UNIRI (ANPRI-EPR, CIDA-Ricerca)
UNIONE SINDACALE PER LA RICERCA, FEDERDIRIGENTI FUNZIONE PUBBLICA
ANPRI-EPR
Associazione Nazionale Professionale Ricercatori - Enti Pubblici di Ricerca
CIDA-Ricerca
Sindacato Nazionale Dirigenti  Enti Ricerca

                                        COMUNICATO 31.7.98
ORMAI PROSSIME LE ELEZIONI DELLE RAPPRESENTANZE SINDACALI UNITARIE (RSU), UN APPUNTAMENTO INELUDIBILE ANCHE PER RICERCATORI E TECNOLOGI

Insieme all'Accordo quadro sui distacchi e permessi sindacali (si veda il recente Comunicato ANPRI ad esso relativo), è stato siglata a livello intercompartimentale (cioè delle Confederazioni) l'intesa preliminare sulla costituzione delle RSU nel Pubblico Impiego e sul loro Regolamento di elezione per il personale non dirigente.  Si presume che esso entrerà in vigore entro il mese di Agosto.  Esso prevede già la data delle prime elezioni, per il comparto ricerca il 18-20 Novembre, e conseguentemente un calendario di adempimenti da ottemperare sin dalla data di entrata in vigore.

Come è noto, nell'Accordo quadro sui distacchi e permessi sindacali i ricercatori e tecnologi sono stati illegittimamente considerati insieme ai tecnici e agli amministrativi, invece che insieme al personale dirigenziale. È perciò in preparazione un ricorso, che verrà curato dalla CIDA, per fare valere il diritto dei ricercatori e tecnologi ad essere ricompresi tra il personale dirigenziale.

È comunque necessario seguire la questione delle RSU, che verranno quanto prima introdotte anche per il personale dirigenziale, con estrema attenzione.

E' indispensabile perciò che sin d'ora tutti i ricercatori e tecnologi si considerino mobilitati per candidarsi nelle RSU e per partecipare attivamente al processo di preparazione delle liste dei candidati, che si avvierà in settembre.  UNIRI ritiene che si tratti di una opportunità per tutti, anche per coloro che non sono iscritti ad alcun sindacato, di dare un'indicazione forte ed innovativa in direzione di una difesa non corporativa ma ferma e competente degli interessi professionali dei ricercatori e tecnologi, proprio nel momento in cui la riforma del Sistema ricerca sembra muoversi nella direzione di una cancellazione della categoria.

In tal senso, UNIRI ritiene che la sua linea culturale e professionale sia quella che dà le maggiori garanzie a tutti i ricercatori etecnologi, sia di ruolo che con contratti a termine e precari, di tutti gli Enti del comparto e di tutti gli Enti ed Istituzioni di ricerca pubblica in cui verranno elette delle RSU.  E' una linea che è stata portata avanti con coerenza e rigore da quasi quattro lustri, cioè dai tempi del Comitato Ricercatori del CNR, proseguita poi, in tutto il comparto, dall'ANPRI-EPR, di cui UNIRI è l'erede diretto, nato in base alle nuove norme imposte dai recenti Decreti legislativi, linea che sul piano contrattuale ha sempre ottenuto risultati più che lusinghieri.

Infatti, senza il Comitato Ricercatori non sarebbe stata battuta quella linea di impiegatizzazione dei ricercatori e tecnologi che altre centrali sindacali, al dilà di vuoti slogan, hanno sempre perseguito. Così come senza l'ANPRI-EPR i contratti del dopo-Parastato non avrebbero sanato, pur all'interno dell'improprio strumento contrattuale, le più gravi ingiustizie perpetrate ai danni di ricercatori e tecnologi. Così senza un UNIRI forte, e di forza rappresentativa accresciuta anche tramite le RSU, non sarebbe possibile nell'immediato futuro vincere il disegno di chi vuole oggi cancellare nei fatti dal panorama italiano una categoria, quella dei ricercatori e tecnologi, che in altri Paesi viene trattata con quella grande considerazione che dalla sua utilità sociale dovrebbe derivare.

L'impegno che anche i ricercatori e tecnologi devono sentire in questa occasione deriva dall'importanza che la legislazione vigente annette alle nuove RSU, sebbene il giudizio di UNIRI sull'accordo riguardo alla costituzione delle RSU sia fortemente critico. Gli organismi che nascono con questo nome hanno poco a che fare con quelli che originariamente avevano suggerito il nome di Rappresentanze Sindacali Unitarie.

