COMUNICATO 12-12-96

Il Governo chiede oggi al Parlamento una delega per riordinare gli Enti Pubblici di Ricerca e dichiara, nella persona del Ministro dell'Università e della Ricerca scientifica e tecnologica, di voler realizzare un sistema moderno ed integrato Università-Enti di ricerca, con mobilità bidirezionale in funzione delle esigenze della ricerca e della didattica, ma questi buoni propositi sono contraddetti nei fatti dalla pessima gestione dei rinnovi contrattuali per i Ricercatori e i Tecnologi degli Enti Pubblici DI Ricerca, una gestione che va nella direzione opposta delle intenzioni enunciate.

Questi sono i fatti.

Per quanto riguarda il Comparto della Ricerca, in assenza di una direttiva appropriata, che il Governo si è rifiutato di fare, l'ARAN ha presentato una proposta contrattuale che stravolge l'attuale trattamento economico dei ricercatori e tecnologi, riportandoli indietro ai tempi bui del parastato. Tale proposta cancella proprio quell'analogia tra il trattamento economico dei ricercatori e tecnologi degli EPR e quello dei ricercatori e docenti universitari, che costituisce un presupposto fondamentale per l'integrazione dei due sistemi.

Per quanto riguarda l'ENEA, che è fuori comparto, ma è tuttavia un Ente pubblico, in cui vi sono ricercatori e tecnologi, il Ministro per la Funzione Pubblica, Prof. Franco Bassanini, ha approvato, per quanto di sua competenza, il contratto del personale dell'Area dirigenziale e relative tipologie professionali dell'ENEA, che prevede:

-l'inserimento di diritto nell'area dirigenziale di personale con diploma di scuola media superiore o dell'obbligo (circa 400 unità a contratto applicato);

-l' inserimento nell'area dirigenziale di oltre il 50% dei ricercatori e tecnologi in servizio, iscritti all'Albo dei dirigenti pubblici, non di diritto, ma previa verifica dei titoli;

-l'istituzione nell'area dirigenziale di qualifiche (``esperto di gestione ed esperto di operazione'') per il personale diplomato;

-l'accesso a dette qualifiche, per una percentuale annua, mediante concorso interno;

-la rinomina dei dirigenti, ai quali è affidata la gestione della ricerca ai massimi livelli, senza concorso, secondo un modello aziendalistico.

Per quanto riguarda l'ANPA (l'Agenzia per l'ambiente), per il quale la legge istitutiva prevede l'inserimento in un comparto di attuazione e il mantenimento ``ad personam'' del trattamento degli Enti di provenienza per il personale (tutto trasferito all' ANPA da altri Enti) fino al rinnovo dei contratti secondo la normativa del D. Legisl. 29/93, il Ministro del' Ambiente Edo Ronchi, ha proposto e il Ministro Bassanini ha approvato, per quanto di sua competenza il regolamento dell' ANPA, con l' effetto di estendere anche ai ricercatori e tecnologi dell' ANPA un contratto di tipo ``aziendalistico''.

Anche l' attuale Governo dimostra quindi, al pari di quelli che l'hanno preceduto, di non avere una politica della ricerca che persegua con coerenza gli obbiettivi di sviluppare e valorizzare il know how scientifico e tecnologico nazionale, attraverso un adeguato trattamento dei ricercatori e tecnologi degli Enti Pubblici di Ricerca. E per di più consente che venga distrutto anche quel poco che è stato fatto mediante i due contratti della ricerca.

L' ANPRI HA PERCIO' DICHIARATO LO STATO DI AGITAZIONE ED HA INDETTO ASSEMBLEE LOCALI.

HA INOLTRE FISSATO PER GIOVEDI' 19 ALLE ORE 10,30 LA DATA DELLA MANIFESTAZIONE NAZIONALE GIA' INDETTA PER IL 7 NOVEMBRE E POI SOSPESA. LA MANIFESTAZIONE AVVERRA' AL MINISTERO PER L' UNIVERSITA' E LA RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA, PIAZZALE KENNEDY 20, ROMA..

Roma, 12 dicembre

La Segreteria Nazionale.