Ai responsabili locali ANPRI-EPR

ai ricercatori e tecnologi degli EPR

Si trasmette il resoconto dell'Assemblea dei ricercatori e tecnologi dell'area milanese del 17 marzo 1997 e la mozione - lettera aperta approvata dall'Assemblea.

La Segreteria Nazionale dell'ANPRI prende atto con interesse delle conclusioni dell'Assemblea e in particolare ritiene che l'iniziativa della lettera aperta, da sottoscrivere da parte del maggior numero possibile di ricercatori degli EPR e di altri esponenti della comunità scientifica nazionale, meriti di essere diffusa e sostenuta anche presso le altre sedi ed enti.

Invita pertanto i responsabili locali ANPRI a collaborare in questo senso.

Per assicurare alla sottoscrizione la massima tempestività, sarà opportuno che la raccolta delle firme e il successivo invio al Ministro avvenga localmente e che l'iniziativa sia pubblicizzata il più ampiamente possibile.

L'ANPRI mette comunque a disposizione la propria casella e-mail all'indirizzo anpri.epr@agora.stm.it per eventuali adesioni telematiche da parte di chi avesse difficoltà alla sottoscrizione locale.

La Segreteria Nazionale ANPRI-EPR

Roma, 18 marzo 1997

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	    ASSEMBLEA DEI RICERCATORI E TECNOLOGI DELL'AREA MILANESE

			       del 17 marzo 1997

		 indetta dall'ANPRI-EPR, Sezione CNR di Milano.


L'assemblea,  alla quale erano  stati  invitati il  Segretario  Generale
ANPRI e i  segretari  regionali  di  CGIL-CISL-UIL  ed alla quale  hanno
partecipato  anche  i  responsabili   nazionali  CGIL  (Saracco)  e  UIL
(Civica), ha visto  un'ampia  partecipazione.  All'ordine del giorno era
l'esame della situazione  contrattuale dei ricercatori e tecnologi degli
EPR, ad un mese dallo  sciopero  del 14  febbraio.  Gli  interventi  dei
rappresentanti  sindacali  hanno  confermato  che la trattativa e` ferma
alla proposta ARAN del 19 dicembre 1996, proposta unanimemente  respinta
da  tutte  le   organizzazioni.  Stante  le  posizioni   del  Governo  e
dell'ARAN, una positiva  conclusione della vicenda  contrattuale  appare
possibile solo con incisive  azioni da parte dei ricercatori in grado di
influire su Governo, ARAN e Presidenti degli Enti.

Nel  dibattito  che  si  e`  sviluppato,  si e`  registrato  un  rifiuto
pressoche`   unanime   all'introduzione   per   contratto  di  forme  di
valutazione  dei  ricercatori  e tecnologi,  tenendo  presente che e` in
previsione   una  riforma  di  tutto  il  settore  della   ricerca  dopo
l'approvazione della legge delega Bassanini.

E` emersa  l'opportunita` che le organizzazioni  sindacali si presentino
alle tre controparti nel modo piu' possibile  unitario.  In particolare,
come  azione  nei  confronti  del  Governo,   l'assemblea  ha  approvato
l'allegata    mozione-lettera    aperta   da   inviare    al    Ministro
dell'Universita`  e Ricerca,  sottoscritta,  oltre che dai presenti, dal
maggior  numero  possibile di firme sia di ricercatori  degli EPR sia di
altri   esponenti   della  comunita`   scientifica   nazionale.  A  tale
iniziativa  dovra` essere data la massima  pubblicita`  anche tramite la
stampa.



			    LETTERA APERTA

		  AL MINISTRO DELL'UNIVERSITA` E RICERCA


Al Ministro per l'Universita` e la Ricerca
Scientifica e Tecnologica
On. Prof. Luigi Berlinguer




Sig. Ministro,

siamo profondamente persuasi che, per realizzare pienamente l'entrata in
Europa,  obiettivo  strategico del Governo di cui Lei fa parte,  occorre
che il nostro  Paese punti in modo piu`  convinto  che in passato  sulla
ricerca e l'innovazione.

Siamo  altresi`  persuasi che la questione  dello  sviluppo  scientifico
dell'Italia non possa essere ridotta solo ad una diversa  organizzazione
o  all'aumento  dei  finanziamenti,  ma che ne  costituisca  un elemento
essenziale  la  valorizzazione  del  personale  operante nel settore, in
particolare del personale scientifico.

Tale  valorizzazione  passa  anche  per  un  trattamento   normativo  ed
economico  che sia in linea con  quello  esistente  nei nostri  partners
europei con i quali  dobbiamo, noi italiani tutti ma noi  ricercatori in
particolare, misurarci.

Giustamente  Lei  ha  operato  per  rendere   possibile  un  trattamento
economico   migliore  a  docenti  e   ricercatori   delle   Universita`,
nell'immediato   con  una   significativa   rivalutazione   rispetto  al
trattamento  '96 e, per il futuro,  attraverso  la  perequazione  con il
trattamento previsto per i dirigenti del comparto ministeri.

Resta invece tuttora  insoluto il nodo del trattamento dei ricercatori e
tecnologi  degli Enti di ricerca, il cui  contratto e` ormai  scaduto da
oltre sei anni.  Come Lei sa, le  trattative  si  trovano in una fase di
stallo per la difficolta` di riconoscere le specificita` dei ricercatori
e tecnologi nell'ambito delle direttive generali emanate dal Governo per
il rinnovo dei contratti del pubblico impiego.

Le chiediamo pertanto di volere compiere ora un atto di governo per dare
un esito  positivo  anche alla vicenda  contrattuale  dei  ricercatori e
tecnologi,  nella  prospettiva  di  una  riaffermata  comparabilita'  di
trattamento  tra  tale  personale  e  i  docenti  e  ricercatori   delle
Universita`,  premessa  indispensabile per realizzare una vera mobilita`
all'interno del sistema pubblico della ricerca.

Un  esito  diverso  sancirebbe  invece  una  del  tutto   ingiustificata
differenziazione, nell'ambito della comunita` scientifica nazionale, tra
trattamento di serie A e trattamento di serie B.

Auspichiamo  infine che i decreti delegati che il Governo si appresta ad
emanare  vadano  nella  direzione  di  realizzare   piu'   compiutamente
l'equiparazione tra le carriere  scientifiche presso gli Enti di ricerca
e quelle presso le Universita'.


COGNOME   NOME    ENTE/UNIVERSITA`   QUALIFICA   SEDE     FIRMA