Innanzitutto, non sono più possibili candidature individuali ma solo candidature per liste. Inoltre le candidature non possono più essere a-sindacali: solo i sindacati, e nemmeno tutti, ma solo quelli definiti più rappresentativi possono presentare liste -a parte probabili mascherature di questo fatto con nomi altisonanti dati alle liste.
Inoltre, le decisioni in ogni RSU verranno prese a maggioranza semplice:  ciò significa che una alleanza precostituita -come adesempio quella tra CGIL, CISL e UIL- se raggiunge la maggioranza può annullare l'efficacia della minoranza ed appropriarsi addirittura di diritti delle Organizzazioni che esprimono la minoranza.  Infatti, il 37% dei permessi sindacali, la cui titolarità è delle singole OOSS rappresentative, verrà gestita autonomamente dalle RSU; tale percentuale potrà essere aumentata fino ai 74% (!) del totale dai prossimi CCNL di comparto.  Inoltre saranno le RSU ad avere la pratica esclusiva della contrattazione decentrata (che si chiamerà integrativa).  In tal modo, all'interno delle RSU, le OOSS minoritarie rischiano di non avere alcuna efficacia e di perdere anche una grossa parte dei loro diritti sindacali, sia a livello locale che nazionale.

Eppure la legislazione rende praticamente impossibile sottrarsi alla tagliola delle RSU:  perché le RSU vengano costituite è sufficiente che ne venga richiesta la costituzione da una Organizzazione e che alle elezioni partecipi il 50%+1 degli aventi diritto.  Le OO SS che non partecipano perdono ogni potere contrattuale affidato alle RSU e rischiano persino di scomparire.  Infatti, a partire dal prossimo anno la rappresentatività delle OOSS verrà calcolata non più sulla sola percentuale delle deleghe raccolte (che comunque aumenterà dal 4% al 5%), ma sulla media tra tale percentuale e quella dei risultati raccolti nelle elezioni delle RSU.  Quindi le OO SS che non partecipassero a tali elezioni vedrebbero dimezzata, a parità di deleghe, la propria rappresentatività.

Tale meccanismo, insieme a quello già rammentato in altro Comunicato, di "diluire" le alte professionalità nel rimanente del personale, può portare alla scomparsa dalla rappresentatività -e quindi dai tavoli negoziali- di molte sigle di categoria.

UNIRI ha già subito il primo tipo di danno, perché la percentuale di rappresentatività verrà calcolata sull'insieme di tutto il personale, almeno fino all'esito positivo del ricorso.

Questo fatto ha già aumentato surrettiziamente la rappresentatività diCGIL, CISL e UIL nel comparto ricerca, pur se UNIRI (un terzo circa dei ricercatori e tecnologi) mantiene una rappresentatività ben al disopra della soglia del 5% del personale totale.

Il ricorso che CIDA sta predisponendo contro la decisione illegittima di mettere i ricercatori e tecnologi insieme al personale del comparto, fuori dall'area dirigenziale, è importante anche ai fini delle RSU e non solo per quanto detto prima.
Infatti se i ricercatori e tecnologi non fossero quanto prima ricompresi tra il personale dirigenziale, unica salvaguardia per la categoria sarebbero le regole previste dall'Accordo in questione per salvaguardare una "adeguata presenza" nelle RSU delle "specifiche discipline", regole la cui definizione è demandata ad un accordo integrativo, per il quale l'avvio delle trattative deve essere richiesto dalle OOSS entro 5 giorni dalla data di entrata in vigore dell'Accordo principale.  E' evidentemente difficile immaginare che quelle OOSS che hanno volutamente creato una situazione così punitiva per i ricercatori e tecnologi si battano per una "adeguata presenza"della categoria nelle RSU.
Nelle more dell'esito del ricorso, è quindi evidente che UNIRI dovrà impegnarsi a fondo anche in tale trattativa integrativa; si può però facilmente prevedere che il suo svolgimento sarà una ulteriore dimostrazione, anche per il giudice del TAR, del fatto che è possibile salvaguardare la professionalità dei ricercatori e tecnologi soltanto se essi vengono mantenuti nell'area della dirigenza.

Il Consiglio Direttivo UNIRI (ANPRI-EPR, CIDA-Ricerca)