aspettative per le successive azioni di riordino dei singoli Enti di ricerca che operano nell'ambito della ricerca pubblica.

Una serie di iniziative in fase ormai avanzata di elaborazione da parte del Governo stanno invece andando nella direzione opposta, quella della frantumazione del quadro unitario e del ridimensionamento del ruolo della ricerca pubblica.

Ci riferiamo in particolare a:

• il riordino dei Ministeri, che secondo le anticipazioni fornite prevede la soppressione di importanti enti di ricerca - quale ad esempio l'Istituto Superiore di Sanità - e la istituzione al loro posto di agenzie; la dispersione delle competenze in materia di ricerca; l'assorbimento del MURST in un "superministero" nel quale la ricerca avrà inevitabilmente un "peso" poco rilevante;
• diversi decreti di settore in itinere che riordinano enti di ricerca in un'ottica di "riappropriazione" da parte degli attuali Ministeri vigilanti;
• l'approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del 28 maggio u.s. dello schema di decreto riguardante l'istituzione dell'INGV e contenente norme relative ad altri Enti di ricerca, che prevede la sottrazione al CNR di tre suoi Istituti ed esclude dall'estensione di significative norme in materia di organizzazione e di personale, già previste per il CNR dal D.Lgs. 19/99, quasi tutti gli enti di ricerca non di competenza MURST (ANPA, ISS, ISPESL, ISFOL, ecc.)

Giudicando tale situazione particolarmente grave in quanto pregiudizievole dello sviluppo scientifico e tecnologico del Paese, chiediamo pertanto che le iniziative sopra citate vengano riviste riconducendole al quadro unitario espresso dal D. Lgs. 204/98 e salvaguardando la natura di ente di ricerca delle Istituzioni coinvolte.

Diversamente questa organizzazione si vedrà costretta a intraprendere iniziative di mobilitazione della categoria da essa rappresentata.

Il Segretario Generale ANPRI-EPR e
Presidente UNIRI (ANPRI-EPR, CIDA-Ricerca)
Dott.ssa Vincenza Celluprica